Banksy e la Street Art
Banksy è uno dei maggiori esponenti della Street Art. Passeggiando in città, a volte s’incontrano dei veri capolavori artistici dipinti sui muri, è questa la Street Art, l’arte di strada. Sono i murales della Street Art quelle pitture eleganti e raffinate che ammiriamo nelle città ed alcune città sono veri teatri per quest’arte che utilizza gli spazi urbani per sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti temi sociali, principalmente. Banksy documenta la povertà della condizione umana su alcuni muri della sua città, Bristol in Inghilterra, ma mi è capitato di ammirare pregevoli murales di artisti sconosciuti a Derry, in Irlanda del Nord, e a Basilea in Svizzera.
Banksy è uno dei maggiori esponenti della Street Art ed i suoi murales trattano tematiche sociali con un tratto ironico e satirico; i suoi dipinti parlano di manipolazione mediatica, d’inquinamento, di omologazione, di sfruttamento minorile, di maltrattamento degli animali, delle atrocità della guerra, delle assurdità della società occidentale. A Bristol, la sua città natale, sono molti i graffiti di Banksy e c’è persino un Banksy Walking Tour, quale richiamo turistico. Nel corso degli anni, alcuni murales sono stati rimossi, tuttavia alcuni risultano ancora visibili. Cito Well Hung Lover dipinto nel 2006 sul lato di una clinica per la salute sessuale, raffigura un uomo nudo appeso ad una finestra, mentre un uomo in giacca e cravatta guarda fuori, accanto ad una donna in mutande. C’è Cat and Dog del 1990 che raffigura un gatto con una bomboletta spray e due cani da guardia che si avvicinano minacciosamente, ma anche Mild mild west del 1999 che si riferisce ad una rivolta di strada e La ragazza con il timpano trafitto che è una parodia satirica del celebre dipinto La ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer. C’è il bellissimo Girl with balloon, una delle opere più conosciuta dell’artista inglese; questo murale ritrae una bambina in piedi che lascia andare un palloncino rosso a forma di cuore; in origine accanto all’immagine c’era la scritta There is always hope, ossia C’è sempre speranza. A dicembre 2020 era comparso, poi rimosso, Aachoo!, dove una donna molto anziana nel corso di uno starnuto perdeva i denti. Insomma, come vedete, un artista fantasioso e stuzzicante.

Anche in Italia ci sono murales di Banksy. Li troviamo a Napoli e a Venezia. A Napoli, in Piazza Gerolomini, a due passi da Via Duomo e Via Tribunali, c’è Madonna con la pistola del 2010 dove la Madonna è raffigurata con le braccia aperte verso il cielo, ma sul capo, invece della classica aureola, ha una pistola. A Venezia, nell’area di Campo Santa Margherita, si trova l’immagine (2019) di un Bambino sopravvissuto ad uno sbarco, travolto dal vento e con indosso un giubbotto di salvataggio; l’opera lo raffigura con in mano un razzo segnaletico che illumina la notte, forse ad indicare una speranza di salvezza oppure per indicare la strada agli adulti. Per avvistare l’opera a Venezia si deve salire sul ponte che parte dal campiello e giungere sulla parte più alta per ammirare l’opera nella sua interezza.


Murales di protesta, di artisti anonimi, si trovano in Irlanda del Nord, quella parte dell’Irlanda sotto il controllo della Gran Bretagna; molti coprono tutta una parete ed ho avuto modo di coglierne l’impatto emotivo. Altri murales che ricordo per la bellezza stilistica e la pregevole fattura li ho visti a Basilea in Svizzera, qui non sono di protesta, ma sono inni alla pace attraverso la forza della musica.
Buona vita!
Cinzia Malaguti