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Delizie estensi e delta del Po

Delizie estensi e delta del Po. Ecco un bellissimo itinerario nel territorio ferrarese seguendo le tracce degli Este e le loro famose “Delizie“, per poi dirigerci verso il mare dove ammiriamo il paesaggio meraviglioso del Delta del Po e delle Valli di Comacchio.

Delta del Po rami meridionali, Scannone di Goro o Isola dell’Amore con il suo Faro
Valli di Comacchio

DELIZIE ESTENSI

Cosa sono le Delizie Estensi? Sono ville e residenze estive, di svago e di caccia, che i signori del Rinascimento ferrarese, i duchi d’Este, vollero costruire nella campagna ferrarese. Non vennero costruite solo per godere del lusso e dei piaceri di corte; queste ville facevano parte di un progetto di trasformazione rinascimentale del paesaggio attraverso la realizzazione di una rete di canali, strade, borghi, i cui nodi furono rappresentati dalle cosiddette Delizie. Nel corso del tempo divennero il chiaro simbolo del dominio estense sul territorio. Delle numerosissime ville e residenze agresti della famiglia d’Este, solo alcune sono giunte sino a noi fruibili dal pubblico, altre sono ora proprietà privata o sono state inglobate in altre strutture o sono addirittura in rovina.

Bastano, però, le 3 Delizie Estensi, oggetto del circuito “Anello dei Borgia” per rendersi conto dell’influenza della cultura rinascimentale sul paesaggio naturale operata dagli Este. Dunque, si tratta di ville immerse nel paesaggio agreste, un paesaggio rurale punteggiato da ville rinascimentali, alcune delle quali raggiungibili – a quel tempo – anche via acqua.

L’Anello dei Borgia è un percorso cicloturistico di circa 30 km che unisce le residenze più amate da Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I: Delizia di Belriguardo, Delizia del Verginese e Delizia di Benvignante; naturalmente, sono raggiungibili anche in auto.

Anello dei Borgia, percorso cicloturistico

La Delizia di Belriguardo sorge nel territorio comunale di Voghiera, a circa 17 km da Ferrara ed è stata la residenza estiva prediletta dalla corte estense. Costruita a partire dal 1435, è – inoltre – considerata la prima reggia estiva di una signoria in tutta Europa. Degli antichi splendori è rimasto poco e per immaginarli dobbiamo osservare il plastico allestito al suo interno; tuttavia, qualcosa è rimasto e ci rende bene l’idea della magnificenza che fu questo luogo. E’ una struttura possente con un ampio cortile interno, ma è la Sala della Vigna che ci rappresenta lo splendore che dev’essere stato questo luogo. La Sala della Vigna era la sala da pranzo dei ricevimenti degli Este, sono visibili alcuni affreschi sulle pareti, spesso solo frammenti, ma sufficienti per comprendere la magnificenza del luogo ai tempi del Rinascimento; una decorazione di vigne (che probabilmente erano presenti in abbondanze nei dintorni) sul bordo del soffitto dà il nome alla sala. Per giorni ed orari di visita, vai sul sito dei Castelli Emilia Romagna.

Delizia di Belriguardo, ingresso
Delizia di Belriguardo, Sala della Vigna

La Delizia del Verginese si trova a Gambulaga di Portomaggiore, a circa 20 km da Ferrara. La villa ha la forma di un castello con quattro torri ornamentali a forma quadrata ed una gradevole decorazione in mattoni rossi ed è la meglio conservata delle Delizie Estensi. All’interno, le decorazioni rinascimentali sono andate perdute; decorazioni e stucchi presenti sono di epoche successive. Molto bello ed esteso è il suo parco-giardino, ingentilito anche dalla presenza di una torre colombaia. Per giorni ed orari di visita, vai sul sito dei Castelli Emilia Romagna.

Delizia del Verginese
Delizia del Verginese, brolo e colombaia

La Delizia di Benvignante si trova nell’omonimo paese, frazione del comune di Argenta. Fu costruita a partire dal 1464 per volontà del Duca Borso d’Este che poi la donò al suo segretario di fiducia, Teofilo Calcagnini, ma fu – comunque – usata per feste e svaghi di corte. Oggi Benvignante ha una struttura a pianta rettangolare, come doveva essere in origine, a due piani con grandi e fitte finestre distribuite simmetricamente sulla facciata ed un poderoso torrione merlato centrale. Questa Delizia è ancora (2023) in restauro, ma si può apprezzare esternamente la magnificenza del complesso; inoltre, è circondata da 4 ettari di terreno adibito a parco; romantico il vialetto, al centro di una doppia fila di ciliegi, che parte dal cortile interno ed attraversa un pontile in legno su uno stagno ovale.

Delizia di Benvignante
Delizia di Benvignante, il parco

Il Castello di Mesola, in prossimità del Delta del Po, al confine con il territorio veneto, è incluso nelle Delizie in quanto era anche casino di caccia, tuttavia la sua funzione principale era difensiva, di guardia ad eventuali intrusioni della Serenissima veneziana. Il Castello di Mesola fu fatto edificare da Alfonso II nel 1578 ed è una possente struttura a tre piani, a pianta quadrata, con una torre ad ogni angolo. Del bosco che lo circondava, necessario per le battute di caccia, se n’è conservato solo una parte, il Bosco della Mesola, dove è ancora presente una specie unica: il cervo delle dune, discendente degli antichi cervi della Pianura Padana, altrove estinti. All’interno del Castello è visitabile il Museo del Cervo, mentre per vederli dal vivo dovresti accedere, con una guida autorizzata, nella zona di riserva integrale del Bosco della Mesola. Per giorni e orari di visita, vai sul sito d’informazione turistica Ferrara terra e acqua.

Per approfondimenti leggi anche l’articolo Delizie estensi del Verginese e di Belriguardo.

Castello di Mesola
Castello di Mesola

ABBAZIA DI POMPOSA

Abbazia di Pomposa si trova sulla Strada Romea che collega Ravenna a Mestre, a circa 10 km dal lido ferrarese più a nord (Lido di Volano). Il campanile della sua chiesa, alto 48 m, svetta solitario in mezzo alla campagna, ma ieri era un’isola circondata dalle acque del Po di Goro, del Po di Volano e del Mare Adriatico.

Abbazia di Pomposa è un gioiello di stile romanico risalente al IX secolo, fu abitata da monaci benedettini fino al XVII secolo, oggi è proprietà statale. Splendido l’interno della Chiesa di Santa Maria a tre navate, dal decorato pavimento in prevalenza geometrico, con una parte a mosaico, ove figure di animali e creature mitologiche sono incorniciate da nastri decorativi. Molto belli e coloratissimi gli affreschi trecenteschi di scuola bolognese alle pareti.

Abbazia di Pomposa
Abbazia di Pomposa – Chiesa Santa Maria – foto Ferrara terra e acqua

COMACCHIO E LE SUE VALLI

Comacchio, collocata nell’area del Delta del Po emiliano, al margine delle valli che portano il suo nome e attraversata da una fitta rete di canali, è un gioiello storico e paesaggistico. Una bella gita in barca alla scoperta delle valli di Comacchio vi porterà, inoltre, a conoscere un affascinante scenario naturalistico che ospita la più grande varietà di fauna ornitica d’Italia, tra fenicotteri, aironi, garzette.

Comacchio è chiamata la piccola Venezia ed i suoi Trepponti sono il suo biglietto da visita; Trepponti è un complesso architettonico risalente al Seicento costituito da cinque ampie scalinate/ponti (tre anteriori e due posteriori), culminanti in un piano in pietra che offre una scenografica prospettiva. La cittadina ha origini molto antiche e sorse sull’unione di tredici piccole isole formatesi dall’intersecarsi della foce del Po di Primaro col mare; il suo sviluppo è sempre stato legato all’acqua delle valli e del delta ed ai suoi frutti: sale e pesca, soprattutto vongole.

Le valli di Comacchio che oggi possiamo ammirare sono il risultato di una serie di fattori; abbassamento del suolo, impaludamento della zona costiera, frequenti alluvioni dei fiumi e, infine, in epoche più recenti, modifica del corso del Po che, sbarrato dai suoi stessi detriti, fu costretto a sfociare più a nord lasciando una vasta area paludosa. Le Valli di Comacchio sono una delle aree naturali più importanti d’Europa, grazie al paesaggio che non ha mai subito opere di bonifica.

Nelle valli di Comacchio è molto praticata la pesca, soprattutto delle vongole, ma in passato erano anche ricca fonte di un prezioso prodotto: il sale. Tipici della zona sono i casoni di pesca, capanne fatte di pali, paglia e canne palustri, adibite a stazioni di pesca, ma in passato erano utilizzate anche come stazioni d’appostamento contro la pesca illecita.

Il modo migliore per visitare le Valli di Comacchio è in barca. Con partenza dal porto canale di Porto Garibaldi avrete modo di avvistare le numerose specie faunistiche che abitano questa zona come volpoche, germani reali, garzette, aironi, cormorani, beccacce di mare e fenicotteri rosa. Con partenza dalla stazione Foce a Comacchio, invece, potrete fare una bella escursione in barca con visita agli antichi casoni di pesca. Un altro modo per visitare le Valli di Comacchio è in bicicletta, ma di questo ti racconterò in uno dei miei prossimi articoli.

Comacchio, Trepponti
Valli di Comacchio

DELTA DEL PO

Il Delta del Po è quell’insieme di diramazioni fluviali attraverso le quali il fiume più grande d’Italia sfocia nel Mare Adriatico. Il Delta del Po è compreso tra le province di Ferrara, Emilia Romagna e Rovigo, Veneto, ma è l’area ferrarese quella che copre tutto il delta storico, mentre la parte veneta è geologicamente “nuova” in quanto è dovuta al progressivo deposito di sedimenti che, sul lungo periodo, ha determinato l’avanzamento progressivo della linea di costa.

Il Delta storico del Po è stato inserito tra i siti italiani Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO quale estensione del riconoscimento conferito alla città di Ferrara.

Il luogo più interessante del Delta storico del Po è costituito dalla Sacca di Goro, una delle maggiori lagune salmastre dell’Alto Adriatico dove tra vie d’acqua immerse in alti canneti e lingue di sabbia, trovano ospitalità e rifugio molti uccelli tra i quali i fenicotteri rosa, gli aironi rossi (difficili da trovare in altre zone in Italia), i cormorani.

Tra le numerose proposte di navigazione nel Delta storico del Po, vi consiglio di optare per quelle su imbarcazioni di piccole dimensioni in modo da poter attraversare le affascinanti vie d’acqua lambite dai canneti e poter ammirare più da vicino gli uccelli, meglio se muniti di cannocchiale. Il birdwatching sul Delta del Po sarà anche per voi un’esperienza indimenticabile. La sosta alla Lanterna Vecchia, che anticamente illuminava la via ai marinai, oppure al Faro dell’Isola dell’Amore saranno l’occasione per avere una veduta panoramica d’insieme della bella laguna del Delta di Po di Goro.

Delta del Po rami meridionali
Delta del Po rami meridionali, Sacca di Scardovari e Po della Donzella

Buona vita!

Cinzia Malaguti