Una storia celtica vicino all’etrusca Bologna
Una storia celtica vicino all’etrusca Bologna ebbe luogo a Monterenzio, sulle colline a est del capoluogo, nella valle del fiume Idice, nel lontanissimo IV secolo a.C.. E’ una storia rievocata con grande maestria e sfoggio di costumi dell’epoca nella festa Monterenzio Celtica che si svolge all’inizio di luglio. Da non perdere la visita al Museo Civico Archeologico dove sono custoditi i reperti ritrovati nei due insediamenti celtici della zona, quello di Monte Bibele e quello di Monterenzio Vecchio.


Gli scavi archeologici hanno restituito oggetti, anche in ottime condizioni, presenti in quelle che sono state identificate quali necropoli, ossia luoghi di sepoltura; i reperti sono custoditi nel Museo Civico Archeologico di Monterenzio. Gli esperti hanno riconosciuto l’origine celtica di queste necropoli per ciò che vi hanno trovato, principalmente la presenza di armi a fianco delle ossa dei defunti maschi, tipica usanza celtica. Un fatto curioso è che, insieme alle armi, nelle tombe è stato rinvenuto anche vasellame, usanza tipica etrusca; gli archeologici collegano questa particolarità ad una compenetrazione pacifica tra i due gruppi etnici presenti nella zona, ossia a matrimoni misti comprovati anche dal ritrovamento in queste tombe celtiche di vasellame con iscrizioni etrusche.


La pianura bolognese era abitata sin dal VII-VI secolo a.C. dagli etruschi, ma con le scorribande di tribù barbare, tra il V ed il IV secolo a.C., alcune comunità etrusche dovettero cercare riparo verso le montagne e si misero in marcia. A Monterenzio incontrarono dei Celti che si opposero al loro avanzamento. Questo incontro e ciò che accadde dopo è ben rievocato e rappresentato nella Festa Celtica di Monterenzio, dove si mette in scena la battaglia tra etruschi e celtici ed il suo esito. Quella battaglia costò morti ad entrambi gli schieramenti, ma con essa gli etruschi ottennero onori e poterono continuare il loro viaggio. Dai reperti archeologici ritrovati si deduce che alla fine vi fu pure pacifica integrazione e commistione culturale.




Un’altra curiosità celtica riguarda l’abbigliamento; a quell’epoca, i Celti furono i primi ad usare i pantaloni, in quanto sia gli etruschi che i romani usavano tuniche. Prima vi ho raccontato delle sepolture maschili, diversamente quelle femminili erano accompagnate da oggetti di uso domestico, di filatura e/o ornamentali.

E’ ormai accertato che sul Monte Bibele vi era sia un’insediamento che una necropoli; il sito è visitabile e potrete osservare la ricostruzione dell’abitato, ma gli oggetti rinvenuti sono tutti custoditi nel Museo Civico Archeologico di Monterenzio. Il sito di Monterenzio Vecchio è, invece, su area privata, quindi non è visitabile.



La Festa Celtica di Monterenzio è un’occasione davvero speciale per fare un viaggio nel passato celtico di questo territorio, un viaggio nel tempo; oltre alla rievocazione storica della battaglia tra Celti ed Etruschi di cui vi ho già parlato, troverete musica celtica, balli celtici, labirinti e fuochi sacri, concerti d’arpa e tanto altro ancora; la location poi è perfetta, nel parco attraversato dal fiume Idice. Prendete nota delle date: 29, 30 giugno 1 luglio e 6, 7, 8 luglio per l’edizione 2018; se l’avete persa, save the date per il prossimo anno.
Cinzia Malaguti