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Giardini bellissimi nel Lazio a Tivoli e Bagnaia

Giardini bellissimi nel Lazio

Tivoli e Bagnaia si trovano nel Lazio e distano tra di loro circa 108 km. A Bagnaia, nei pressi di Viterbo, si trova Villa Lante con il suo bellissimo giardino rinascimentale, ordinato e simmetrico. A Tivoli, poco distante da Roma, si trovano due siti Patrimonio dell’Umanità Unesco, Villa d’Este con i suoi spettacolari giardini formali o all’italiana e Villa Adriana con le tracce del suo passato di villa imperiale romana, ma c’è anche il parco romantico di Villa Gregoriana. Il centro storico di Tivoli, poi, vi lascerà piacevolmente sorpresi.

Giardini bellissimi in Italia : Villa Lante
Giardini bellissimi in Italia : Villa d’Este
Giardini bellissimi in Italia : Villa Adriana
Giardini bellissimi in Italia : Parco di Villa Gregoriana



Giardini bellissimi nel Lazio

VILLA LANTE (BAGNAIA)

Si trova a Nord di Roma, vicino a Viterbo, il complesso di Villa Lante ed è costituito da due palazzine gemelle, dal giardino rinascimentale e dal parco alberato; ogni cosa qui non è per caso, non è solo per bellezza, è qui pregnante un forte simbolismo che parlava agli ospiti di ieri e parla ai turisti di oggi.

Villa Lante, palazzine e corpo centrale giardino
Villa Lante, il parco alberato

Durante il Rinascimento, una bella villa in campagna non era solo un rifugio, ma anche un potente simbolo di prestigio. Ma questo è solo l’inizio. Al pari di quello di Villa d’Este di cui vi parlerò più avanti, il giardino di Villa Lante fu creato da un cardinale ambizioso, il Cardinale Gambara, che ricevette la villa da Papa Pio V nel 1560. Il cardinale Gambara incaricò Jacopo Vignola, uno dei più grandi architetti del XVI secolo, di ridisegnare la sua residenza estiva. Alla morte del Gambara, la Villa passò al cardinale Montalto che fece costruire la seconda palazzina (1587-1590). La Villa prende il nome dagli ultimi proprietari che vi risiedettero fino al 1953. Oggi Villa Lante è di proprietà dello Stato.

Villa Lante, ingresso
Villa Lante, giardino corpo centrale

Il giardino di Villa Lante è caratterizzato dall’utilizzo massiccio di pietre scolpite, da un uso giocoso ed inventivo dell’acqua e da allegorie classiche. Appena si entra si è accolti dalla spettacolare Fontana di Pegaso che dà il tono all’intero giardino e da cui iniziano le simbologie: Pegaso, il cavallo alato, si posa sul terreno ed il suo zoccolo colpisce la roccia da cui scaturisce la sorgente.  Risalendo lungo il pendio si attraversa un bel parco alberato dove si può riposare o giocare, ma dove la mano della natura è dominante, a differenza di quello che vedremo nel giardino.

Villa Lante, Fontana di Pegaso e parco
Villa Lante, Fontana di Pegaso

Il giardino è organizzato intorno ad un asse centrale sottolineato dalle fontane e dai ruscelletti disposti in modo perfettamente simmetrico ed ha un’unica via che scende seguendo l’acqua. Al centro di una rampa di gradini c’è la Catena d’Acqua, una cascata che scorre attraverso una serie di vorticosi arabeschi in pietra, prima di sgorgare da un’enorme testa scolpita di un gambero, l’emblema del Cardinal Gambara. L’acqua poi si riversa nell’ampio bacino della Fontana dei Giganti; questa bellissima fontana è formata da due enormi figure di pietra distese che rappresentano i due grandi fiumi, il Tevere e l’Arno, che – a loro volta – simboleggiano l’amicizia tra il Papato di Roma e la famiglia Medici di Firenze; questa è un’allusione simbolica che qualsiasi visitatore rinascimentale avrebbe immediatamente colto.

Villa Lante, catena d’acqua
Villa Lante, Fontana dei Giganti

L’acqua prosegue attraversando il centro di un’enorme tavola di pietra, lunga oltre 15 metri, progettata appositamente per ricevimenti all’aperto; il canale d’acqua fresca che attraversa la tavola poteva essere usato per tenere al fresco il vino e il cibo, posto su vassoi galleggianti; ai piedi della tavolata scorre un altro canale che rinfrescava l’aria e, volendo, i commensali vi potevano immergere i loro piedi.

Villa Lante, Fontana dei Giganti e tavola di pietra
Villa Lante, giardino formale e Fontana dei Mori

Il giardino termina nel formalismo più completo, un parterre di perfetta geometria, espressione dell’uomo che domina la natura, in contrapposizione all’adiacente parco. Il parterre formale è costituito da 16 quadrati di siepi di bosso ben curati e disposti intorno alla Fontana dei Mori che si trova al centro di una grande vasca quadrata; esso è la conclusione equilibrata ed armonica del giardino, con la città che spunta dal muro di cinta, pronta a ricevere l’acqua, ora che il giardino ha finito di utilizzarla. L’ultimo simbolismo di Villa Lante.

Villa Lante, Fontana dei Mori
Villa Lante, parterre formale

Gli interni delle palazzine di Villa Lante sono visitabili solo accompagnati, pertanto informatevi in biglietteria sugli orari; non troverete mobilio, ma gli affreschi sono di gran pregio, soprattutto nel Salone di Conversazione della Palazzina Montalto dove si trovano figure a stucco a forte rilievo sul soffitto.

Villa Lante, Salone dei ricevimenti
Villa Lante, interni



Giardini bellissimi nel Lazio

VILLA D’ESTE (TIVOLI)

I giardini di Villa d’Este si trovano a Tivoli (est di Roma) e sono un capolavoro rinascimentale, creato per impressionare il visitatore. L’acqua è il tema principale di Villa d’Este, il suono dell’acqua è la prima cosa che si nota entrando ed è continuo, poderoso, avvolgente.

Villa d’Este, arcobaleno alla Fontana di Nettuno
Villa d’Este

Villa d’Este fu costruita nel XVI secolo come residenza estiva del Cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia; la villa fu realizzata su un preesistente convento di cui è testimone il chiostro all’ingresso, a sua volta sorto sulle rovine di una villa romana, di cui è visibile un tratto di pavimentazione a mosaico; il meraviglioso giardino fu voluto da Ippolito d’Este quale emblema del suo potere ed è, con i suoi 3,5 ettari, l’esempio più perfetto di giardino tardo-rinascimentale. Ippolito d’Este, uno degli uomini più facoltosi ed ambiziosi della sua epoca, incaricò – tra il 1550 ed il 1565 – Pirro Ligorio, architetto papale, di progettare e sovrintendere alla costruzione del suo giardino secondo i canoni rinascimentali che traevano ispirazione dalla Roma di oltre mille anni prima, la Roma dell’epoca classica; Ligorio assoldò i migliori artisti ed artigiani dell’epoca, ma accelerò i tempi saccheggiando e trafugando molte delle statue da vicini siti romani, in modo particolare dalla vicina Villa Adriana. Il giardino di Villa d’Este era ed è una combinazione di allegorismo, erudizione, storia ed architettura; esso doveva impressionare il visitatore.

Villa d’Este, la palazzina e il giardino
Villa d’Este, una sala affrescata
Villa d’Este, una stanza affrescata

Dopo aver visitato le stanze dell’interno, prive di mobilio, ma molto ben affrescate e decorate, si giunge su un terrazzo panoramico dal quale scendono due rampe di scale che conducono al giardino. Non mancherete di soffermarvi ad ammirare il panorama che si gode da questo balcone perché da qui non si vede solo il giardino, ma anche il paesaggio che si estende a perdita d’occhio, a ricordarci che l’uomo che volle Villa d’Este ed il suo giardino aveva il controllo su tutto. Villa d’Este, dunque, fu emblema di potere, ma vale la pena ricordare che l’uomo che lo creò, Ippolito d’Este, non ottenne mai il potere a cui ambiva, non divenne mai Papa.

Villa d’Este, panoramica dal terrazzo della villa
Villa d’Este, panoramica dal terrazzo della villa

Il giardino di Villa d’Este è una straordinaria opera d’ingegneria idraulica; l’acqua non scorre grazie a delle pompe, le fontane sono tutte alimentate per caduta, come in origine; centinaia di elementi d’acqua sono tutti alimentati dal fiume Aniene e controllati da 300 saracinesche.

La Fontana di Tivoli, detta anche dell’Ovato, è forse la più importante del giardino, anche se non la più scenografica; qui è dove l’acqua fluisce, viene immediatamente imbrigliata per creare getti, zampilli, fontane e giochi; in origine i visitatori potevano camminare dietro la cascata di questa fontana perché c’è una grotta, oggi chiusa al pubblico in quanto scivolosa.

Villa d’Este, Fontana di Tivoli o dell’Ovato
Villa d’Este, una statua

Il Viale delle 100 fontane è davvero straordinario, si tratta di cento fontanelle disposte su tre canali sovrapposti che fiancheggiano una terrazza lunga 130 metri; questo non è solo un capolavoro di giardinaggio perché intende anche rappresentare il canale che scorre da Tivoli a Roma, una chiara metafora della forte aspirazione del Cardinale a Soglio Pontificio.

Villa d’Este, viale delle 100 fontane
Villa d’Este, viale delle 100 fontane, particolare

La Fontana del Nettuno è la più spettacolare, ma è l’unica realizzata nel XX secolo trasformando la Cascata di Gian Lorenzo Bernini, irreparabilmente compromessa da quasi due secoli di abbandono; venne risistemato il dislivello tra la Fontana dell’Organo e le Peschiere creando la fontana scenografica che, ancora oggi, è possibile ammirare; al centro, tra gli altissimi zampilli, attraverso il velo d’acqua, si intravede il busto del dio Nettuno, che dà il nome alla fontana.

Villa d’Este, Fontana di Nettuno
Villa d’Este, Fontana di Nettuno, veduta sulle peschiere

Sopra la Fontana del Nettuno c’è la sorprendente Fontana dell’Organo; i lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1568 e terminarono nel 1611, quando ormai avanzava il gusto barocco di cui è testimone; la Fontana dell’Organo è quindi molto lontana dal gusto rinascimentale del resto della Villa e si nota bene; il nome deriva dalla presenza di un organo idraulico che emetteva melodiose armonie grazie ad un complesso meccanismo.

Villa d’Este, Fontana di Nettuno e Fontana dell’Organo
Villa d’Este, Fontana dell’Organo

Un’altra fontana imponente e suggestiva è la Fontana dei Draghi posta al centro di una doppia rampa di scale; essa deve il suo nome alla presenza di un gruppo di quattro draghi con le fauci aperte dalle quali fuoriescono zampilli; la fontana ha l’intento di ricordare l’uccisione del drago dalle cento teste, così da esaltare l’undicesima fatica di Ercole, divinità a cui Ippolito e la sua famiglia erano particolarmente legati.

Villa d’Este, Fontana dei Draghi
Villa d’Este

Altre fontane, zampilli, balconate, statue incontrerete passeggiando in questo meraviglioso giardino di Villa d’Este, riconosciuto e protetto da l’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità.

Villa d’Este, Fontana della Dea Natura
Villa d’Este, la Rometta



Giardini bellissimi nel Lazio

VILLA ADRIANA (TIVOLI)

Villa Adriana si trova a 5 km da Tivoli e fu la più grande delle ville imperiali romane con giardini e giochi d’acqua che ispirarono i giardini rinascimentali; oggi è un sito archeologico ed occorre un bel po’ di fantasia per immaginare lo splendore di un tempo, ma la sua essenza sopravvive e la trasforma in un giardino improbabile ma davvero magico.

Villa Adriana, Serapeo
Villa Adriana

Villa Adriana fu costruita all’inizio del II secolo d.C. per volere dell’imperatore Adriano, l’uomo più ricco e potente del mondo, a capo dell’Impero più grande che il mondo avesse mai visto. Più che una villa era una reggia, la reggia estiva di Adriano, alla cui progettazione pare abbia contribuito attivamente, introducendo elementi tratti dai suoi viaggi in tutto l’Impero, soprattutto dall’Egitto. Adriano governò come imperatore per 21 anni, il suo potere e la sua ricchezza non avevano uguali, era una persona colta ed incoraggiò tutte le arti, costruì biblioteche, acquedotti, terme e teatri che non fece mancare, ovviamente, nella sua reggia.

Villa Adriana

Quando Adriano fece costruire la sua reggia, sfruttò tutto il senso pratico e la perizia che resero l’impero romano tanto efficiente. Fu escogitato un complesso sistema idraulico per creare un Serapeo, cioè un tempio dedicato al dio greco-egizio dell’oltretomba Serapide e doveva presentare scenografici giochi d’acqua, simili a quelli di Villa d’Este a cui servì d’ispirazione; arrivati davanti alle vasche del Serapeo ed ai suoi resti, non vi sarà difficile associarlo alle scenografiche fontane e alle peschiere di Villa d’Este. In origine, l’acqua doveva zampillare dai lati e vorticare intorno ai piedi dei commensali e poi un’altra cortina d’acqua forse scendeva davanti alle colonne; questo uso incredibilmente sofisticato dell’ingegneria idraulica inaugurò un modello a cui gli arabi si rifecero 500 anni più tardi e che i giardini rinascimentali adottarono 1500 anni dopo. Villa Adriana è sito protetto e riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Villa Adriana, Serapeo

Un altro elemento che i romani mutuarono dai greci fu il giardino con peristilio che presentava sempre un edificio disposto intorno ad un cortile interno, di solito con una vasca al centro e un portico coperto con un colonnato tutt’intorno; il Pecile di Villa Adriana era un giardino del genere e di cui oggi possiamo osservare le alte mura della parte settentrionale e la grande vasca rettangolare; in questo quadriportico, riparato dal sole e dalla pioggia, si veniva per dialogare, dissertare, camminare.

Villa Adriana, Pecile

Con la sua integrazione di spazi interni ed esterni nell’architettura e l’uso dell’acqua e della mitologia e simbologia classica negli edifici e nelle statue, Villa Adriana fornì un modello per i giardini rinascimentali che attinsero ampiamente dall’Antica Roma come fonte d’ispirazione; dopo la caduta dell’Impero Romano, quando l’Europa sprofondava nel Medioevo, Villa Adriana cadde in rovina e, nel corso dei secoli, venne depredata delle sue statue e dei suoi marmi, alcuni sono a Villa d’Este.

Villa Adriana

Villa Adriana è ormai un rudere, ma l’atmosfera che si respira passeggiando in questo sito immenso, se facciamo uno sforzo d’immaginazione per ricostruire mentalmente i frammenti di ciò che abbiamo davanti, è davvero magica.

Villa Adriana
Villa Adriana



Giardini bellissimi nel Lazio

VILLA GREGORIANA (TIVOLI)

Villa Gregoriana, ovvero il Parco di Villa Gregoriana, è di proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano) che si è occupato del recupero dopo anni di abbandono. Il Parco di Villa Gregoriana è un’area naturale che si trova nella valle scoscesa tra la sponda destra del fiume Aniene e l’antica acropoli romana.

Parco di Villa Gregoriana
Parco di Villa Gregoriana
Parco di Villa Gregoriana, vista sul Tempio di Vesta

Dell’antica acropoli romana è testimone il tempio di Vesta, un tempio colonnato circolare risalente al I secolo a.C. che domina dall’alto il Parco di Villa Gregoriana. La vallata in cui si trova il Parco era chiamata Valle dell’Inferno per quanto è scoscesa e profonda, ma è decisamente affascinante. Il fiume Aniene qui forma cascate di varie altezze e forme, disegnando un ambiente romantico e selvaggio.

Parco di Villa Gregoriana, la grande cascata
Parco di Villa Gregoriana, cascate della grotta delle Sirene
Parco di Villa Gregoriana, tunnel

Passeggiare all’interno del Parco di Villa Gregoriana è un’esperienza di grande interesse naturalistico; da segnalare sono: la grande cascata, le cascate della grotta delle Sirene, la grotta naturale di Nettuno ed i resti della villa romana di Manlio Vopisco. Devo dire che il FAI ha fatto qui un ottimo lavoro! Armatevi di scarpe ed abbigliamento comodi per affrontare i 4 chilometri di sentiero (ben tenuto) tra discese e salite.

Tivoli con il tempio di Vesta visti dal Parco di Villa Gregoriana
Tivoli, Rocca Pia durante rievocazione storica
Tivoli, centro storico

A Tivoli andate a visitare il centro storico perché è davvero grazioso con i suoi vicoletti, la sua Rocca Pia, simbolo storico della città, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, di fianco all’ingresso per Villa d’Este, la Piazza Garibaldi con l’opera d’arte moderna di Arnaldo Pomodoro, la Casa Gotica con la sua scenografica scala, il Duomo o Cattedrale di San Lorenzo, luogo di culto più rappresentativo della città.

Buona vacanza e buone visite!

 Cinzia Malaguti