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Rimini e dintorni : sulle tracce dei Malatesta

I Malatesta furono un’influente famiglia rinascimentale che governò nei territori di Rimini (e non solo) dal 1295 al 1500; in particolare, Sigismondo Malatesta apportò ricchezza artistica e per lui lavorarono anche Piero della Francesca, Giotto, Leon Battista Alberti e Filippo Brunelleschi. Vi porto sulle tracce dei Malatesta a Rimini e dintorni; andiamo a Rimini, ma anche a Verrucchio, a Montefiore e a Gradara.

RIMINI

A Rimini ci sono due segni eloquenti della presenza dei Malatesta in città: la Cattedrale o Tempio Malatestiano e Castel Sismondo.

La Cattedrale di Rimini fu voluta da Sigismondo Malatesta che, nel 1450, diede incarico a Leon Battista Alberti di ricostruire l’intera chiesa preesistente. La Cattedrale di Rimini è anche chiamata Tempio Malatestiano perché sono numerosi i simboli della famiglia Malatesta, tanto da farne un mix di sacro e di profano, ma qui sacro e profano si mescolano armoniosamente dando vita ad un luogo unico. Sono numerosi i simboli malatestiani, come un affresco realizzato da Piero della Francesca che raffigura Sigismondo in preghiera o come un bassorilievo dove un cancro (segno zodiacale di Sigismondo) domina dall’alto e protegge la città.  All’interno della Cattedrale è, inoltre, custodito un bel crocifisso ligneo realizzato da Giotto; Giotto soggiornò a Rimini tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo. Il Tempio Malatestiano non fu mai completato.

Tempio malatestiano Rimini



Castel Sismondo fu voluto da Sigismondo Malatesta, da cui prende il nome, nel 1437 ed al progetto lavorò anche Filippo Brunelleschi. E’ un castello-fortezza, cioè una residenza signorile all’interno di una struttura fortificata dal chiaro aspetto difensivo; d’altra parte, quello era un periodo di lotte e battaglie tra Signorie in Italia e Sigismondo aveva un acerrimo nemico: Federico da Montefeltro, Duca di Urbino. A Gradara, di cui vi parlerò più avanti, si tennero aspre battaglie tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro, alleato del milanese Francesco Sforza.

Castel Sismondo Rimini

VERUCCHIO

Verucchio si trova a circa 20 km da Rimini, sulle colline. A Verucchio, in cima alla collina dove si è sviluppato il paese, si trova la Rocca del Sasso, costruita nel secolo XII; la fortezza fu ampliata dopo la conquista da parte dei Malatesta che cacciarono nel 1295 la famiglia ghibellina che l’abitava.  I Malatesta ne fecero baluardo della loro Signoria. Da vedere all’interno: la Sala Magna con l’imponente albero genealogico dei Malatesta, i due cortili, le sale del Palazzo Baronale e la Torre Mastio da cui ammira lo stupendo paesaggio della Valmarecchia. La Rocca Malatestiana di Verucchio è visitabile sabato, domenica e festivi nel periodo invernale, tutti i giorni negli altri mesi.

Rocca Malatestiana di Verucchio



MONTEFIORE

Montefiore Conca si trova a circa 35 km da Verucchio ed anche qui vi si trova una imponente Rocca. La Rocca di Montefiore nacque come fortezza militare, ma poi divenne residenza dei Malatesta nella prima metà del XIV secolo; fu residenza estiva dei Malatesta nei loro lunghi soggiorni estivi, quando qui si ritiravano per le battute di caccia e per ospitare illustri potentati dell’epoca, come Papi o Re (è ricordato il soggiorno del Re d’Ungheria). La Rocca è visitabile tutti i giorni solo dal 10 giugno al 15 settembre, da aprile al 10 giugno e ottobre solo di sabato, domenica e festivi, da novembre a marzo solo di domenica e festivi.

Rocca Malatestiana di Montefiore Conca

GRADARA

Gradara si trova a circa 20 km da Montefiore, nella provincia marchigiana di Pesaro-Urbino, al confine con la provincia di Rimini. La costruzione del Castello di Gradara ebbe inizio nel 1150, ma furono i Malatesta a decidere la costruzione delle due cinte di mura. Il Castello di Gradara fu teatro di aspre battaglie nel XV secolo, tra le truppe di Sigismondo Malatesta e quelle di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, che godeva dell’appoggio della Signoria milanese degli Sforza. Tutto iniziò con l’iniziativa di Galeazzo Malatesta di vendere Pesaro a Francesco Sforza e Gradara a Federico da Montefeltro; quando  Sigismondo Malatesta lo venne a sapere, ne fu così arrabbiato da occupare il Castello e rifiutarsi di restituire il denaro ricevuto. Federico da Montefeltro, alleato di Francesco Sforza, attaccò per ben 43 giorni il Castello, ma Sigismondo resistette con onore all’offensiva. La rivincita però era vicina, così nel 1463 il Signore di Rimini si scontrò nuovamente con Federico che, questa volta, ebbe la meglio e conquistò Gradara per conto del Papato. La rivalità tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro fu ben rappresentata da Piero della Francesca che li ritrasse uno di fronte all’altro. Il Castello di Gradara è visitabile tutti i giorni.

Castello di Gradara
Castello di Gradara, la Rocca, decorazioni interne

Dopo il governo dei Malatesta, Rimini mantenne la sua importanza nei secoli, ricordiamo i moti rivoluzionari dell’Ottocento e la resistenza partigiana del Novecento che le valsero la Medaglia d’oro al valor civile.

Buone visite!

Cinzia Malaguti

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