Olio di palma, ecco perché è dannoso
L’olio di palma non fa bene né alla salute né all’ambiente e nel paese sta crescendo la sensibilizzazione sull’argomento, tant’è che alcune aziende alimentari (poche!) lo hanno tolto dai loro ingredienti e ne pubblicizzano l’assenza.
Quali sono i prodotti che contengono olio di palma e perché è meglio evitarli?
L’olio di palma è molto usato nell’industria alimentare per le seguenti ragioni:
- si conserva a lungo;
- è un ottimo emulsionante, quindi aiuta a conferire una consistenza cremosa senza aggiungere additivi;
- rimane solido fino a 35 gradi rivelandosi un ottimo sostituto della margarina, sotto accusa per il contenuto dei dannosi grassi idrogenati;
- resiste al calore, contribuendo a dare una gradevole croccantezza ai prodotti da forno;
- il suo odore è neutro;
- è l’olio più economico.
Meglio evitare i prodotti contenenti olio di palma per due diverse ragioni:
Salute: ha un alto contenuto di acidi grassi saturi (48%) con una concentrazione elevata di acido palmitico, capace di stimolare la formazione di placche aterosclerotiche alla base di tante patologie cardiovascolari,
Ambiente: l’allargamento delle coltivazioni di palme sta provocando la distruzione delle foreste tropicali che hanno una funzione importante nella riduzione dell’anidride carbonica e nel rallentamento dei mutamenti climatici; negli ultimi 30 anni la produzione di olio di palma è cresciuta di 10 volte e copre il 39% della produzione mondiale di olio.
L’industria alimentare utilizza l’olio di palma soprattutto nei prodotti da forno e nelle creme.
Il problema é nell’accumulo: chi consuma ogni giorno i grassi saturi contenuti nei vari prodotti con olio di palma, a cui si aggiungono i grassi saturi presenti nei cibi animali, rischia di minare seriamente la propria salute.
Abituiamoci a leggere le etichette e, comunque, preferiamo i prodotti naturali, non lavorati industrialmente!
Cinzia Malaguti