Strategie di sopravvivenza di 3 piccoli simpatici animali
Essere piccoli in natura è un concetto relativo, in quanto è in rapporto all’ambiente in cui si vive; un varano, ad esempio, è piccolo per un coccodrillo, ma enorme per una lucertola. Essere piccoli, rispetto agli altri animali con i quali si condivide l’habitat, richiede lo sviluppo di particolari e specifiche strategie di sopravvivenza per sfuggire ai tanti predatori. Qui vi racconto quelle dello scoiattolo, della procavia e della mangusta.
Lo scoiattolo è quel piccolo roditore tanto simpatico a noi, ma anche tanto apprezzato come cibo dai tanti predatori, principalmente sciacalli, aquile e serpenti. La sua prima scelta strategica di difesa è quella di stabilirsi su un territorio privo di ostacoli per scorgere i predatori in arrivo, ma il suolo deve essere anche sufficientemente duro per consentirgli di spostarsi con rapidità; avvistato con la sua eccellente vista il predatore, allora si va a nascondere sotto un tronco o nella tana. La tana dello scoiattolo è curiosa perché non si limita ad una sola entrata, bensì egli le moltiplica, scavandole con i suoi potenti artigli, per avere la possibilità di rifugiarsi ovunque si trovi e in qualsiasi momento; si pensi che si possono contare anche 600 ingressi per una sola tana o rete di gallerie.


La procavia è un piccolo mammifero erbivoro che vive soprattutto in Africa e in Medio Oriente. E’ molto sensibile all’umidità e agli sbalzi di temperatura, cosicché se piove o è troppo freddo deve cercare un riparo; per scaldarsi si stringe con le altre procavie e mantenendo l’abitudine di montare sul dorso della madre, anche dopo lo svezzamento. I principali predatori delle procavie sono i rapaci, dai quali si difendono con l’estrema vigilanza e adottando tre geniali strategie: mangiano sempre in gruppo perché più occhi vedono meglio di due, non si allontanano mai più di 50 metri dalla tana perché così è più facile mettersi al sicuro e mangiano velocemente così non perdono tempo. Esistono due specie di procavia, quella che vive tra le rocce, appunto la procavia delle rocce, e la procavia arboricola che, invece, vive sugli alberi; le due specie sono leggermente diverse per adattamento all’habitat, ad esempio, la specie arboricola ha il pelo più lungo.




La mangusta è un piccolo mammifero carnivoro che vive in Africa e nell’Asia meridionale e sud-orientale. I principali predatori delle manguste sono i rapaci verso i quali esse hanno sviluppato una strategia di mutualismo con i buceri, quegli uccelli con quel grosso becco ricurvo arancione; le manguste scavano tane portando in superficie gli invertebrati di cui si nutrono i buceri, così essi avvisano le manguste dell’arrivo dei rapaci. Le manguste striate, le più grandi, escono dalla tana all’alba e al crepuscolo, mentre le altre, più piccole, aspettano la notte per non rischiare di finire nella pancia di qualche predatore.




Natura meravigliosa!
Cinzia Malaguti
Videografia: video documentario Animal strategies – Essere piccoli su Rai Play