ItaliaSud ItaliaViaggiare

Palermo e dintorni cosa vedere

Ho visitato Palermo e dintorni alcuni anni fa e ne sono rimasta entusiasta. Palermo è il risultato di una stratificazione di civiltà diverse che portarono la città ad essere al centro della vita culturale diversi secoli fa, prima con gli arabi, poi con i normanni. Oggi le tracce di quell’antico splendore convivono con palazzi segnati da abusivismo e decadenza, ma la città è viva, bellissima e ti ammalia con la sua piacevole lentezza. Ti porto alla scoperta delle bellezze storiche, architettoniche ed artistiche di Palermo, poi andiamo sul Monte Pellegrino dove ti aspetta il curioso Santuario di Santa Rosalia, quindi immancabile tappa sulle prime colline per ammirare il meraviglioso Duomo di Monreale.

Centro storico di Palermo



A Palermo da vedere: Porta Nuova, Palazzo Reale o dei Normanni e Cappella Palatina, Cattedrale, Chiesa della Martorana, Chiesa di San Cataldo, Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, Fontana Pretoria, Casa Professa o Chiesa del Gesù, Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, Teatro Massimo, Villa Niscemi, Mercato di Ballarò.

Nei dintorni di Palermo da vedere: Santuario di Santa Rosalia, Duomo di Monreale, Cattedrale di Cefalù.

Un po’ di storia. Palermo fu fondata dai Fenici circa 3000 anni fa, poi fu base dei Cartaginesi contro i Romani; i Romani vinsero i Cartaginesi, ma di quell’epoca, come di quella fenicia, non vi è rimasta traccia in città. Dopo la caduta di Roma e le invasioni barbariche, la Sicilia e Palermo passarono sotto il dominio Bizantino; nel 831, dopo un assedio durato un anno, Palermo cadde in mano agli Arabi, ma non fu una disgrazia. Sotto la dominazione araba, Palermo iniziò una nuova vita e, nel volgere di pochi anni, si trasformò tanto da essere paragonata per splendore a Cordova e Il Cairo. Nel 1061 arrivarono i Normanni e la prosperità di Palermo divenne ancora più grande; sotto Ruggero II (1095-1154), infatti, Palermo divenne capitale del nuovo regno normanno, centro di commerci tra oriente ed occidente e ricca città dalla fastosissima corte. Questa grandezza proseguì sotto il regno di Federico II di Svevia (1194-1250) che rese la sua corte il centro di vita culturale dell’epoca. Mai più nei secoli seguenti fu raggiunta una simile magnificenza, neanche sotto gli Spagnoli. Palermo fu crocevia di civiltà e cultura tanto diverse, ma che si sono integrate, stratificandosi nel tessuto architettonico ed artistico della città.



COSA VEDERE A PALERMO

Porta Nuova. E’ la storica porta d’ingresso alla città; si trova di fianco al Palazzo dei Normanni e venne edificata nel XVI secolo nel sito di una preesistente Porta dell’Aquila, venne chiamata “nuova” dai cittadini. Molto scenografico il lato che guarda verso la strada per Monreale con le quattro sculture di mori a celebrare il trionfo africano di Carlo V. E’ l’unica porta rimasta integra dell’antica Palermo circondata da mura.

Porta Nuova

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina. E’ l’antico Palazzo Reale dei Normanni, oggi in parte sede della Regione Sicilia. Si trova nel punto più elevato dell’antico nucleo cittadino; la prima traccia di questo palazzo la si deve agli arabi che vi costruirono la loro residenza su antichi resti cartaginesi, poi i normanni, con Federico II e successori, lo resero residenza reale sovrana di tutta la Sicilia.  E’ un palazzo meraviglioso che, nel corso dei secoli, è stato modificato, ristrutturato ed adattato alle diverse esigenze; un esempio illuminante di stratificazione culturale ed artistica. Molto bello è anche il Chiostro. La Cappella Palatina è il gioiello del Palazzo dei Normanni; fu fatta costruire nel 1142 da Ruggero II come propria chiesa privata. Uno spettacolo sono anche gli appartamenti reali al secondo piano.

Palazzo dei Normanni, il Chiostro
Cappella Palatina

Cattedrale di Santa Maria Vergine Assunta. La splendida Cattedrale di Palermo è del XII secolo ed è uno straordinario esempio di stile architettonico arabo-normanno. Superlativa la facciata su via Vittorio Emanuele. All’interno c’è la tomba del re Federico II di Svevia che portò questa incredibile e bellissima città al suo massimo splendore nel 1100.

Cattedrale di Palermo

Chiesa della Martorana. Si trova in Piazza Bellini, insieme alla Chiesa di San Cataldo e alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. E’ una Chiesa di rito bizantino la cui costruzione risale al XII secolo, è dunque una Chiesa di rito greco-ortodosso. Molto belli i mosaici all’interno.

Piazza Bellini, Chiesa della Martorana e Chiesa S. Cataldo
Chiesa Martorana, interno

Chiesa di San Cataldo. Situata in Piazza Bellini, di fianco alla Chiesa della Martorana, ha una evidente impronta araba, riconoscibile dalle tre cupole rosa. L’interno è essenziale, ma il gioco di luci che vi si crea ha un effetto mistico.

Chiesa S. Cataldo, interno

Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. Si affaccia su Piazza Bellini e la sua costruzione risale al XVI secolo; è una Chiesa ha una facciata tardo-rinascimentale ed il suo è un inno allo stile barocco; molto bello il rivestimento marmoreo delle pareti. La Chiesa è annessa ad un vasto monastero domenicano. Si può salire sui tetti per godere di un bel panorama sulla città.



Fontana Pretoria. E’ una fontana monumentale che si trova alle spalle della Chiesa di San Cataldo. La sua storia è particolare perché fu costruita a Firenze nel Cinquecento e poi venduta alla città di Palermo, dove fu oggetto di ulteriori integrazioni. I palermitani la chiamano la “fontana della vergogna” a causa della nudità delle statue che la compongono.

Fontana pretoria
Fontana Pretoria

Chiesa del Gesù o Casa Professa dei Gesuiti. Questa Chiesa si trova nella piazza omonima (piazza Casa Professa) e la sua costruzione risale al XVII secolo. E’ un gioiello barocco dalle forme sontuose e la sua fondazione venne affidata ai gesuiti giunti in città al seguito del viceré spagnolo; fu costruita sulle rovine di catacombe paleocristiane. L’interno è ricoperto da preziosi e ricercati marmi policromi sul tono del blu e del bianco e da un tripudio di sculture marmoree che le conferiscono un’atmosfera suggestiva. E’ una delle chiese barocche più importanti dell’intera Sicilia.



Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Si trova in via dello Spasimo ed è una chiesa senza tetto ormai sconsacrata, usata per spettacoli ed eventi. I lavori per la costruzione di questa chiesa iniziarono nel 1509, ma non furono mai terminati. E’ una cornice straordinaria per assistere a spettacoli ed eventi.

Teatro Massimo. Si trova in Piazza Verdi ed è uno dei più bei teatri d’Italia. E’ il tempio della lirica più grande d’Italia ed il terzo più grande d’Europa. L’interno è splendido, elegante e sfarzoso insieme.

Teatro Massimo (ft screenshot da RaiPlay)

Mercato Ballarò. E’ il mercato storico di Palermo, da vedere anche solo per passeggiare tra colori e profumi, tra urla e canti dei mercanti. Leggi anche Sapori e tradizioni siciliane in cucina.

Villa Niscemi. Si trova in Zona Favorita, un po’ fuori dal centro storico, ma se avete tempo fateci una visita. Villa Niscemi fu la dimora settecentesca dei principi Valguarnera, oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Le sale affrescate al primo piano, ancora con mobili d’epoca, valgono certamente una visita, oltre all’esteso parco-giardino.



COSA VEDERE NEI DINTORNI DI PALERMO

Santuario di Santa Rosalia. Il Santuario di Santa Rosalia si trova in via Pietro Bonanno sul Monte Pellegrino, ad una decina di chilometri dal centro storico. Santa Rosalia è l’amata patrona di Palermo. La storia, mista a leggenda, di questo santuario è particolare. Era la metà del Seicento, la città era sconvolta da una epidemia di peste, un giovane saponaro ricevette l’apparizione di una giovane fanciulla che lo condusse fino ad una grotta dove vennero ritrovati i resti della monaca Rosalia; le sue ossa vennero trasportate fino in città e da quel momento l’epidemia cessò; in quella grotta venne fondato il Santuario e quella monaca divenne la Santa patrona della città, appunto Santa Rosalia. Il Santuario è oggetto di annuali ricorrenze: il 4 settembre avviene la processione dalla grotta al centro della città (fino a 50 anni fa si faceva in ginocchio!); il 14, 15 e 16 luglio si tiene, invece, il festino, una festa più pagana con tanto di carro addobbato in maniera meravigliosa.

Santuario Santa Rosalia, ingresso grotta
Santuario Santa Rosalia, grotta

Duomo di Monreale. Le parole non bastano per descrivere il Duomo di Monreale, bisogna assolutamente vederlo. Si trova sulle prime colline di Palermo ed è un capolavoro di arte ed architettura unico al mondo con un interno che lascia a bocca aperta per la meraviglia dei 6400 m2 di stupendi mosaici in oro. Il Duomo di Monreale rappresenta un perfetto incontro ed integrazione tra oriente ed occidente, con le sue mura ed arcate normanne, le sue colonne romane, i suoi mosaici bizantini e le sue intarsiature arabe.

Duomo di Monreale
Duomo di Monreale, mosaici

Cattedrale di Cefalù. Una sessantina di chilometri separano Palermo da Cefalù, cittadina d’arte, storia, cultura e natura situata sulla costa ad est di Palermo. La sua magnifica Cattedrale assomiglia come forme architettoniche a quella di Monreale, infatti è in stile normanno, voluta dal re Ruggero II; essa fu, tuttavia progettata ed edificata da maestranze ed architetti arabi che, pur nel rispetto della volontà della committenza, hanno lasciato alcune impronte della loro cultura stilistica. All’interno si possono ammirare bellissimi mosaici d’oro.

Cattedrale di Cefalù (ft screenshot da RaiPlay)

La Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono Patrimonio dell’Umanità Unesco.



Mangiare a Palermo. Un locale storico dove mangiare cucina siciliana in ambiente informale è Antica Focacceria San Francesco in Piazza San Francesco d’Assisi; anche gastronomia d’asporto. Ah dimenticavo … i cannoli a Palermo sono di una bontà superlativa! Leggi anche Sapori e tradizioni siciliane in cucina

Palermo, Antica Focacceria San Francesco
Cannolo siciliano

Buone visite!

Cinzia Malaguti

Leggi anche:

Sapori e tradizioni siciliane in cucina

Gli arabi in Sicilia