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Abbazia di Polirone , una bella scoperta

Abbazia di Polirone è un complesso monumentale di particolare fascino architettonico e storico. Poco conosciuto, ma di grande impatto scenografico e valore culturale, si trova a San Benedetto Po (Mantova). E’ uno dei maggiori monasteri benedettini d’Europa, fondato alla fine dell’XI secolo, ma l’aspetto attuale è frutto degli interventi rinascimentali di un grande pittore ed architetto dell’epoca: Giulio Romano. La sua “mano” è ben riconoscibile nelle decorazioni dell’abside e del transetto che ci ricordano palazzi nobiliari più che chiese; dipinti e sculture religiose ci riportano al luogo, in un insieme armonico di grande pregio. Il complesso di San Benedetto in Polirone è costituito anche da tre chiostri, un ex-refettorio con un affresco giovanile del Correggio, le cantine e il Museo civico. Imperdibile la visita alla Basilica accompagnati da uno dei volontari presenti nell’ufficio di fianco all’ingresso, per meglio apprezzare il luogo nel suo insieme storico, culturale ed architettonico.

abbazia di polirone
Abbazia di Polirone, Basilica

Abbazia di Polirone fu fondata nel 1007 da Tedaldo di Canossa, nonno della più celebre Matilde, sull’isola che sorgeva tra il fiume Po e il Lirone, da cui il nome Polirone. In origine, era dunque circondata dalle acque e non assomigliava a quella che possiamo ammirare oggi. Gli ultimi interventi strutturali e decorativi risalgono all’età rinascimentale (XVI secolo) quando Giulio Romano la riedificò, ma integrando ed adattando le precedenti strutture romaniche e gotiche. Per l’impegno religioso, politico e culturale, il Monastero di Polirone occupò un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo italiano fino alla sua soppressione alla fine del XVIII secolo ad opera di Napoleone.

abbazia di polirone
Basilica, interventi Giulio Romano
abbazia di polirone
Basilica, Deambulatorio

Con la sua fondazione, Tedaldo puntava a controllare, non solo spiritualmente, l’intero territorio e ad aumentarne la produttività, soprattutto garantendo la navigazione sul fiume. Grazie alle costanti donazioni dei Canossa, in particolare della contessa Matilde, il monastero divenne uno dei più importanti in Europa, tanto da essere denominato La Montecassino del nord.

Arrivando sulla Piazza che ospita il complesso abbaziale, ci si rende subito conto dell’importanza che ebbe in passato questo Monastero benedettino, data l’imponenza e la vastità delle sue forme. Alcune statue accompagnano l’ingresso alla Basilica disegnando un primo approccio di eleganza ed armonia. La prima cosa da fare è rivolgersi ai volontari (ufficio di fianco all’entrata alla Basilica) per essere accompagnati in una visita guidata ad offerta libera. Per visitare il refettorio con l’affresco del Correggio, le cantine abbaziali e il Museo Civico dovete, invece, rivolgervi allo IAT (di fronte al complesso) pagando un biglietto piuttosto caro (10 euro) per vedere zone marginali. I tre chiostri sono visitabili liberamente. Anche la Basilica fino all’altare maggiore è visitabile liberamente, poi le parti più antiche, la tomba di Matilde, il coro monastico, la sagrestia ed alcune cappelle di rilievo sono visitabili solo con la guida di un volontario preposto.

Basilica, Coro Monastico
Ex Refettorio, affresco Correggio

La Basilica del Polirone ha una storia millenaria di architetture romaniche, tardogotiche, rinascimentali e settecentesche integrate tra di loro. L’intervento strutturale e decorativo più rilevante risale al Rinascimento (XVI secolo) quando Giulio Romano, architetto e pittore in auge a quel tempo, riedificò la Basilica, ma senza demolire le parti preesistenti. La parte più antica è l’Oratorio di Santa Maria con pregevoli mosaici romanici (XII secolo). Nella Sagrestia spiccano gli splendidi armadi intagliati del XVI secolo, mentre nella zona del Coro monastico (XVI secolo) ci sono sedute in legno intarsiato di grande pregio e bellezza. La tomba di Matilde si trova di fianco alla Sagrestia, ma ciò che rimane del suo corpo non è più qui, bensì a Roma.

Basilica, Sagrestia
Basilica, Tomba di Matilde di Canossa
abbazia di polirone
Basilica, Oratorio di Santa Maria, mosaici

Il complesso abbaziale presenta tre chiostri quattrocenteschi: dei Secolari, di San Simeone, di San Benedetto. Il Chiostro dei Secolari ha accesso dalla porta d’ingresso alla cittadella monastica; esso accoglieva poveri e pellegrini al piano terra e gli ospiti più importanti al piano superiore. Da questo chiostro si accede al Museo Civico Polironiano attraverso lo Scalone Barberiniano, realizzato nel XVII secolo. Sul retro della Basilica sorge il Chiostro di San Simeone, il cui piano alto era occupato un tempo dall’infermeria, dalla biblioteca, dalla dimora dell’abate e dalle celle-dormitorio dei monaci; al pianterreno si trovavano, invece, la foresteria ed alcune botteghe artigiane. Il Chiostro di San Benedetto, infine, è il più grande e maestoso dei tre e si trova alla destra della Basilica, con accesso esterno.

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Chiostro dei Secolari
abbazia di polirone
Chiostro di San Benedetto
Scalone Barberiniano

Info visite: sabato e domenica: 9,30 – 12,30 e 15 – 18. L’Abbazia del Polirone si trova in Piazza Matilde di Canossa 7 a San Benedetto Po (Mantova).

Buona vita!

Cinzia Malaguti