Castello di Torrechiara e l’amor cortese
Castello di Torrechiara fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza ed è indubbiamente uno dei più scenografici e meglio conservati castelli d’Italia. Fatto costruire dal conte Pier Maria II de’ Rossi quale possente struttura difensiva, aveva in realtà un altro scopo principale: essere l’elegante nido d’amore per i suoi incontri con l’amante Bianca Pellegrini. L’alone di romanticismo che avvolge la storia di questo castello lo si può percepire visitando i suoi interni con affreschi a grottesca, paesaggi immaginari ed inni all’amor cortese.
Il Castello di Torrechiara fu costruito in età rinascimentale (1446-1460) sulle rovine di un antico fortilizio, in cima ad una collina terrazzata da cui si gode un’ampia veduta sulla pianura. Questo Castello ha una struttura tipicamente difensiva con la sua triplice cerchia muraria ed i suoi quattro massicci torrioni angolari, doveva rappresentare il ruolo di primo piano della famiglia nella zona, ma quella posizione isolata e lontana dalla città era anche il luogo ideale dove il conte poteva incontrare la sua amante Bianca Pellegrini. Fu così che il conte si rivolse ai più importanti artisti della zona per decorare le sale interne, la più bella delle quali è proprio la Camera d’Oro.
La Camera d’Oro è collocata al primo piano e, pur non avendo più gli arredi, si ritiene fosse la camera da letto e lo studiolo del conte Pier Maria II de’ Rossi. Gli affreschi, attribuiti a Benedetto Bembo ma senza fonti certe, sono un ciclo di di dipinti medievali incentrati sulla glorificazione dell’amor cortese. Le pareti della sala sono rivestite, fino al livello della volta a crociera, con formelle di terracotta ornate con altorilievi e coperte originariamente da pitture e da una decorazione in foglia d’oro, poi asportata. Le lunette ed il soffitto sono dipinti con affreschi fortemente simbolici, celebrativi dell’amore tra Pier Maria II de’ Rossi e l’amante Bianca Pellegrini. Ci sono anche raffigurazioni dei suoi numerosi castelli nel Parmense, a sottolineare il grande potere del conte. Dalla Camera d’Ora si accede ad una meravigliosa terrazza panoramica.
Anche le altre sale sono ben decorate con affreschi simbolici di divinità antiche, paesaggi immaginari, disegni geometrici, scene mitologiche e fantastiche. Non c’è dubbio che la prima persona che il conte voleva impressionare d’amore e di potere era proprio la sua adorata Bianca Pellegrini.
Il Castello di Torrechiara si trova in frazione Torrechiara di Langhirano, su di una delle primissime colline a circa 20 km da Parma. E’ monumento nazionale italiano, quindi di proprietà del Demanio statale, gestito dal Polo Museale dell’Emilia Romagna. Per i giorni di apertura e gli orari visita il sito ufficiale.
Sono diversi i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, ve ne cito alcuni da me visitati: castello da favola quello di Bardi sull’Appennino, a ca 70 km da Parma, grazioso e raccolto quello di Vigoleno a ca 45 km da Parma ma nel Piacentino, suggestivo quello di Castell’Arquato a ca 60 km da Parma ma anch’esso nel piacentino, imponente e ricco quello di Fontanellato con uno dei capolavori artistici del Parmigianino, a ca 20 km da Parma, regale quello di Colorno a ca 17 km da Parma, ambizioso e ancora abitato (ma visitabile) quello di Soragna a ca 33 km da Parma.
Un altro itinerario nella zona del Parmense è quello enogastronomico che tocca i Musei dei Cibo, da quello del Prosciutto a Langhirano a quello del Parmigiano a Soragna, dal Museo del Culatello a Polesine Parmense a quello del Pomodoro al Parco del Taro di Collecchio.
Per quanto riguarda la ristorazione, siamo qui in una regione dove si mangia bene dappertutto, ma mi preme segnalarvi un ristorante dove io sono stata e dove ho mangiato benissimo con piatti della tradizione parmense (salumi, torta fritta, tortelli all’erbetta, chicche della nonna, faraona e anatra arrosti, spalla cotta con fagioli, macedonia con gelato), è il ristorante Mezzadri in Località Paroletta, sulla strada tra Soragna e Fontanellato.
Buona vita!
Cinzia Malaguti