Omaggio alla femminilità nella Belle Epoque
Omaggio alla femminilità nella Belle Epoque è il titolo della mostra allestita al MAGI ‘900, museo privato a Pieve di Cento (Bologna). La mostra racconta la rappresentazione della figura femminile nelle arti visive tra Ottecento e Novecento, in quel clima effervescente che caratterizzò la Belle Epoque. Attraverso sculture, dipinti, disegni, manifesti, riviste e oggetti d’epoca emergono nuovi modelli di bellezza femminili, più spregiudicati e seduttivi.
La Belle Epoque è quel periodo storico, culturale ed artistico europeo, nato in Francia, che si estese dall’ultimo ventennio dell’Ottocento all’inizio della Prima Guerra Mondiale; esso fu contraddistinto dal miglioramento delle condizioni di vita, a seguito dei progressi della tecnica e della scienza. Un clima di effervescenza e di rinnovato ottimismo pervase la società europea e la figura femminile ne fu protagonista, in tutte le sue rappresentazioni, più o meno superficiali.
Se devo individuare un artista che più efficacemente ha colto il nuovo corso dell’immagine femminile dell’epoca, almeno tra quelli ricordati nella mostra al Magi ‘900, non ho dubbi a fare il nome di Ludwig Lutz Ehrenberger. Nasce a Graz, Austria, nel 1878 e muore a Saalfelden nel 1950, lavorò come ritrattista, ma è soprattutto come illustratore che, tra il secondo ed il quarto decennio del Novecento, pubblicò moltissimo. L’artista austriaco, infatti, dopo un intenso soggiorno a Parigi nel primo decennio del secolo, continuò a lungo a far rivivere lo spirito della Belle Epoque anche nei decenni che seguirono la Grande Guerra, disegnando a tempera su carta numerose figure femminili gioiose, seducenti ed eleganti.
Il percorso espositivo, tuttavia, comincia dalle atmosfere parigine idealizzate dalle trasgressive ballerine del Moulin Rouge e dalla nuova libertà di costumi segnalata dalle riviste francesi dell’epoca, ma anche da quelle italiane, le cui copertine fanno bella mostra in apposite teche.
Al costume inteso come moda è dedicata un’altra sezione che evidenzia l’idea dell’eleganza femminile, ma non mancarono artisti che utilizzarono l’umorismo per colorare l’epoca di un’arguta critica sociale; Aroldo Bonzagni, pittore e disegnatore umorista che nacque nel 1887 a Cento, fu uno di questi.
Le sculture degli artisti della Belle Epoque, qui presenti, sono di notevole pregio e qualità; rappresentano figure femminili in pose seducenti, ma con un tocco sognatore e romantico nello sguardo.
Davvero una interessante rassegna che evidenzia l’eleganza, la seduzione, la gioiosità, la vitalità della figura femminile nel periodo di fine Ottocento e inizio Novecento, almeno nella sua rappresentazione artistica. Pensando agli avvenimenti drammatici che scalzarono quell’epoca, oggi la Belle Epoque ci appare come un fuoco di paglia.
Info mostra. Omaggio alla femminilità nella Belle Epoque è allestita al Museo Magi ‘900, via Rusticana nr. 1 a Pieve di Cento (Bo), fino al 31 gennaio 2018. Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,00.
Cinzia Malaguti