Arte

Raffaello : dove ammirare suoi capolavori

Raffaello Sanzio fu uno dei più celebri pittori ed architetti del Rinascimento. La sua casa natale ad Urbino è visitabile e fu lì che apprese le prime nozioni sulla tecnica dell’affresco dal padre e dal maestro al quale venne affidato, il Perugino. A Firenze, Leonardo lo accolse come un padre, ma fu a Roma che ebbe la sua consacrazione assoluta. Facciamo insieme un viaggio a volo d’uccello sulle tappe principali della vita privata ed artistica di Raffaello.



Raffaello Sanzio nacque ad Urbino nel 1483 in un periodo di splendore di quella che il duca Federico da Montefeltro volle chiamare “città ideale”. Rimasto senza madre all’età di 8 anni, Raffaello trovò nel padre una guida sicura ed attenta che notò subito le sue doti artistiche. Nella casa natale apprese le prime nozioni sulla tecnica dell’affresco, grazie agli insegnamenti del miglior maestro dell’epoca, Pietro Vannucci, meglio noto come il Perugino, al quale venne affidato per la sua crescita artistica. La casa natale di Raffaello si trova in via Raffaello Sanzio nr. 57, è visitabile ed ospita alcune opere giovanili del pittore.

A soli 11 anni, rimase orfano anche del padre. A soli 16 anni allestì una sua bottega personale a Città di Castello e, successivamente, si trasferì a Firenze, molto ricca di stimoli artistici. Leonardo lo accolse come un padre. Alla fine del 1508, venne chiamato a Roma da papa Giulio II che aveva avviato un progetto di rifacimento del Vaticano e dell’intera città; per realizzare questo progetto si circondò dei migliori artisti dell’epoca, tra i quali Michelangelo e Bramante; fu proprio quest’ultimo a fare al Papa il nome di Raffaello.



A Roma, fu incaricato di affrescare le Stanze Vaticane (oggi Musei Vaticani) realizzando capolavori assoluti come la Stanza della Segnatura e la Stanza di Eliodoro. Per la Cappella Sistina realizzò i disegni di un ciclo di dieci arazzi, databili 1515-1519, e oggi conservati nella Pinacoteca Vaticana; 7 sono i cartoni originali giunti fino a noi e sono conservati nel Victoria and Albert Museum di Londra.

raffaello
Musei Vaticani

A Roma, fu notato anche dal banchiere d’origine senese Agostino Chigi che gli affidò gli affreschi della sua villa, Villa Chigi, oggi Villa Farnesina. A Villa Chigi, Raffaello realizzò capolavori quali il ciclo di affreschi Amore e Psiche (ca 1518) nella Loggia ed il Trionfo di Galatea (1512). Agostino Chigi affidò a Raffaello anche la progettazione e la decorazione della Cappella Chigi nella Chiesa di Santa Maria del Popolo.

A Roma, come architetto, progettò anche Villa Madama su Monte Mario, voluta dal cardinale Giulio de’ Medici, divenuto poi Papa; è una villa ispirata alla Roma Antica ed i cui affreschi furono eseguiti dall’allievo prediletto di Raffaello, Giulio Romano, su disegni dello stesso Raffaello.



A Roma, viveva come un principe, ma s’innamorò della figlia di un fornaio di Trastevere, Margherita, che divenne la sua musa nella realizzazione dell’affresco di Galatea e di altre opere. Il dipinto più famoso che ritrae direttamente Margherita è La Fornarina (1518-1520), un’opera luminosa e sensuale dedicata alla sua amata. Il ritratto La Fornarina è esposto nella Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma. L’amore tra Margherita e Raffaello fu molto grande; dopo la morte di Raffaello (1520), Margherita si rinchiuse in Monastero. Il corpo di Raffaello riposa nel Pantheon a Roma.

Buona vita!

Cinzia Malaguti