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Vivere a pieno, di Filippo Ongaro

Vivere a pieno è un manuale di crescita personale scritto dal Dottor Filippo Ongaro, ottimo divulgatore sui temi della nutrizione, della qualità della vita e della prestazione fisica e mentale. Il testo è una guida pratica ad un percorso di rinascita psico-fisica volto al raggiungimento della migliore versione di sé stessi, per vivere a pieno la propria vita. Manuale serio, affidabile e prezioso.

Filippo Ongaro ci racconto che, per avviare questo percorso di rinascita psico-fisica, occorre rimettere al centro della vita della persona tre fattori:

  • la salute psico-fisica: sana alimentazione, allenamento fisico, gestione dello stress;
  • i legami affettivi: relazioni sociali intense, genuine e positive;
  • la realizzazione e libertà: scoprire lo scopo della propria vita, la propria missione e coltivarla.

Vivere a pieno, edito da Roi Edizioni di Macerata, tocca i tanti aspetti che mettono in conflitto il nostro naturale desiderio di felicità con la realtà che viviamo; il risultato è una condizione cronica di ipervigilanza ed iposoddisfazione, che mina la nostra salute psichica e fisica, ma si possono adottare strategie e tecniche per cambiare verso e vivere la vita a pieno fino alla fine dei nostri giorni, almeno a provarci.

fonte foto: sito www.filippo-ongaro.it
fonte foto: sito www.filippo-ongaro.it

Visto che non vi posso raccontare tutto il libro, che v’invito a leggere, mi soffermo su alcuni argomenti, giusto così per darvi un assaggio delle tematiche affrontate: il concetto di felicità, come creare la vera soddisfazione, i dieci effetti positivi del tenere un diario,

La felicità non è uno stato, cioè non è che ce l’hai o non ce l’hai, bensì è una modalità di relazione con la vita, un modo di porsi nei confronti della vita  e, come tale, non dipende da fattori esterni, ma da come tu affronti gli eventi della vita. La felicità così intesa è una pratica deliberata; è, ad esempio, guardare a ciò che si ha, piuttosto che a ciò che ci manca, per esercitare la gratitudine e, con essa, ridurre stress, tensioni, rabbia che inquinano la nostra vita, per raggiungere calma e serenità; la calma e la serenità portano lucidità e consapevolezza, necessari per avere chiari i propri obiettivi e raggiungerli. Praticare la gratitudine non è il solo modo per riprogrammare la nostra mente e la nostra vita alla pratica della felicità; serve allenare l’attenzione ai piccoli dettagli che ci possono rendere felici; serve coltivare amicizie positive; serve fare esercizio fisico perché capace di regolare il tono dell’umore; serve praticare il liberatorio perdono; serve praticare la gentilezza. Ripetere, ripetere, ripetere, è questa la pratica, un allenamento alla felicità.

Per raggiungere la vera soddisfazione occorre poi capire come si formano azioni e pensieri. Ogni azione ed ogni pensiero, anche in forma di auto-dialogo, è il risultato di un rapporto più o meno efficace tra istinti impulsivi e ragionamenti consapevoli, legati alla presenza nel nostro cervello sia di componenti istintive che di componenti razionali. Filippo Ongaro fa un bel esempio, paragonando il rapporto tra parte istintiva e parte ragionata a quello tra cane e padrone; allora, così come tra cane e padrone funziona meglio un rapporto creato sulla base di un linguaggio comune, frutto di ascolto ed allineamento tra necessità dell’uno e dell’altro, così anche il nostro cervello funziona meglio quando scendiamo a patti con le varie componenti dei nostri comportamenti, gestendole tutte al meglio. Capire le varie componenti del cervello che danno luogo a pensieri ed azioni, quindi ai comportamenti, ci aiuta ad essere non solo più soddisfatti, cioè meno nervosi o permalosi o tesi o diffidenti, ma anche più utili a noi stessi e agli altri; allora, puoi capire che, a volte, le cose che ti infastidiscono non sono altro che l’espressione di un cane insoddisfatto e rabbioso perché il padrone lo tratta male; allora, ciò che tu interpreti come un attacco a te, è invece l’espressione di una guerra interna che la persona non riesce a risolvere. La comprensione di questi meccanismi fa un’enorme differenza nel rapporto con gli altri e contribuisce a farci raggiungere un più alto grado di soddisfazione.

Potremmo chiamarli i 10 effetti positivi del tenere un diario da adulti, quale strumento di crescita e miglioramento personale, provare per credere! Sul diario sono state fatte molte ricerche, dalle quali è emerso che i suoi effetti sul cervello sono davvero profondi e non c’è da stupirsi, considerando l’antichissimo legame evolutivo tra uso delle mani e sviluppo del cervello. Ma veniamo ai 10 effetti positivi:

  1. stimola il quoziente d’intelligenza;
  2. stimola la concentrazione;
  3. segnala importanza al cervello, quindi aiuta a raggiungere gli obiettivi;
  4. sviluppa empatia per sé e per gli altri;
  5. migliora memoria e comprensione;
  6. rafforza l’autodisciplina;
  7. migliora la comunicazione,;
  8. ottimizza il rilascio di endorfine e dopamina, quindi ha azione terapeutica in situazioni di ansia e depressione;
  9. aumenta la creatività;
  10. aumenta l’autostima, perché riduce ansia e stress, quindi migliora il sonno e il tono dell’umore.

filippo ongaro

Vivere a pieno è un concentrato di tecniche e strategie d’intervento per raggiungere salute, prestazione e felicità, superando le emozioni limitanti e trasformando il rapporto con sé stessi e con gli altri. L’obiettivo dichiarato di Filippo Ongaro con questo manuale è quello di dare il proprio contributo di studi e conoscenze per aiutare le persone a vivere la vita a pieno, sulle proprie gambe e con soddisfazione fino alla fine. Sì, perché non è una questione di geni o di talento, ma di decisioni, di esercizio, di pratica, di allenamento, per raggiungere la migliore versione di sé stessi. Consigliatissimo!

Io personalmente ho già messo in pratica molte delle strategie spiegate nel manuale perché da tempo seguo l’attività divulgativa del Dott. Filippo Ongaro, già autore di diversi interessanti testi legati alla salute, alla nutrizione, all’epigenitica, all’allenamento fisico; anche questo nuovo libro, focalizzato sulla crescita personale, non mi ha delusa perché l’ho trovato intenso, vissuto e pregnante.

Buona lettura e, soprattutto, buona Vita!

Cinzia Malaguti

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