Napoli, cosa vedere in tre giorni
Napoli è una città straordinaria. Bando agli stereotipi e ai pregiudizi, visitate Napoli con la sola prudenza che usate visitando una qualsiasi altra grande città nel mondo, come non sfoggiare oggetti di valore, per il resto godetevi ed ammirate una città vivace, solare, ricca di tesori artistici, storici, architettonici e paesaggistici.
I napoletani poi sono, in genere, persone cordiali e positive il cui carattere è stato forgiato dalla presenza del Vesuvio, un pericolo costante, che ha insegnato loro ad affrontare le avversità con un sorriso, sperando nella complicità del fato che cercano di propiziarsi con … un cornetto rosso in tasca.
La storia di Napoli è millenaria, dobbiamo andare indietro nei secoli, fino all’VIII a.C., per trovare le tracce dell’antica Napoli fondata dai Greci che la fecero diventare una delle città egemoni della Magna Graecia. Dopo i Greci vennero i Romani, poi i Bizantini da Oriente quindi i Normanni-Svevi dal centro-nord dell’Europa, a cui seguirono gli Angioini dalla Francia e gli Aragonesi dalla Spagna, fino ad arrivare agli spagnoli Borbone con il Regno della due Sicilie. Dal Regno delle due Sicilie al Regno d’Italia dei Savoia, arriviamo alla Seconda guerra mondiale, quando valorosi partigiani napoletani riuscirono per primi a cacciare i nazisti dalla città. Ogni conquistatore che passò per Napoli decise di fermarsi, riconoscendone le bellezze naturali, e lì costruì e decorò la città con i propri simboli ed il proprio gusto artistico ed architettonico, sovrapponendo o inglobando l’esistente. Ognuna delle attrazioni architettoniche e storiche di Napoli che noi oggi possiamo visitare presentano tracce di queste molteplici presenze del passato.
Come dicevo in premessa, Napoli ha tanti tesori artistici, storici, architettonici e paesaggistici, qui vi voglio segnalare le visite imperdibili, ciò che è da non perdere nella vostra visita storico-culturale, ma anche gastronomica, della bella città di Napoli.
Il centro storico di Napoli è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il cuore del centro antico della città è costituito dai decumani, le tre antiche strade create nel V secolo a. C. durante l’epoca greca, parallele tra di loro e rispetto alla costa, tagliate perpendicolarmente da altre strade più piccole. Gli stretti ed alti spazi tra i palazzi si aprono in piazze, in un’alternanza che determina una sorta di vero e proprio “respiro” della città; le piazze sono, per lo più, caratterizzate da obelischi o guglie e da sagrati di chiese ricavati per sottrazione di tessuto urbano. Nell’area del centro storico non mancate di visitare:
- il Duomo ed il Tesoro di San Gennaro,
- il Chiostro del Monastero di Santa Chiara,
- la Chiesa ed Chiostro di San Gregorio Armeno,
- la Chiesa di San Domenico Maggiore,
- la Cappella di San Severo,
- Napoli sotterranea.
Il Duomo di Napoli trova le sue origini nel XIV secolo ed è di fatto la sovrapposizione di più stili architettonici che vanno dal gotico puro del Trecento al neogotico ottocentesco; l’interno ha pianta a croce latina, con un bel abside, pur rimaneggiato anche in epoca settecentesca rispetto all’originario gotico, ed una deliziosa cripta, la Cappella di Succorpo, con soffitto a cassettoni marmorei di epoca neoclassica; con accesso dall’interno del Duomo c’è la Cappella di San Gennaro, edificata su volontà dei napoletani per un voto al loro martire e patrono San Gennaro, è un esempio di architettura del barocco napoletano. Il Duomo di Napoli ospita tre volte l’anno il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. L’ingresso al Museo del Tesoro di San Gennaro si trova di fianco a quello del Duomo ed espone una ricca collezione di oggetti di grande valore frutto delle donazioni dei fedeli a San Gennaro, tra i quali gioielli di una ricchezza e bellezza sorprendenti ed una mitra (copricapo vescovile) del 1713 in cui sono incastonate oltre 2000 pietre preziose, tra diamanti, rubini e smeraldi; prima di entrare, chiedete cosa è esposto perché il museo è piccolo ed i preziosi sono tanti, così vengono esposti a rotazione.
In prossimità del Duomo, sull’antico decumano di Via dei Tribunali, potrete ammirare il bellissimo dipinto di Caravaggio le Opere di Misericordia, al Pio Monte della Misericordia.
Il Chiostro del Monastero di Santa Chiara è meraviglioso con i suoi rivestimenti e colonne maiolicate, con le sue decorazioni agresti e marinare nelle maioliche ed i suoi affreschi sacri nei porticati, in una combinazione e affiancamento di sacro e profano che troverete nella maggior parte delle visite che farete e che è caratteristica della napoletanità. Il Chiostro è attraversato da quattro viali in croce su un piano sollevato rispetto a quello dei portici ed ha ben 64 pilastri maiolicati di forma ottagonale collegati da panche maiolicate, il tutto con splendide e colorate decorazioni di vita quotidiana dell’epoca; molto bello nelle forme e per gli affreschi è il porticato; all’interno della struttura si può inoltre ammirare un tradizionale presepe del Settecento. Ingresso a pagamento.
La Chiesa di San Gregorio Armeno si trova sull’omonima via ed è un gioiello dell’architettura barocca napoletana; il suo soffitto a cassettoni è di straordinaria fattura. Il campanile della Chiesa, che si estende sopra via San Gregorio Armeno quasi a collegarne i due lati, è uno straordinario esempio di inglobamento architettonico. Con accesso da una lunga scalinata oltre l’arcata/campanile della via c’è il Chiostro del Monastero di San Gregorio Armeno, molto bello e suggestivo e sul quale si affacciano gli alloggi a terrazza delle monache; il Monastero, con l’aiuto di alcune laiche, ospita e si occupa di quasi un centinaio di bambini in difficoltà.
La Chiesa di San Domenico Maggiore si trova nell’omonima piazza, anch’essa adattata ed incastrata tra palazzi, inglobata nel tessuto storico antico della città; fu voluta dai francesi Angioini, poi piacque ai domenicani che ne fecero la loro casa madre, per diventare poi la chiesa della nobiltà spagnola degli aragonesi. L’interno della Chiesa è vasto e molto bello con due colori dominanti, bianco ed oro, ed un soffitto a cassettoni di pregevole fattura.
La Cappella Sansevero si trova in via Francesco de Sanctis, in prossimità della Chiesa di San Domenico Maggiore ed è privata. La visita merita per la presenza del Cristo Velato, una scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino di grande valore artistico e di una perfezione che lascia a bocca aperta; il Cristo Velato fu realizzato nel 1753 ed è considerato uno dei maggiori capolavori scultorei mondiali. Questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, un tempo ad esso collegata per permettere ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto. Ingresso a pagamento.
Napoli sotterranea è un viaggio nel tempo e nelle viscere del cuore del centro storico della durata di circa 2 ore, un viaggio imperdibile con guida. Per gli antichi greci il sottosuolo era una cava di tufo che veniva estratto per la costruzione delle antiche abitazioni, poi in epoca romana divenne una cisterna per immagazzinare l’acqua, anzi una serie di cisterne, un antico acquedotto da cui potevano attingere gli abitanti del quartiere, con tanto di custode e addetto alla manutenzione che, incappucciato per via dell’umidità, scendeva e saliva come un fantasma, da cui la leggenda dei “monacielli“. La visita prevede un percorso anche in una stretta, ma alta ed aerata, via sotterranea con tanto di candele in mano; c’è anche un orto nelle viscere della terra, meglio dire un esperimento didattico-scientifico di fotosintesi artificiale. Il percorso di visita arriva fino alla profondità di 40 metri. Risaliti in superficie verrete accompagnati a visitate i resti inglobati (in una casa) del teatro romano; il racconto del ritrovamento casuale di questa rarità storica nella casa di una vecchietta vi farà sorridere.
Lasciato il cuore del centro storico dirigetevi verso il mare, percorrerete via Toledo, la via dello shopping napoletano, per arrivare nella famosa e grande Piazza del Plebiscito e dintorni, dove si trovano:
- il Palazzo Reale,
- il Teatro San Carlo,
- il Castel Nuovo o Maschio Angioino,
- il Castel dell’Ovo.
Il Palazzo Reale è una delle quattro residenze reali usate dalla casa dei Borbone durante il Regno delle Due Sicilie; le altre tre sono la reggia di Capodimonte, a nord della città, la reggia di Caserta e la reggia di Portici. Il Palazzo Reale di Napoli fu anche la residenza di Savoia. Merita la visita all’interno per lo sfarzo, la ricchezza e la rarità degli arredi, dei tendaggi, dei grandi vasi decorati, dei dipinti. La maestosa scalinata che porta al piano nobile, dove ci sono le stanze visitabili, è la perfetta ouverture.
Proseguendo in direzione mare, troverete l’imponente Castel Nuovo o Maschio Angioino, storica fortezza medioevale, poi castello rinascimentale, di grande impatto scenico.
Proseguendo sul lungomare verso Mergellina, incontrerete Castel dell’Ovo, su una lingua di terra protesa sul mare; è il castello più antico della città di Napoli; l’aspetto attuale è il risultato dei rimaneggiamenti dei vari conquistatori, così l’aspetto normanno di base riporta tracce angioine ed aragonesi.
A questo punto non può mancare una bella e piacevole passeggiata sul lungomare, fino a Mergellina, dove vi meriterete una sosta per assaggiare le buonissime graffe di Ciro.
Visto che siamo in tema gastronomico, le specialità tipiche napoletane sono tante, qui vi segnalo:
- la pizza napoletana verace: pasta sottile, gonfia ai bordi e condita con mozzarella di bufala, pomodorini in salsa e freschi, basilico, origano;
- le sfogliatelle: ravioli di pasta sfoglia ripieni di ricotta e canditi; le migliori sono quelle di Attanasio, in Vico Ferrovia, vicino alla stazione;
- i babà: dolci di pasta spugnosa e imbevuti di rum;
- le graffe: dolci a forma di nastro, tipo ciambelline fritte;
- i taralli napoletani: mandorle, pepe e strutto sono i loro ingredienti.
Vi consiglio di utilizzare il bus turistico City Sightseeing per fare un bel giro sul lungomare, fino a Posillipo, da dove le vedute del Golfo vi entusiasmeranno per la tanta bellezza. Con City Sightseeing potrete anche arrivare agevolmente fino alla Reggia di Capodimonte.
Per il pernottamento, noi abbiamo trovato una sistemazione al Bed & Breakfast A Castel Capuano, in via Pietro Colletta, 116, di cui siamo rimaste molto soddisfatte. Il B. & B. è gestito da due giovani fratelli, si trova in posizione centrale e comoda per chi arriva dalla stazione, l’ambiente è familiare e c’è un buon rapporto qualità-prezzo; questo B. & B. si trova in un appartamento adattato, ma rinnovato ed arredato con molta cura; il bagno purtroppo è esterno alla camera, ma è riservato alla camera; il frigo e la cucina della casa sono a disposizione e la colazione è di tipo mediterraneo.
Tornerò a Napoli perché sono rimaste alcune visite interessanti, come alla Reggia di Capodimonte e al Vomero con il suo Castel Sant’Elmo.
Napule nun se scorda mai!
Cinzia Malaguti
Ecco il mio video:
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