Cabaret Voltaire a Zurigo e il Dadaismo
Il Cabaret Voltaire si trova a Zurigo, in Svizzera, qui nacque il Dadaismo. Il Cabaret Voltaire venne aperto nel 1916 quale luogo di incontro e di sperimentazione di artisti in fuga e refrattari alla guerra mondiale in corso. Essi diedero vita al movimento dadaista, anarchico e ribelle, contro tutto e tutti i valori della borghesia. Dopo un secolo questo locale esiste ancora, sede di esposizioni temporanee e di un bar; anche l’antica atmosfera non è scomparsa.
Il dadaismo nacque come rifiuto alla guerra che insanguinava l’Europa. Dada fu un grido di rivolta, espresso da alcuni giovani artisti e poeti, contro le società che permisero la carneficina della prima guerra mondiale. Dada, una parola infantile, elementare, come elementare doveva essere l’arte che doveva guarire la follia dell’epoca. Dada fu uno spirito di ribellione promosso da artisti come Hugo Ball, Jean Arp, Marcel Janco, Tristan Tzara, tutti frequentatori del Cabaret Voltaire di Zurigo.
Il dadaismo nacque in Svizzera perché questa nazione fu neutrale durante la prima guerra mondiale, pertanto rifugio ed esilio di molti artisti ed intellettuali, tra i quali anche Lenin. Zurigo ospitò questo movimento che trovò in Spiegelgasse, al Cabaret Voltaire il luogo d’incontro e di fermento anarchico. Le follie del Cabaret Voltaire non durarono a lungo, esso venne chiuso nel 1923, a seguito di lamentele per schiamazzi notturni.
Finita la guerra, nel 1918, il movimento dadaista uscì dai confini svizzeri e trovò altre adesioni in artisti come Duchamp, Man Ray, Ernst e molti altri. L’idea che li accomunava era la volontaria scomposizione di tutti i valori della borghesia, espressa attraverso esposizioni artistiche, letterarie ed eventi teatrali, ma anche attraverso la stampa. La capillare organizzazione di eventi aperti al pubblico fu straordinaria e tutti furono caratterizzati da scandalo e provocazioni. Una ribellione aperta verso tutti i valori della borghesia che non poche volte provocò l’indignazione del pubblico. Le opere d’arte del periodo dadaista sono collage, scomposizioni, espressioni di quel contro tutto e tutti dello spirito dadaista; esempio su tutti, l’opera di Max Ernst, The Chinese Nightingale.
Come disse uno dei fondatori dello spirito Dada, Tristan Tzara, Dada fu l’anello di una catena di un percorso di trasformazione delle idee. Il dadaismo fu il seme del surrealismo.
Cinzia Malaguti
Leggi anche
Zurigo, cosa vedere su Esperienziando Vitae
Videografia: video documentario The dada spirit su Rai Play