Il Carnevale di Cento
Cento è una graziosa cittadina al confine delle province di Bologna, Modena e Ferrara, famosa per aver dato i natali al Guercino, pittore del Seicento, ma anche al meno famoso Aroldo Bonzagni, targato Novecento.
A Cento si svolge un frequentato Carnevale che attira gente da tutta Italia ed oltre per l’imponenza dei suoi carri allegorici ed i loro ricchi gettiti. I carri allegorici sono così grandi, tanto che alcuni superano addirittura l’altezza delle abitazioni del centro storico in cui sfilano. La sfilata dei carri è accompagnata da coreografie in costume e maschere. I temi trattati dai carri allegorici non hanno connotazioni legate all’attualità politica, a differenza di altri carnevali di questo genere.
Il Carnevale di Cento attira molti visitatori da tutta Italia che giungono festosi pronti ad ammirare la bellezza e la cura dei dettagli dei carri, ma anche a portare a casa un “bottino” di peluche e gonfiabili. Il Carnevale di Cento è, infatti, famoso anche per il generoso gettito dai carri; qui nessuno torna a casa a mani vuote! Il ricco gettito avviene nella centrale Piazza Guercino dopo l’effettuazione della spettacolare animazione dei carri. I carri fanno due giri in piazza, quindi due gettiti; il mio consiglio è quello di aspettare il secondo gettito, verso l’imbrunire, per cercare di prendere al volo qualche gadget, per evitare la ressa. Nella Piazza Guercino è allestito il palco dove attrazioni musicali allietano il pubblico nel passaggio tra un carro e l’altro.
Il Carnevale di Cento ha origini molto antiche,come dimostrano alcuni affreschi del pittore seicentesco Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Dal 1990 il Carnevale di Cento è gemellato con quello di Rio de Janeiro dove, per alcuni anni, sfilavano maschere del carro vincitore dell’anno precedente.
L’edizione 2023, che si svolge nelle domeniche 5, 12, 19 febbraio e 5 marzo, vede sfilare cinque carri giganteschi lungo il corso principale del centro storico che, arrivati in Piazza Guercino, si animano attraverso molteplici e complessi movimenti meccanici inseriti nelle figure in cartapesta. Coreografici sono anche i balletti che accompagnano i carri, non mancherete di notare la bellezza dei costumi. Partecipando alle sfilate, noterai una straordinaria cura dei dettagli delle figure in cartapesta di tutti i carri che lascia “a bocca aperta” dallo stupore.
L’ultima domenica di programmazione è quella delle premiazioni dove, oltre al miglior carro, viene assegnato un trofeo anche al miglior gettito e uno per i costumi, l’animazione e la musica. La Festa di Carnevale a Cento si chiude con il rogo di Tasi, la maschera locale.
Che altro dire? E’ spettacolo, gente! Si rimane a bocca aperta per lo stupore guardando la grandezza di questi carri in competizione tra loro, costruiti grazie a l’impegno ed alla dedizione delle società carnevalesche. Ingresso a pagamento.
Buon divertimento al Carnevale di Cento!
Cinzia Malaguti
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