La grande barriera corallina
La grande barriera corallina è un ecosistema unico al mondo; si trova sulla costa nord orientale dell’Australia, è lunga 2300 km e larga fino a 240 km; è la più grande struttura vivente, abitata dai coralli e da una moltitudine di pesci, a formare una straordinaria biodiversità. Una volta l’anno, durante i mesi di ottobre e novembre, nelle notti di luna piena, avviene un evento straordinario che modifica ed estende questa prodigiosa città marina.


La grande barriera corallina è composta da quasi 3000 barriere coralline individuali e 900 isole. Sono i polipi del corallo che costruiscono quelle ramificazioni calcaree in cui vivono e che chiamiamo coralli, estraendo il carbonato di calcio dall’acqua del mare; ci sono più di 450 specie di corallo.


Almeno 10.000 anni fa, la barriera corallina qui non esisteva, poi i cambiamenti climatici hanno innalzato il livello del mare e coperto d’acqua un tratto costiero; le scogliere coralline hanno potuto svilupparsi grazie alle acque tropicali poco profonde, dove i polipi del corallo sono arrivati, sotto forma di uova, trascinate dalla corrente.


Nella grande barriera corallina c’è una, altrettanto grande, varietà di specie e gli studiosi stanno cercando di capire da dove venga questa eccezionale biodiversità. A Lizard Island c’è una importante stazione di ricerca che ha messo in evidenza il ruolo delle mangrovie nella creazione di tale varietà; la mangrovia è vitale per le popolazioni di pesci, in quanto mette le sue radici nell’acqua dei litorali, il groviglio di cui sono fatte le sue radici protegge i piccoli dai predatori, così essi hanno la possibilità di divenire adulti in quantità ed uscire forti dal loro rifugio.



La grande barriera corallina, però, non esisterebbe senza un grande evento riproduttivo; esso avviene solo una volta l’anno, durante le notti di luna piena di ottobre e novembre. In quei giorni, dalle ramificazioni calcaree, il corallo o polipo del corallo immette nelle acque esplosioni di spermatozoi e uova, una vera e propria emissione di massa. All’alba, enormi strisce di uova sono portate alla deriva sulla superficie del mare, le correnti le muovono, molte vengono mangiate dai pesci, alcune si fermano nei posti lasciati liberi dalle barriere esistenti, altre andranno a formare nuove barriere. Quindi i coralli non si sviluppano solo per ramificazione, assorbendo il carbonato di calcio dal mare, ma anche per riproduzione sessuata. Meraviglie della natura!
Cinzia Malaguti
Videografia: Video documentario La grande barriera corallina – Gli antichi costruttori di David Attenborough