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A Mantova tra i fiori di loto

E’ speciale Mantova in luglio ed agosto: il suo Lago Superiore si riempie di fiori di loto, distese impressionanti di questi fiori esotici dal colore bianco e rosa, amanti del caldo umido, le cui foglie possono raggiungere diametri di un metro ed oltre. Una piacevole escursione serale in motonave vi toglierà dalla calura estiva di luglio ed agosto e vi farà scoprire un paesaggio straordinario. Una sosta spirituale al grande Santuario di Santa Maria delle Grazie ed una culinaria alla vicinissima Locanda delle Grazie, saranno il giusto complemento di una serata estiva mantovana da non dimenticare.

Mantova, Lago Superiore, fiori di loto
Mantova, distesa di fiori di loto nel Lago Superiore

Avevo sentito parlare dei fiori di loto nel Lago Superiore di Mantova, ma mai avrei pensato alle estensioni invasive che ho potuto osservare!

Mantova e i fiori di loto
Mantova, Lago Superiore, cigni

La pianta dei fiori di loto che cresce nei laghi mantovani (sono due le specie di fiori di loto) si chiama Nelumbo nucifera ed è una pianta acquatica originaria dell’Asia dove è considerata sacra per il suo simbolismo, nel Buddismo e nell’Induismo. Il simbolismo buddista che abbraccia i fiori di loto deriva dalle caratteristiche di questa pianta; innanzi tutto, le foglie sono molto idrorepellenti, proprietà che le mantiene sempre pulite perché lo sporco viene catturato dalle gocce d’acqua e scivola via, senza fermarsi sulle foglie (effetto loto, studiato da Dettre e Johnson nel 1964, interessante anche per lo studio di nuovi materiali). Dicevo del simbolismo buddista, bene, la pianta del fiore di loto, pur rimanendo pulita, affonda le radici nel fango della realtà e senza il fango, in cui affonda le radici, la pianta non potrebbe prosperare in superficie, così come senza affanni Buddha e l’illuminazione non potrebbero manifestarsi nella vita quotidiana.

Mantova, tramonto sui fiori di loto
Mantova e i fiori di loto nel Lago Superiore

La pianta del fiore di loto è stata introdotta nel Lago Superiore di Mantova nel 1921 da una studentessa universitaria di scienze naturali, Maria Pellegreffi, che portò a Mantova alcuni rizomi di Nelumbo ottenuti da missionari italiani in Cina. Da allora si è tanto diffusa da divenire infestante e, anno dopo anno, sottrae – purtroppo – sempre più spazio alle belle ninfee; tuttavia, lo spettacolo offerto dalle enormi distese dei profumati fiori di loto con le loro gigantesche foglie è assicurato, tanto da citare Mantova quale “Città del Loto”.

Mantova, tramonto sul Lago Superiore
Mantova, fiori di loto nel Lago Superiore

La specie asiatica di fiori di loto che prospera nei laghi mantovani ha una crescita rapidissima ed è tipica di bacini con acque quasi prive di correnti e poco profonde, come appunto i laghi mantovani. Le foglie possono raggiungere un diametro di 1 metro ed oltre, sono alte da 80 cm ad oltre 1 metro ed al centro vi fiorisce un grande e profumato fiore dai petali bianchi contornati di rosa, spettacolari.

Mantova, fiume Mincio, fiori di loto
Mantova, tramonto sul Lago Superiore

Una piacevole escursione in barca nel Lago Superiore di Mantova vi porterà tra migliaia di fiori di loto dal profumo inebriante e che potrete persino toccare con mano. L’escursione fa sosta nella località Grazie, comune di Curtatone, dove si trovano due must: uno spirituale, il Santuario di Santa Maria delle Grazie, ed uno più pratico e terreno, il ristorante Locanda delle Grazie. Per l’escursione estiva tra i fiori di loto in motonave: Motonave Andes di Mantova, email andes@motonaviandes.it tel. 0376322875.

Mantova, tramonto sul fiume Mincio

Il Santuario Santa Maria delle Grazie si trova a Grazie, comune di Curtatone, fu eretto nel 1399 da Francesco I Gonzaga ed è un monumento alla devozione popolare con centinaia di ex-voto (oggetti offerti in dono alla Madonna delle Grazie per grazia ricevuta o in adempimento ad una promessa); l’interno appare un po’ cupo ed inquietante, per la scarsa illuminazione, per le 53 statue polimateriche (molte delle quali in cartapesta) raffiguranti personaggi della vita dell’epoca, ma soprattutto per la sagoma di un coccodrillo mummificato appeso al soffitto. L’interno, tuttavia, non mancherà di sorprendervi per le impalcature lignee decorate alle pareti ove sono poste le 53 statue, ordinate in file, come in un teatrino. Nella notte tra il 14 ed il 15 agosto di ogni anno e nel giorno stesso di Ferragosto, il piazzale antistante il Santuario è invaso dai colori delle opere di 150 madonnari provenienti dall’Italia e dall’estero.

Mantova, Curtatone, navigazione in vista del Santuario di Santa Maria delle Grazie
Mantova, Curtatone, Santuario di Santa Maria delle Grazie, facciata
Mantova, Curtatone, Santuario di Santa Maria delle Grazie, interno

Veniamo ora alla sosta culinaria e qui c’è davvero da leccarsi i baffi. La Locanda delle Grazie è uno dei migliori ristoranti della cucina tradizionale mantovana e dico questo senza alcun rischio di essere smentita. Nel menu trovate delle prelibatezze come i tortelli di zucca mantovani (quelli con gli amaretti!), i maccheroncini con grano saraceno e ragù bianco con menta, il cestino di grana con gelato al formaggio, il millefoglie (superlativo!!!). La Locanda delle Grazie si trova in via San Pio X nr. 2 a Grazie di Curtatone (MN), email locandagrazie@libero.it tel. 0376348038.

Locanda delle Grazie, Grazie, Curtatone (Mn)

Per la tua visita al centro storico di Mantova, leggi il mio articolo: Mantova e Sabbioneta.

Cinzia Malaguti

2 pensieri riguardo “A Mantova tra i fiori di loto

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