Sapori e tradizioni piemontesi in cucina
Sono ben 341 i prodotti della gastronomia piemontese riconosciuti come tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari in collaborazione con la Regione Piemonte. Qui vi voglio raccontare quanto la cucina moderna piemontese sia stata arricchita dai nuovi sapori portati dall’immigrazione del secolo scorso, accolti dai piemontesi ed integrati alla gastronomia tradizionale.
Torino, per la sua posizione geografica ai piedi delle montagne, ha sempre prediletto la cucina a base di carne, per interi secoli, l’unica eccezione sulle tavole dei piemontesi erano le acciughe, salate o sottolio. Con l’arrivo degli immigrati dal sud Italia e dalle zone costiere che portarono con sé una grande varietà di pesce, anche i piemontesi cominciarono ad apprezzare la cucina a base di pesce; nei mercati oggi si trova tanto pesce, generalmente pescato nel mar Ligure, ma non solo.
Tra i prodotti della tradizione piemontese, un posto di riguardo lo occupano i formaggi, ma sui banchi del mercato non si trovano solo Bra, Maccagno, Castelmagno, Raschera, Plaisentif, Grana Padano, Tomini, ma pare che ogni comunità immigrata abbia portato il suo preferito, tanto grande è la scelta offerta. Il formaggio piemontese della tradizione ha 50 varietà, a seconda dell’area dove il latte è prodotto.
Gli agnolotti o ravioli sono una pasta ripiena molto diffusa in tutto il Piemonte, nelle varie varianti; molto apprezzato è il ripieno fatto con ricotta e l’erba borragine.
In Piemonte non è difficile trovare oggi delle coltivazioni di menta, fatto impensabile qualche decennio fa; la menta oggi viene apprezzata per aromatizzare il tè e non solo, grazie a venditori di origine marocchina che l’hanno introdotta.
Tanti sapori nuovi arricchiscono la cucina tradizionale piemontese: yogurt aspro, forme di pane di grano duro, erbe e carni speziate non erano in vendita qualche anno fa.
Buon appetito!
Cinzia Malaguti
Videografia: video documentario Food Markets – Torino, Porta Palazzo su Rai Play