Villa Badoer a Fratta Polesine
Villa Badoer a Fratta Polesine è l’unico sito Patrimonio Unesco della Provincia di Rovigo. E’ una villa progettata da Andrea Palladio nel XVI secolo, in un luogo scelto dalle famiglie nobili della Serenissima veneziana per la villeggiatura estiva. Villa Badoer è la più preziosa, meglio conservata e l’unica visitabile all’interno, ogni weekend, delle nobili ville veneziane incastonate come gioielli lungo il corso del Canale Scortico e del Canale Valdentro. Questo paese sorprende per la densità di ville storiche della nobiltà veneziana in un luogo circondato solo da corsi d’acqua, terrapieni e campi, ma – probabilmente – proprio per questo lo scelsero: vita campestre e bucolica armonia.
Villa Badoer fu progettata da Andrea Palladio su commissione del nobile della Serenissima Francesco Badoer nel 1554, dopo il suo matrimonio con Lucetta Loredan. La facciata è quella tipica palladiana con un portico a sei colonne preceduto da una scalinata monumentale a tre rampe e attorniato da due emicicli, ove attualmente trovano collocazione il Museo Archeologico ed i relativi uffici. L’ingresso per la visita alla villa è separato dall’ingresso al Museo. L’interno è a tre piani: il pian terreno era per la servitù, il primo piano è il piano nobile, mentre l’ultimo era un deposito. La parte più interessante da visitare è il piano nobile perché completamente affrescato. Gli affreschi del piano nobile di Villa Badoer non sono tutti in buono stato di conservazione, tuttavia si possono notare i temi legati a scene pastorali e ad allegorie mitologiche. Gli affreschi di Villa Badoer furono realizzati dal Giallo Fiorentino.
Nelle barchesse (edifici di servizio) della villa è allestito il Museo Archeologico Nazionale in cui è ricostruita la vita dei villaggi che popolavano le sponde del fiume Po nella tarda Età del Bronzo (tra XII e X secolo a.C.). In particolare, gli scavi archeologici nel villaggio di Frattesina, a 600 m dal paese, hanno portato alla luce due necropoli annesse in cui i defunti venivano sepolti con il rito della cremazione. Sono esposte urne cinerarie, ma anche pezzi di pregio quali pettini in avorio, perline di vetro blu e ambra, oltre ad ornamenti in bronzo, ritrovati in una delle tomba di Frattesina.
A Fratta Polesine si trova la Casa-Museo Giacomo Matteotti che nacque proprio qui nel 1885. Giacomo Matteotti fu parlamentare socialista, antifascista e pacifista che fu ucciso dai sicari di Mussolini per aver denunciato in Parlamento i brogli commessi dalle camicie nere durante le elezioni del 1924.
Dunque, villa Badoer non è l’unica villa storica a Fratta Polesine, ma la più preziosa e meglio conservata. Passeggiando per le vie del paese ne incontrerai altre, anche se le potrai ammirare solo dall’esterno. Villa Grimani Molin-Avezzù si trova proprio di fianco a villa Badoer e saprà cogliere il tuo sguardo incuriosito perché richiama chiaramente Villa Foscari detta “la Malcontenta” del Palladio in provincia di Venezia, pur essendo soltanto opera cinquecentesca di un suo allievo.
Una bella passeggiata ad anello lungo la via che costeggia il Canale Valdentro fino alla Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e ritorno su piazza Matteotti, di fronte a Villa Badoer, permette di ammirare altre ville storiche della nobiltà veneziana: Palazzo Villa Cornoldi (secolo XVIII), Palazzo Dolfin Boniotti (XVI secolo) che ospita il Museo Etnografico sulla Civiltà del Lavoro in Polesine, Villa Oroboni (secolo XVII), Palazzo Monti (secolo XVII-XVIII), Villa Dolfin (secolo XVIII).
L’Alto Polesine è un territorio dove ancora la terra è padrona e l’intreccio dei tanti corsi d’acqua, argini e terrapieni ne fanno un territorio dai toni agresti di tipica bellezza. A Fratta Polesine è ancora presente il ricordo dei vecchi padroni di queste terre, i nobili veneziani, che qui costruirono le loro ville di villeggiatura estiva.
Buona vita!
Cinzia Malaguti