Mindset statico e mindset dinamico
Mindset statico e mindset dinamico. Il mindset è la forma mentis, il modo in cui pensiamo alle nostre ed altrui capacità e abilità ed, in generale, alla vita. Pensiamo che le abilità di una persona siano innate oppure che si possano coltivare con l’impegno, la dedizione, l’allenamento, l’apprendimento? Carol Dweck, considerata una delle maggiori autorità mondiali nel campo degli studi sulla personalità, della psicologia sociale e della psicologia dello sviluppo, ha raccolto in un ottimo testo, dal titolo Mindset, le ricerche sulle forme mentali, individuando ciò che ostacola nelle persone il raggiungimento dei propri obiettivi e lo sviluppo del proprio potenziale.
Carol Dweck spiega con esempi, studi, ricerche ed esperienze, anche personali, come ciò che siamo e quello che otteniamo non è solo frutto delle nostre abilità innate, ma soprattutto del modo in cui ci approcciamo ai nostri obiettivi. L’intelligenza, le qualità e le attitudini di base, i punti di debolezza, gli interessi e la stessa forma mentis con cui vediamo noi e il mondo non sono, infatti, da considerare come elementi ereditari e immutabili, ma possono essere modificati col tempo e con l’impegno.
Il nostro sviluppo, il modo in cui interpretiamo le difficoltà e il modo per realizzare al meglio il nostro potenziale sono frutto di un impegno deliberato. Si tratta di modificare la nostra forma mentis da statica a dinamica, ovvero di considerare che le capacità si possono acquisire e sviluppare lungo tutta la nostra vita fino a raggiungere traguardi inaspettati.
Il libro di Carol Dweck ci mostra come la nostra mentalità statica influenzi tutto il nostro processo interpretativo, mettendoci in una posizione giudicante e ripetitiva, senza scampo, e come al contrario una mentalità dinamica ci porti in armonia verso azioni costruttive, in continuo apprendimento. L’autrice illustra queste dinamiche in tutti gli ambiti della nostra vita (il mondo lavorativo, le relazioni personali e famigliari, le relazioni genitoriali ed educative) mostrandoci passo per passo, con molti esempi e auto-esercitazioni, come agire su di noi, come riconoscere la nostra staticità e come trasformarci.
“Molti pensano che il cervello sia un mistero. Non sanno molto dell’intelligenza e di come funziona. Quando pensano a cosa può essere, credono che una persona sia nata intelligente, o mediocre, o stupida e che rimarrà così per tutta la vita. Le ultime ricerche, però, dimostrano che il cervello somiglia di più ad un muscolo: si modifica e si rafforza quando lo si usa. Gli scienziati sono riusciti a dimostrare in che modo il cervello cresce e si rafforza quando imparate.” Il cervello, infatti, forma nuove connessione e “cresce” durante tutta la vita quando le persone si esercitano e apprendono cose nuove. Scrive ancora Carol Dwick “Quando imparate delle cose nuove, queste minuscole connessioni esistenti nel cervello si moltiplicano concretamente e diventano più forti. Quanto più sfidate la vostra mente ad apprendere, tanto più crescono le cellule del vostro cervello. Quindi le cose che prima vi sembravano molto difficili o perfino impossibili, adesso sembrano diventare facili. Il risultato è un cervello più forte e intelligente“.
Cambiare il mindset da statico a dinamico si può ed il risultato è una vita più ricca, più vitale, più coraggiosa, più aperta, migliore. Bisogna, però, tenere in considerazione che ciascun individuo è un mix di mindset statici e dinamici, ed è fondamentale che ne abbia consapevolezza per cambiare direzione quando serve. La forma mentis statica, infatti, è allettante perché ci risparmia impegno e fatica, ma ci blocca sul più bello. Carol Dweck paragona questo passaggio da statico a dinamico ad un viaggio da compiere, non una volta per tutte, ma ogni giorno, quando ci sentiamo frenati o ipercritici verso noi stessi o ci colpevolizziamo per errori o fallimenti. Ecco gli step che ci indica da seguire in questo gratificante viaggio:
- si parte dall’accettare che ognuno di noi possiede entrambe le forme mentis;
- poi si impara a riconoscere i meccanismi che attivano la forma mentis statica. Fallimenti? Critiche? Scadenze? Divergenze di pareri?
- a questo punto si arriva a capire cosa ci succede quando viene attivato il nostro “io statico”. Chi è questo io? Qual è il suo nome? Cosa ci spinge a pensare, a sentire, a fare? Come influenza chi ci sta intorno?
- cosa importantissima, è possibile imparare gradualmente a mantenere una forma mentis dinamica nonostante i suddetti meccanismi di attivazione, ISTRUENDO il nostro io statico e invitandolo ad accompagnarci nel nostro viaggio verso la dinamicità.
- in teoria, impareremo sempre più cose su come possiamo aiutare anche gli altri nel loro viaggio. (cit. Dweck, Mindset, pag. 285/286)
Imparare le differenze tra mentalità statica e mentalità dinamica è importante per riconoscere il nostro io statico, istruirlo e cambiare direzione per il nostro benessere e la realizzazione del nostro potenziale.
Buona vita!
Cinzia Malaguti
Bibliografia: Carol Dweck, Mindset, Milano, 2017, Franco Angeli Editore