Viaggio alla nascita di Roma imperiale
Viaggio alla nascita di Roma Imperiale. La fine della Repubblica di Roma Antica e la nascita di Roma imperiale avvenne dopo un susseguirsi di guerre civili che videro protagonisti Marco Antonio, Ottaviano, Bruto, Cassio, Agrippa e Cleopatra. L’assassinio di Giulio Cesare segnò l’inizio di un tormentato periodo, mentre la morte di Marco Antonio e Cleopatra, in Egitto, aprirono la strada alla nomina del primo imperatore di Roma, Ottaviano Augusto, nel 27 a.C.. Roma imperiale governò per i successivi 500 anni.
L’assassinio di Giulio Cesare e le conseguenze – Viaggio alla nascita di Roma Imperiale
Nel 44 a.C., i domini di Roma, si estendevano intorno a tutto il Mediterraneo e Giulio Cesare iniziò a comportarsi da autocrate, da dittatore, in barba ad una larga parte del Senato repubblicano. I senatori Bruto e Cassio, a capo dell’opposizione, prepararono una congiura. Il 15 marzo del 44 a.C., Marco Antonio, braccio destro di Giulio Cesare, lo accompagnò ad una seduta del Senato, ma venne fermato da due congiurati con una scusa; quando Antonio poté raggiungere Cesare, era troppo tardi, 23 pugnalate avevano messo fine alla sua vita. Bruto e Cassio, in nome della Repubblica, uccisero Giulio Cesare. Dopo la morte del condottiero, ritenuto invincibile dal suo popolo, Roma piombò nel disordine più totale e si temette il peggio. Antonio, qualche ora dopo, venne a sapere che i congiurati non avevano stabilito la mossa successiva, che i senatori non avevano previsto la morte del tiranno e che, dunque, Roma mancava di una guida. Fu così che Marco Antonio propose di lasciare alle volontà testamentarie di Giulio Cesare la nomina del successore. Antonio, in quanto condottiero brillante e a cui Giulio Cesare aveva sempre affidato il potere in sua assenza, pensò di essere stato ben considerato nel testamento, ma non fu così; Giulio Cesare aveva nominato suo successore il figlio adottivo Ottaviano, in quel momento appena diciottenne. I funerali di Cesare, però, furono per Marco Antonio l’occasione sognata per convincere la folla, con un roboante discorso, di essere lui il vero custode della sua eredità. Il vuoto di potere successivo alla morte di Giulio Cesare lasciò, tuttavia, la scena romana divisa in tre fazioni: quella dei cesaricidi, guidata da Bruto e Cassio e che godeva dell’appoggio del Senato, quella che faceva capo ad Antonio e quella dei veterani delle legioni di Cesare che trovarono una guida nel figlio adottivo Ottaviano.
La guerra civile romana e la battaglia di Filippi – Viaggio alla nascita di Roma Imperiale
I rapporti tra i triumviri, Bruto, Antonio ed Ottaviano, furono tesi e conflittuali; i cesaricidi vennero confinati nelle terre romane d’Oriente, mentre a Roma, nel 43 a.C., nacque un secondo triumvirato, una seconda alleanza di potere, formata da Ottaviano, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido. I nuovi padroni di Roma scatenarono il terrore con le liste di proscrizione; furono uccise centinaia di persone, vennero eliminati nemici ed oppositori, i loro beni vennero confiscati per pagare i soldati; tra le vittime illustri ci fu anche Cicerone.
Dopo aver sparso terrore ed essersi spartiti le province romane, i triumviri rivolsero la loro attenzione ai cesaricidi, Bruto e Cassio, che intanto si erano rafforzati militarmente nelle province orientali della Macedonia. Nel 42 a.C. le forze militari di Antonio e di Ottaviano si scontrarono rispettivamente contro le forze militari di Cassio e di Bruto nella battaglia di Filippi, in Macedonia. Antonio ebbe la meglio su Cassio, che si tolse la vita, mentre Bruto vinse una prima battaglia contro Ottaviano, ma poi dovette soccombere nella successiva. Lo squadrone di Ottaviano era malmesso a causa della mancanza di viveri, per via del mancato accesso al mare, così Bruto poteva aspettare e vincere … a tavolino, ma i suoi uomini preferirono la battaglia ed egli, purtroppo, acconsentì. Persa la battaglia, anche Bruto decise di uccidersi con le proprie mani, anziché da quelle del nemico. La battaglia di Filippi, fu la prima grande guerra fratricida, di romani contro romani.
Marco Antonio e Cleopatra – Viaggio alla nascita di Roma Imperiale
Cleopatra, regina d’Egitto nel periodo greco tolemaico, era conosciuta dai romani perché alleata e perché era stata l’amante di Giulio Cesare, dal quale aveva avuto un figlio (era incinta quando fu assassinato). Nel corso della battaglia di Filippi, Marco Antonio le chiese un supporto navale per far arrivare rifornimento alle truppe, ma – a causa di una tempesta – le sue navi non arrivarono mai sul luogo del conflitto, facendo rientro in Egitto. Successivamente, Marco Antonio si recò in visita a Cleopatra con l’intento di protestare severamente, ma fu ammaliato dalla sensualità della regina egizia. Dopo la vittoria di Filippi, Marco Antonio ed Ottaviano si spartirono i territori romanizzati, Ottaviano si prese Roma e l’Occidente, mentre a Marco Antonio andò l’Oriente. Fu così che Marco Antonio si stabilì a lungo con Cleopatra, rinsaldando un legame personale già forte in partenza, assentandosi solo per combattere contro i Parti (persiani), nel tentativo di estendere l’influenza romana anche in quell’area. A Roma, nel frattempo, Ottaviano era rimasto solo al potere ed aveva cominciato a screditare Marco Antonio per immoralità, in quanto avrebbe lasciato moglie e figli per coltivare la relazione con la regina d’Egitto. Marco Antonio continuò la sua vita con Cleopatra dalla quale ebbe tre figli che incoronò a capo di territori romanizzati ad Oriente. Il conflitto con Ottaviano divenne così inevitabile. Roma si sentiva minacciata nel suo predominio ed Ottaviano convinse i romani a dichiarare guerra all’Egitto. Marco Antonio e Cleopatra con le rispettive armate navali, ormai unificate, si diressero ad Azio per affrontare Ottaviano ed il suo valoroso ed intelligente stratega Marco Agrippa.
La battaglia di Azio e la vittoria finale di Ottaviano – Viaggio alla nascita di Roma Imperiale
Il 2 settembre del 31 a.C. si svolse la battaglia navale ad Azio che pose fine alla guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio, nella lotta del primo a difendere la supremazia di Roma dalle influenze egizie-tolemaiche di Cleopatra e del secondo a difendere il regno tolemaico d’Egitto dell’amata Cleopatra e le sue influenze in esso. La battaglia di Azio si svolse completamente in mare e fu guidata da Marco Agrippa per le truppe ed alleati di Ottaviano e dallo stesso Marco Antonio per le truppe ed alleati di Cleopatra. La battaglia di Azio fu vinta dalle navi di Ottaviano guidate da Agrippa che confermò di essere un eccellente stratega, ma la vittoria fu influenzata anche dalla scarsa decisione di Marco Antonio. Marco Antonio e Cleopatra riuscirono, tuttavia, a rientrare in Egitto, ma Ottaviano li raggiunse. Cleopatra cercò di fermarlo spargendo l’informazione che era morta morsa da un serpente. La notizia, purtroppo, arrivò anche a Marco Antonio che si tolse la vita. Quando Cleopatra lo venne a sapere preparò un veleno per sé stessa. L’Egitto venne annesso a Roma. Nel 27 a.C., Ottaviano divenne il primo Imperatore di Roma, con il nome di Augusto. Nacque così ufficialmente Roma Imperiale, dove il Senato romano perse via via sempre più potere assunto nelle mani dell’Imperatore.
Buona vita!
Cinzia Malaguti
Alcune informazioni contenute in questo articolo sono tratte dal documentario di Alberto Angelo Ulisse: il piacere della scoperta, 2016, Rai Play