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Parco del Delta del Po veneto, escursione nella grande foce

Il Parco del Delta del Po è un luogo straordinario in continua evoluzione, ma la sua conformazione attuale è il risultato di un intervento voluto dall’uomo che, poco più di quattrocento anni fa, decise di deviare verso sud il corso del fiume Po, per proteggere Venezia e la sua laguna. La bellezza del paesaggio del Delta del Po è data dalla bizzarria delle forme prodotte dall’accumulo di detriti portati dal fiume. Una escursione in motonave o in barca è un’esperienza meravigliosa per conoscere ed apprezzare questo ecosistema che integra egregiamente l’opera dell’uomo a quella della natura. Il Delta del Po è Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Parco del Delta del Po, mappa (Google)
Parco del Delta del Po, mappa (Google)
Parco del Delta del Po, deposito di barche a Pila
Parco del Delta del Po, deposito di barche a Pila
Parco del Delta del Po, paesaggio busa
Parco del Delta del Po, paesaggio busa

 

Un po’ di storia del Delta del Po. Il 16 settembre 1604 è una data storica per il Delta del Po perché furono ultimate le opere idrauliche volute dalla Repubblica di Venezia per deviare il corso del fiume più grande d’Italia che, con il deposito dei suoi detriti durante lo sbocco in mare, rischiava di minacciare l’esistenza di Venezia e della sua laguna. Fu così che vennero chiamati a consulto i migliori ingegneri dell’epoca e, alla fine, fu presa la decisione di tagliare il corso del fiume all’altezza dell’attuale Taglio di Po (il nome quindi non è un caso!); il corso del fiume fu deviato verso sud con la costruzione di un canale di 7 km, che costituisce parte del tratto dell’attuale Po di Venezia. Quell’opera idraulica cambiò la conformazione e lo sviluppo del Delta del Po e terre che erano sulla linea di costa del Mare Adriatico, si allontanarono progressivamente da esso, com’è il caso di Mesola, feudo degli Estensi e, a quel tempo, porto di mare. Gli Estensi in declino politico e lo Stato Pontificio, di cui facevano parte i territori interessati all’intervento, non crearono particolari ostacoli all’opera veneziana. I veneziani ottennero così un doppio vantaggio: la salvaguardia della loro capitale dall’avanzamento del Delta verso nord e l’eliminazione di un concorrente portuale, gli Estensi, che con il Delta deviato a sud si sarebbe allontanato dalla linea di costa. Altre modifiche apportate dall’uomo in passato, ma questa volta – credo -inconsapevolmente, sono state causate dalle estrazioni di metano; esse hanno abbassato alcune terre bonificate cosicché il mare se le è riprese.

Il corso del Po nel 1585 (fonte Wikipedia)
Il corso del Po nel 1585 (fonte Wikipedia)
Delta del Po, il Po di Venezia e il Faro di Punta Maestra
Delta del Po, il Po di Venezia e il Faro di Punta Maestra

La bizzarria della conformazione del Delta del Po, che oggi possiamo osservare, è il risultato di questa emersione di terre (a causa del deposito progressivo di detriti trasportati dal fiume), di alcune bonifiche e di un abbassamento di terre (per estrazione di metano).

Parco del Delta del Po vicino allo sbocco in mare, ramo principale
Parco del Delta del Po vicino allo sbocco in mare, ramo principale
Parco del Delta del Po, canneti lagunari
Parco del Delta del Po, canneti lagunari

Durante il corso dei secoli, gli abitanti della zona del Delta hanno imparato ad utilizzare il territorio per ciò che esso poteva dare loro; dove c’era solo acqua poi, con il deposito dei detriti portati dal fiume nel suo delta, si sono formate lagune; dove c’erano lagune, l’uomo ha formato valli da pesca, arginandole; dove c’erano valli da pesca, a causa del successivo loro arretramento, si sono fatte risaie; dove c’erano risaie, oggi ci sono campi di mais; tutto questo in un continuo divenire, man mano che il Delta cambiava la sua conformazione. La località di Pila, l’ultima località lagunare abitata raggiungibile su strada, era una risaia; il suo nome, infatti, deriva dalla pilatura del riso.

Parco del Delta del Po, Pila vista dal fiume
Parco del Delta del Po, Pila vista dal fiume
Parco del Delta del Po veneto
Parco del Delta del Po veneto

Il Delta del Po, con il riconoscimento dell’Unesco, è diventato un Parco e, come tale, tutelato nella sua integrità. Per conoscere ed ammirare il Parco del Delta del Po, soprattutto per immergersi nel suo fascino, è ideale scegliere tra le tante escursioni turistiche in battello fluviale che vengono organizzate e che vi consiglio di consultare nel sito Po Delta Tourism.

Parco del Delta del Po
Parco del Delta del Po veneto
Parco del Delta del Po, punta estrema ramo principale
Parco del Delta del Po, punta estrema ramo principale

La Grande Foce è il nome dato all’escursione lungo il Po di Venezia e le sue Buse che ho fatto personalmente. L’imbarco è sul pontile di Cà Tiepolo, Porto Tolle (Rovigo); a bordo di una motonave, si naviga sul ramo principale del Delta, il Po di Venezia, che giunto in prossimità del mare si divide in tre ramificazioni: Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco. La Busa è un corso d’acqua dolce in evoluzione, instabile, di recentissima formazione.

Parco del Delta del Po, Po di Venezia nei pressi di Ca' Tiepolo
Parco del Delta del Po, Po di Venezia nei pressi di Ca’ Tiepolo
Parco del Delta del Po veneto, paesaggio busa
Parco del Delta del Po veneto, paesaggio busa

L’escursione La Grande Foce, organizzata da Navigazione Cacciatori, è molto piacevole ed interessante, dura tre ore e dal ponte sole della motonave è possibile ammirare l’evoluzione del paesaggio fluviale; da Cà Tiepolo si giunge agli scanni, caratterizzanti la zona più estrema della foce, dove il fiume incontra il mare; durante il percorso fluviale si vedranno gli impenetrabili canneti che lambiscono le lagune, la località di Pila che è quella più estrema del Delta, il Faro di Punta Maestra ed alcuni uccelli che, a seconda della stagione, trovano nel Delta un luogo ideale per rifocillarsi.

Parco del Delta del Po, Faro di Punta Maestra
Parco del Delta del Po, Faro di Punta Maestra
Parco del Delta del Po, navigazione sul ramo principale, Po di Venezia
Parco del Delta del Po, navigazione sul ramo principale, Po di Venezia
Parco del Delta del Po, in navigazione
Parco del Delta del Po, in navigazione

Durante la navigazione, un perfetto speaker racconta storia, aneddoti, curiosità legate al Delta del Po. Volete un assaggio di un paio di curiosità raccontate a bordo? Sapete perché molti uccelli, tra i quali il germano reale che vive nel delta, hanno il maschio più grande e più bello? Non per conquistare la femmina, bensì per proteggerla: essendo i maschi più appariscenti sono più visibili ai predatori, spostandosi essi allontanano così l’attenzione dalle femmine. Un’altra? Sapete come fanno i pescatori nelle valli da pesca a pescare solo pesci adulti, quindi più grossi? Non con la pastura, bensì facendo entrare un po’ d’acqua salata in un bacino e sfruttando così l’istinto riproduttivo che li porta a riprodursi in acque più salate; quelli giovani non hanno ancora sviluppato questo istinto, quindi non si spostano. Curioso e interessante vero!?!

Parco del Delta del Po, tramonto
Parco del Delta del Po, tramonto
Parco del Delta del Po
Parco del Delta del Po

Giorni e orari di escursione La Grande Foce: dal 19/3 al 5/11 domenica e festivi alle ore 10,00; dal 26/3 al 18/6 domenica e festivi anche alle 15,30; dal 13/6 al 12/9 anche ogni martedì alle ore 15,30. Imbarco: pontile di Ca’ Tiepolo, Porto Tolle (Ro).

Buona crociera nel Parco del Delta del Po!

Cinzia Malaguti

 

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Alla scoperta del Parco del Delta del Po

Storia del fiume Po

2 pensieri riguardo “Parco del Delta del Po veneto, escursione nella grande foce

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