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Sette pilastri della Mindfulness a nudo

Sette pilastri della Mindfulness a nudo. Sono sette i pilastri che individuò Jon Kabat-Zinn, biologo e scrittore statunitense, per una gestione più efficace dello stress. Tutto parte da una parola, consapevolezza o mindfulness, lo strumento in noi da coltivare e sviluppare per cogliere la ricchezza del momento presente e riconoscere le illusioni della mente. Dunque, i sette pilastri della mindfulness sono: non-giudizio, pazienza, mente del principiante, fiducia, non cercare risultati, accettazione, lasciare andare. Vediamoli nel dettaglio.

Non-giudizio: significa sviluppare un atteggiamento di non-giudizio perché non esiste il buono e il cattivo, il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, tutto deve essere contestualizzato. L’abilità del non-giudizio può essere sviluppata, ad esempio, attraverso la consapevolezza del respiro o del proprio corpo, qui ed ora, notando l’attività automatica della mente senza giudicarla. Puoi trovare in rete diversi esercizi di Mindfulness.

Pazienza: significa lasciare che i pensieri della mente scorrano come un fiume per poi scomparire, se non li tratteniamo.

Mente del principiante: dobbiamo recuperare lo stile della mente dei bambini che rimangono ricettivi e aperti a nuove esperienze.

Fiducia: significa coltivare la fiducia in noi stessi per poter avere più fiducia negli altri, per aprirci e vedere la bontà di fondo.

Non cercare risultati: gli obiettivi sono più facilmente raggiungibili se viviamo il processo del loro raggiungimento, step by step, vada come vada.

Accettazione: non si tratta di accettare passivamente, anzi è il contrario, perché per cambiare occorre conoscere e accettare la presenza della situazione attuale.

Lasciare andare: significa non aggrapparci a pensieri ed emozioni per coltivare il non attaccamento e liberare così la mente da schemi mentali ed automatismi disfunzionali che portano all’immobilità e alla sofferenza.

Buona vita!

Cinzia Malaguti