I benefici di una passeggiata al parco
Una passeggiata di almeno 15 minuti in un parco o in un bosco produce cambiamenti reali e misurabili a livello fisiologico che si traducono in benessere. Vivere più a contatto con la natura significa ridurre lo stress, migliorare l’umore e le prestazioni mentali. Qui vi racconto i risultati di tre delle numerose ricerche sull’argomento.

Un team giapponese della Chiba University, guidato da Yoshifumi Miyazaki ha condotto una interessante ricerca sulla correlazione tra riduzione dello stress e contatto con la natura. La ricerca ha coinvolto 168 volontari: 84 sono stati mandati a camminare nei boschi, mentre gli altri 84 passeggiavano per le strade cittadine. Coloro che passeggiavano nel verde hanno riportato una riduzione del 16 per cento dell’ormone dello stress (il cortisolo), un calo del 2 per cento della pressione sanguigna e uno del 4 per cento del ritmo cardiaco. La conclusione a cui è giunto il prof. Miyazaki è che il nostro corpo si rilassa in un ambiente naturale piacevole perché quello è il luogo in cui si è evoluto.

Il team americano guidato da David Strayer dell’University of Utah ha studiato la correlazione tra natura e cervello scoprendo che dopo tre giorni di campeggio in mezzo alla natura, un gruppo di giovani ha mostrato un miglioramento del 50 per cento delle prestazioni mentali. Il prof. Strayer ha così elaborato la teoria della rigenerazione dell’attenzione, secondo la quale l’attenzione involontaria, leggera, richiamata dall’immersione nella natura, consente al cervello di non impegnarsi e di recuperare così la capacità di concentrazione su specifici compiti, detta attenzione diretta.

In Finlandia, nazione che lotta contro tassi elevati di depressione, alcolismo e suicidi, la professoressa Liisa Tyrvainen ed il suo team del Natural Resources Institute Finland hanno studiato la correlazione tra umore e contatto con la natura. Il team ha chiesto a migliaia di persone di valutare il proprio umore e il livello di stress dopo aver visitato aree verdi e zone urbane. La conclusione a cui è giunta la prof. Tyrvainen è che per tenere lontana la tristezza occorre stare a contatto con la natura per almeno cinque ore al mese, suddivise in periodi durante la settimana.

Stare a contatto con la natura qui non significa uscire di casa e camminare o, peggio, correre lungo il viale in mezzo alle macchine; stare a contatto con la natura qui significa camminare in un parco, anche cittadino, o in un bosco, immersi nei profumi, nei colori e nei suoni della natura.
Cinzia Malaguti
Bibliografia:
National Geographic, vol. 37, nr. 1
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