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Combattere lo spreco alimentare

Secondo i dati FAO sprechiamo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l’anno che significa un insulto alle persone che muoiono o soffrono la fame e un costo ambientale per via dello sperpero di acqua, terreno, semi, fertilizzanti, carburante e tutto quanto è servito a produrre quel cibo. Non ce lo possiamo più permettere!

Nei paesi in via di sviluppo, gran parte dei prodotti alimentari si perde dopo il raccolto per la mancanza di adeguate infrastrutture per la conservazione, il trasporto e la refrigerazione. Questi sono anche quei paesi dove larghe fette di popolazione soffrono la fame. Aiutarli si può!

Nei paesi sviluppati, invece, il cibo si spreca nelle varie tappe della catena di distribuzione, quando i commercianti al dettaglio ordinano, servono o espongono troppi prodotti, quando la gente butta gli avanzi anziché riciclarli, quando si preferisce una mela perfetta esteticamente ad una mela brutta ma buona (la mela è solo un esempio!), quando i ristoranti servono porzioni giganti costringendo il commensale a lasciarne metà nel piatto, destinazione spazzatura, o a diventare obeso. Gli esempi di sprechi alimentari potrebbero continuare, ma mi fermo qua, il resto lo potete vivere e vedere ogni giorno.

Spreco alimentare
Spreco alimentare

Diminuire gli sprechi alimentari si può. Alcuni esempi mi vengono in mente. Gli avanzi possono servire a nutrire gli animali da allevamento, pertanto potrebbero essere raccolti e ceduti agli allevatori anziché finire nella spazzatura; ristoranti, bar e negozi potrebbero essere incoraggiati a donare gli avanzi. Possiamo comprare frutta e verdura fresche nei mercati della nostra zona o dai contadini a km 0, così incentiviamo l’utilizzo della produzione locale ed accorciamo la catena distributiva, riducendo di conseguenza gli sprechi. Possiamo riciclare il cibo che non si mangia subito; congelare o conservare bene gli avanzi; usare la frutta ammaccata per preparare macedonie o frullati. Possiamo fare la spesa più volte la settimana, comprando la frutta e la verdura solo per il consumo di pochi giorni, evitando così che ci marcisca in frigo. Tante altre idee sicuramente vi verranno in mente e saranno sicuramente tutte utili e valide se comportano una riduzione degli sprechi alimentari. Tutti possono fare qualcosa, nel proprio piccolo. Grazie!

Cinzia Malaguti

 

Bibliografia:

E. Royte, Meno fame, su National Geographic Italia vol. 37 nr. 3

S. Tristram, Sprechi. Il cibo che buttiamo, che distruggiamo, che potremmo utilizzare, Milano, Mondadori, 2013

 

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