Peperone, pro e contro
Il peperone che utilizziamo sulle nostre tavole è frutto di esperimenti biologici e relativi incroci del peperoncino, introdotto in Europa dagli spagnoli, dopo la scoperta dell’America, nel Cinquecento. Il peperone ha molte proprietà nutrizionali, ma anche alcune importanti controindicazioni che è bene conoscere per evitare sorprese.
Partiamo dai benefici
Il peperone contiene molta vitamina C, quattro volte di più rispetto agli agrumi, ma occorre ricordare che la C è una vitamina che degrada facilmente con la cottura, pertanto chi vuole sfruttare a pieno questa proprietà del peperone deve consumarlo crudo, eliminando la pelle, la parte bianca interna ed i semi per digerirlo meglio. La vitamina C aumenta la resistenza alle infezioni, irrobustisce i muscoli, aumenta l’assorbimento del ferro dagli alimenti, ha un effetto antiossidante contrastando i radicali liberi, aiuta a combattere virus e batteri di lieve entità, promuove la disintossicazione delle cellule dalle tossine e migliora la risposta allo stress. Il peperone contiene altre vitamine e sali minerali che si combinano insieme e ci offrono un prodotto della natura che aiuta il nostro benessere, ma la vitamina C ne è la regina indiscussa.
Consideriamo le controindicazioni
Le controindicazioni riguardano:
- il consumo eccessivo,
- il consumo dei bambini sotto i 10 anni,
- le difficoltà digestive.
Il Peperone è da consumare con moderazione perché contiene capsaicina, un alcaloide che, a piccole dosi, ha proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche, antitumorali e pro-digestive, ma se si esagera diventa tossico.
Discorso analogo vale per un altro componente, la solanina, che stimola il fegato in moderate quantità e consumando il prodotto maturo, ma diventa tossico in alte dosi; evitare il peperone verde perché, essendo acerbo, ha un contenuto di solanina maggiore.
Il consumo del peperone è controindicato nei bambini di età inferiore ai 10 anni perché il fegato, a quell’età, non è ancora in grado di metabolizzare le sostanze in esso contenute in maniera corretta e la capsaicina, pur in bassa quantità, potrebbe irritare le mucose.
Il peperone è lievemente lassativo, quindi è utile a prevenire episodi di stitichezza, ma a patto che vengano eliminati i semi perché contrastano il transito intestinale.
Il peperone è controindicato nei casi di problemi alle mucose gastro-intestinali, quindi gastrite, ulcere ed emorroidi, perché la capsaicina in esso contenuta ha un effetto irritante sulle mucose non integre.
Per prevenire eventuali e possibili problemi digestivi del peperone, è utile eliminare la pelle (causa di gonfiore addominale), la parte bianca interna (ricca di flavina, sostanza difficile da digerire) ed i semi che contrastano il transito intestinale.
Con queste semplici precauzioni, il peperone … ci piacerà ancora di più.
Buon appetito!
Cinzia Malaguti
Bibliografia: R. Marzocchi, Il colore del benessere, su Elisir di salute, nr. 9/10-2017, Docmed srl, Bologna
Consumare con moderazione non significa nulla… Cosa vuol dire? Due volte alla settimana? Tre al mese?
E il consumo eccessivo da evitare a quanto ammonterebbe? Tre etti al giorno? Due chili al mese?
La tolleranza è molto personale, ciò che è eccessivo per me può essere normale per te, quindi difficile definire dei numeri in serietà. Ascoltarsi è la cosa migliore per capire cosa è bene e cosa no.