Motor Valley: il Museo Lamborghini
Motor Valley è la zona che comprende le province di Modena e Bologna ad alto tasso di tecnologia meccanica ed automobilistica. Parlo della ricerca dell’auto perfetta, parlo di Ferrari e di Lamborghini, parlo di Maserati, di Pagani e di Ducati, per le moto. Interessanti Musei espongono i modelli che ne hanno fatto la storia. Qui vi racconto il Museo Lamborghini ed un suo ospite speciale, Ayrton Senna.
Il Museo Lamborghini si trova a Sant’Agata Bolognese, sulla statale che da San Giovanni in Persiceto porta a Modena. L’idea di un Museo che onori le automobili Lamborghini, ne racconti la storia e l’evoluzione, ne esponga i modelli di prestigio e di successo, nasce nel 2001, con la nuova proprietà Audi. All’esposizione permanente si affianca, fino al 9 ottobre 2017, una straordinaria antologia su Ayrton Senna, il pilota deceduto a causa di uno schianto terribile nel 1994 a Imola, durante una gara di Formula 1.
Il Museo Lamborghini ripercorre le tappe delle auto sportive di lusso a marchio Lamborghini, nate dalla passione e dalla tenacia di Ferruccio Lamborghini, il fondatore della casa automobilistica.
Ferruccio Lamborghini (Renazzo 1916-Perugia 1993) inziò la sua carriera imprenditoriale producendo trattori; il successo in questa attività gli permise di acquistare diverse automobili di lusso, Ferrari comprese, di cui era appassionato collezionista. L’idea di produrre automobili gli venne dalla sfida con Enzo Ferrari che snobbava le sue critiche alle Ferrari. La prima Lamborghini venne presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1963 ed era una 350 GT; un bel esemplare rosso è esposto al Museo Lamborghini. La 350 GT fu il primo modello, ma fu dalla Miura che vennero i primi successi, era il 1966 e quest’auto prestigiosa rimase in produzione fino al 1973; al Museo Lamborghini non poteva mancare una Miura! La ricerca di materiali e di soluzioni meccaniche per prestazioni sempre migliori fu al centro del lavoro di Ferruccio Lamborghini e del suo team di ingegneri e meccanici, dalla fine degli anni Ottanta; l’obiettivo era costruire un’auto leggera ma potente e veloce; il prototipo di una berlinetta interamente in alluminio venne presentato nel 1995 al salone di Ginevra, ma sarà la Gallardo, nel 2003, ad inaugurare la produzione di telai e scocche interamente in alluminio; la Gallardo uscì dalla produzione nel 2013, sostituita con la Huracan. Molto bello è anche il SUV di recente produzione.
Dal 1998 Automobili Lamborghini è di proprietà della tedesca Audi che le ha impresso nuovo vigore, peraltro valorizzandone l’italianità; la nuova strategia è stata (ed è) quella di affiancare una seconda linea di automobili in grado di competere anche in una fascia di mercato meglio posizionata quantitativamente, quindi non solo auto di nicchia, ma anche auto in grado di interessare un pubblico più vasto, pur sempre nell’ambito delle auto di lusso. Osservando le automobili Lamborghini esposte non ti viene da pensare ad automobili ed alla loro funzione, ma ad opere d’arte.
La mostra temporanea su Ayrton Senna racconta la vita di questo sfortunato campione di Formula 1, attraverso pannelli esplicativi ordinati cronologicamente ed attraverso tutte le monoposto da lui guidate. Ayrton Senna guidò anche una monoposto McLaren che montava un motore Lamborghini. Un video ripercorre le tappe della sua carriera con interviste di repertorio e le immagini dei due incidenti mortali che turbarono il Gran Premio d’Italia a Imola (Bo) nel 1994.
Adiacente all’ingresso del Museo, c’è uno shop dove il marchio Lamborghini sfoggia su magliette e felpe, ma anche su valigie leggerissime realizzate in carbonio.
Il Museo Lamborghini è aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,00.
Buon divertimento!
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