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PNL : Programmazione neurolinguistica

PNL è l’acronimo di Programmazione neurolinguistica ed è uno strumento di comunicazione per la crescita personale. Più precisamente, la PNL lavora sui sistemi di linguaggio e sugli schemi mentali sottesi per superare le convinzioni limitanti e ricavarne convinzioni potenzianti. Nocciolo dell’efficacia di questo passaggio è l’individuazione dell’intenzione positiva che ha creato la convinzione limitante, per giungere ad allargare la visuale in una convinzione potenziante.

Altre tecniche della PNL sono il superamento delle generalizzazioni attraverso il restringimento del campo mentale (chunking down) oppure il superamento dei personalismi attraverso l’allargamento dello spettro mentale (chunking up). Lo scopo della PNL è quello di passare dal focus sul problema a quello sulla soluzione e da quello sul fallimento a quello sul feedback, significa insegnare a cambiare il punto di vista perché siamo qui per esplorare, imparare, scoprire qualcosa di nuovo; non c’è buono o cattivo, brutto o bello, stupido o intelligente, bravo o cattivo perché lo scopo è l’apprendimento e, allora, tutto serve per evolvere. PNL è uno straordinario strumento di comunicazione efficace e d’intervento per cambiare le convinzioni limitanti.

L’idea centrale della PNL è che la totalità dell’individuo interagisce nelle sue componenti: linguaggio, convinzioni, fisiologia. Questa interazione crea le percezioni soggettive del mondo con determinate caratteristiche quantitative e qualitative, ossia la sua mappa mentale. Modificando i significati in essa contenuti, attraverso quello che io chiamerei “volo d’uccello”, la persona può intraprendere cambiamenti di atteggiamenti e comportamenti funzionali alla sua salute, benessere e crescita personale.

Il principio guida della PNL è che “la mappa non è il territorio“, ovvero la nostra mappa mentale è determinata dalle nostre percezioni, a loro volta condizionate dalle nostre esperienze, dirette o indirette, che formano generalizzazioni e convinzioni (sia limitanti che potenzianti) mediate dal linguaggio, dalle parole. Certi schemi di parole sono in grado di incorniciare o re-incorniciare le nostre percezioni, ampliando o limitando la varietà delle scelte a nostra disposizione.

Le convinzioni limitanti sono quelle che incorniciano la nostra esperienza facendo riferimento a problemi, fallimenti e impossibilità. Allora, l’obiettivo della PNL è quello di aiutare le persone a spostare l’attenzione: 1) da una cornice “problema” ad una cornice “risultato”, 2) da una cornice “fallimento” ad una cornice “feedback”, 3) da una cornice “impossibilità” ad una cornice “come se”.

La strategia fondamentale, come già accennavo prima, è quella di indentificare le intenzioni positive che sono dietro le convinzioni limitanti ed i valori che le guidano e poi trovare modi più appropriati e utili di soddisfare quelle intenzioni positive. I vari modelli applicativi, come quello denominato Sleight of Mouth di Robert Dilts, ci aiutano a fare questo stimolandoci a:

  • ripunteggiare le nostre percezioni ed allargare o restringere la visuale (chunking);
  • identificare e apprezzare prospettive differenti e modelli del mondo alternativi;
  • scoprire le strategie interne attraverso cui valutiamo la “realtà” e attraverso cui formiamo ed aggiorniamo le nostre convinzioni;
  • esplorare i modi in cui costruiamo le mappe mentali mediante le quali formiamo le aspettative, determiniamo le cause e diamo significato all’esperienza del mondo in cui viviamo;
  • riconoscere l’influenza dei nostri stati interni sulle nostre convinzioni e attitudini;
  • ricalcare il processo naturale di cambiamento delle convinzioni (aggiornamenti sulla base di nuove esperienze e nuovo sentire);
  • comprendere meglio la forza che il linguaggio e le convinzioni esercitano sui diversi livelli della nostra esperienza;
  • diventare più consapevoli di potenziali “virus della mente” verbali e di assunti e presupposizioni non proferiti.

Buona vita!

Cinzia Malaguti

Bibliografia: R. Dilts, Il potere delle parole e della PNL, Milano, Unicomunicazione, 2004