Museo del Patrimonio Industriale di Bologna
Museo del Patrimonio Industriale di Bologna racconta l’identità produttiva ed industriale del territorio bolognese dal Medioevo ai giorni nostri. La Bologna industriale si può dividere in due grandi periodi storici: quella dei secoli XV-XVIII era famosa per la sua industria della seta, mentre quella dei secoli XIX-XX compì una moderna metamorfosi industriale caratterizzata da produzioni meccaniche ed elettromeccaniche. Dalla Bologna delle acque con trenta ponti, un porto con moli, paranchi, magazzini e dogana, dedita alla produzione e commercio della seta, il territorio cambiò veste nel XIX secolo, quando canali e torrenti vennero interrati e si avviò una fiorente industria meccanica famosa in tutto il mondo. Il Museo racconta in maniera efficace, con l’ausilio di strumenti interattivi, quanto centrale sia stata Bologna nello sviluppo dell’industria italiana. Devo dire che sono uscita dal Museo fiera di avere le mie radici in un territorio di così grande inventiva ed operosità.
Il Museo del Patrimonio Industriale è ospitato al piano terra in un’antica fornace di laterizi che fino agli anni ’60 produceva mattoni e materiale edile, ma oggi ospita diverse macchine industriali che hanno dato vigore ed alimentato la Rivoluzione Industriale del XIX secolo, oltre ad altre più recenti e che hanno fatto di Bologna un importante polo internazionale della meccanica.


Il secondo piano è dedicato alla Bologna delle acque ed alla sua diffusa industria della seta; qui spiccano almeno tre articoli: un meraviglioso plastico interattivo su tre livelli che spiega la Bologna delle acque e della seta, un modello funzionante di mulino da seta alla bolognese (alimentato da una ruota idraulica) e la visualizzazione in movimento delle fasi di risalita e discesa di una barca lungo il canale Navile di Bologna per poter immettersi nella rete fluviale. Un pezzo di storia bolognese raccontato in maniera efficace.


Al secondo piano è raccontata anche la storia della mortadella nei secoli, nata a Bologna alla fine del XVI secolo come salume di lusso (costava sei volte più della carne e nove volte più del pane), fu in seguito spedita a fette in tutto il mondo in colorate scatole di latta. E’ poi presente un’ampia parte dedicata ad aziende locali legate al mondo dei motori, come Ducati, Maserati, Minarelli. Al primo piano mostre temporanee ed una esposizione del Vespa Club Bologna.


Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna si trova in Via della Beverara, 123 ed è aperto il giovedi ed il venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00 ed il sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 18,30.
Buona vita!
Cinzia Malaguti