Tibet : Himalaya , Lhasa e il Buddhismo
Il Tibet è una regione autonoma della Cina ed è conosciuto come il tetto del mondo per via delle sue cime elevate, tra le quali il Monte Everest, nella catena dell’Himalaya, ritenuto uno luogo sacro per i Buddhisti. Lhasa, la capitale del Tibet, si trova a 3.650 m. di altitudine ed è stata residenza del Dalai Lama nel Palazzo del Potala, prima dell’occupazione cinese; è un gioiello della cultura tibetana e vi trova il più importante dei templi buddisti, il tempio di Jokhang.
LHASA
Lhasa è un gioiello della cultura tibetana ed il suo centro spirituale è il tempio di Jokhang che ospita l’immagine dorata del giovane Buddha; si dice che risalga agli inizi del Buddhismo e che ne ospiti l’immagine più sacra. Il tempio si trova nel centro della vecchia città di Lhasa e fu costruito intorno alla statua del Buddha, tra il 639 ed il 647 d.C.; è stato ampliato negli ultimi secoli ed è oggi un famoso luogo di pellegrinaggio per i buddhisti. Davanti al tempio i buddhisti si prostrano, si inchinano, entrano, portano in offerta delle lampade, non per chiedere la salvezza a Buddha, ma per diventare più degni, più meritevoli. Secondo la cultura tibetana e buddhista, quando si diventa più degni è più semplice raggiungere l’illuminazione e liberarsi delle sofferenze del mondo fisico.
Secondo il Buddhismo, non è credendo in Buddha che ci si può salvare dalla sofferenza, si ritiene che solo comprendendo sé stessi e il mondo che ci circonda sia possibile, attraverso la propria mente, liberarsi dal dolore. Il Buddhismo è molto di più di una filosofia antica e singolare, è un traguardo culturale per coloro che vogliono avere qualcosa da offrire al mondo intero.
Sulla facciata del tempio, la Ruota del Dharma con a fianco le due Gazzelle indica che è un vero tempio buddhista; la Ruota rappresenta l’ottuplice sentiero, le otto rette vie che il Buddha ha indicato per condurre una vita buona e virtuosa (retta visione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retta sussistenza, retto sforzo, retta presenza mentale, retta concentrazione). Le Gazzelle ricordano, invece, il primo sermone pubblico che il Buddha ha tenuto in un luogo chiamato Parco delle Gazzelle, ecco perché troviamo questi animali come decorazioni di molti templi e monasteri.
Un altro simbolo buddhista è la Ruota della preghiera; è tipica del Tibet e si tratta di un cilindro che viene fatto ruotare in senso orario (tassativamente); si dice che questa consuetudine corrisponda a far girare la Ruota del Dharma, quindi l’energia che porta sui sentieri delle rette vie. Trovo sia una cultura meravigliosa quella buddhista, non c’è un Dio a cui affidarsi, ma un Buddha a cui ispirarsi per trovare le energie necessarie per vivere con rettitudine in questo mondo. La differenza è sostanziale!
Il Palazzo del Potala svetta in cima ad una montagna nel centro della Valle di Lhasa, ad un’altitudine di 3.700 metri. Il Palazzo del Potala fu la residenza principale del Dalai Lama, sin dal VII secolo e fino all’occupazione cinese ed alla fallita rivolta del 1959; oggi è un museo del governo cinese. Il complesso comprende i Palazzi Bianchi e Rossi ed i loro edifici secondari.
A circa 3 km dal Palazzo del Potala, si trova Norbulingka, l’antica residenza estiva del Dalai Lama, dal 1780 sino al 1950, un capolavoro dell’arte tibetana.
Il Tempio di Jokhang, il Palazzo del Potala e Norbulingka sono inseriti nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.
HIMALAYA
Il Monte Everest, la cima più alta dell’Himalaya, si trova al confine con il Nepal ed è considerato un luogo sacro per i tibetani; essi credono che questo monte ospiti le divinità che proteggono la terra e che scalarlo sia un sacrilegio foriero di guai. Frequentare queste montagne però porta bene, non scalarle affrontandone la potenza, bensì girandoci attorno, recandosi al monastero di Rongbuk e/o piantando bandierine con su scritte le preghiere.
I tibetani credono che sia possibile trarre beneficio dalle virtù e dalla sacralità dell’Himalaya, appendendo bandierine con le proprie preghiere di buon auspicio. Quando il vento soffierà sulle bandierine, diffonderà le preghiere scritte su di esse e la natura, le divinità, tutti gli esseri umani e tutti gli esseri animali saranno benedetti dalla presenza di tali invocazioni; per questo le mettono ovunque soffi forte il vento, sui valichi montani, sugli edifici, così ogni volta quel soffio farà prendere il volo alle preghiere.
Ai piedi del Monte Everest si trova il Monastero di Rongbuk; esso fu fondato agli inizi del Novecento in un luogo per secoli usato come eremo, poi si è ingrandito diventando una risorsa per la popolazione locale.
Le montagne dell’Himalaya sono uno spettacolo della natura, grazie alla presenza di strati di rocce sedimentarie che le danno varie tonalità e che rivelano la sua origine sommersa; il Tibet, infatti, si è formato dallo scontro di due placche tettoniche.
Non è facile percorrere i sentieri dell’Himalaya, a causa del terreno accidentato, ma i più temerari potranno essere premiati, oltre che da straordinari panorami, dall’incontro con sacri sepolcri e grotte di meditazione degli antichi maestri buddhisti.
Cinzia Malaguti
Videografia: video documentari Oikumene – Il mondo religioso e Il mondo spirituale su Rai Play
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