Conoscere Bologna: dalla Chiesa dei Celestini a Palazzo Pepoli
Bologna è una città che riserva sorprese ad ogni angolo e facciate quasi anonime nascondono all’interno bellezze artistiche sorprendenti; è il caso della Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini e del Palazzo Pepoli Campogrande. Scopriamoli insieme!
La Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini
La Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini prende il nome dai monaci dell’ordine benedettino che risiedettero nell’adiacente monastero, oggi Archivio di Stato, dal XIV secolo alle soppressioni napoleoniche. L’ordine dei Celestini fu fondato da Pietro del Morrone, divenuto papa con il nome di Celestino V e che abdicò dopo pochi mesi; a Bologna i monaci dell’ordine dei Celestini arrivarono nel 1368 su invito del nobile bolognese Antonio Galluzzi; nel 1535 fecero ristrutturare la preesistente chiesa duecentesca che dedicarono al culto di San Giovanni Battista; un ulteriore intervento nel Settecento ne ha modificato la facciata, mentre nell’Ottocento fu aggiunto il Battistero.
L’interno della Chiesa dei Celestini ha le pareti interamente rivestite in marmo rosa e le pregevoli decorazioni a soffitto rappresentano scene della vita del fondatore dell’Ordine, Pietro da Morrone; entrate nel battistero, il cui accesso è di fianco all’altare, per ammirare il bellissimo e luminoso dipinto raffigurante San Giovanni Battista dal significato devozionale.
La Chiesa dei Celestini si trova in Piazza dei Celestini, a due passi da Piazza Maggiore; la Chiesa si trova di fianco alla casa che fu di Lucio Dalla.
Orari apertura: Feriale: 7:45/9:45 – 18:00/20:00 – Festivo: 10:30/12:30 – 18:00/20:30
Il cortile della Biblioteca dell’Archiginnasio
Prima di giungere a Palazzo Pepoli Campogrande, entrate nel cortile della Biblioteca dell’Archiginnasio, raggiungibile da via dell’Archiginnasio, di fianco alla Basilica di San Petronio; il cortile è adorno di stemmi e memorie scolpite o dipinte e ricorda i cortili dei palazzi nobiliari cittadini dove si svolgevano sontuose cerimonie anche di carattere pubblico.
Il Palazzo Pepoli Campogrande
Il Palazzo Pepoli Campogrande si trova in Via Castiglione 7 ed è esternamente un lungo ed anonimo palazzo, ma basta percorrere la bella scalinata per giungere nel Salone di Rappresentanza e nelle altre sale per trovare un mondo di bellezza artistica inaspettata.
I Pepoli furono la prima signoria della Bologna rinascimentale, dal 1337 al 1347, governarono quindi solo 10 anni; fecero ritorno sulla scena politica bolognese solo nel Seicento come senatori; gli ultimi eredi della famiglia erano i Campogrande, da cui il nome del Palazzo residenziale.
Il Palazzo Pepoli Campogrande è uno dei palazzi più belli e decorati di Bologna ed oggi è sede di un interessante museo statale che raccoglie collezioni di opere del Seicento. Sono, tuttavia, le decorazioni delle sale del Palazzo ciò che merita veramente la visita.
Il Salone di rappresentanza è molto grande ed è decorato con la tecnica del trompe l’oeil dove stucchi e sculture sono così ben dipinti da sembrare veri, mentre le raffigurazioni a soffitto sono celebrazioni di Ercole, simbolo dell’ambizione umana ed immagine molto importante per la famiglia Pepoli e per colui che, nel 1668, volle quelle decorazioni: si chiamava Ercole Pepoli. Da notare in questo salone anche il pavimento a scacchiera, simbolo della famiglia Pepoli.
La Sala Felsina è decorata con immagini che esaltano Felsina, il nome dato dagli Etruschi a Bologna nell’anno della sua fondazione. La Sala delle stagioni fu decorata da Giuseppe Maria Crespi e raffigura una stagione per lato; del Crespi sono anche le decorazioni della Sala dell’Olimpo che espone anche tre pregevoli opere di Ludovico Carracci. Infine, la Sala di Alessandro (Pepoli) fu l’ultima ad essere decorata, nel 1708.
Orari apertura: martedì e mercoledì 14.00 – 19.00; giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi: 9.00 – 13.30; lunedì chiuso.
La terrazza panoramica di San Petronio
Ritornando verso la piazza Maggiore, dietro la Basilica, salite sulla terrazza panoramica allestita durante i lavori di cantiere per la manutenzione: godrete di una vista spettacolare sulla città e sulle vicine colline.
Buone visite!
Cinzia Malaguti
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