La pittura macchiaiola
Un nuovo movimento s’affaccia sul panorama artistico negli anni ’50 del Ottocento: i Macchiaioli. Tre elementi innovativi caratterizzano la pittura macchiaiola: contestazione delle forme classiche ritenute aride, interesse per la valorizzazione del paesaggio, uomo e paesaggio rappresentati sullo stesso piano valoriale. Si formò a Firenze e tra i suoi principali esponenti troviamo Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega.
Si incontravano al caffè Michelangelo di Firenze gli artisti che diedero vita al movimento dei Macchiaioli. Erano di formazione classica, accademica, ma iniziarono a vederne i limiti alla libertà espressiva. Siamo nella Firenze del 1855 quando comincia ad affermarsi una pittura dalle forme più sfumate, dove sono le “macchie” di luce a creare la visione delle forme, non i tratti definiti dal formalismo accademico. Le macchie di luce come parte essenziale dell’arte dei macchiaioli poteva esistere solo come pittura di paesaggio, all’aria aperta, dove cioè era possibile catturare allo stato naturale i giochi di luce e di colore; da qui l’interesse per le raffigurazione di paesaggi dove l’uomo, quando presente, gioca alla pari con la natura, di cui è parte.
La pittura macchiaiola anticipa di alcuni decenni l’Impressionismo, ma vi si differenzia per quel legame accademico ancora presente e sempre alla base dei bozzetti preparatori dei Macchiaioli; l’Impressionismo ne segnerà, invece, un distacco netto per aprire le porte alle impressioni artistiche soggettive che nascono dall’osservazione del paesaggio e dell’uomo nel paesaggio.
Tra gli esponenti più in vista della pittura macchiaiola ci furono Giovanni Fattori, Odoardo Borrani, Serafino de Tivoli, Cristiano Banti, Silvestro Lega, Telemaco Signorini. Di Odoardo Borrani trovo molto bello La raccolta del grano sull’Appennino del 1861, di Cristiano Banti sono esemplari per il lavoro sugli effetti della luce Bimbi al sole del 1859-60 e In via per la Chiesa del 1865.
Fino al 24 marzo 2019, potete ammirare diverse opere di pittori macchiaioli, tra i quali quelli citati in quest’articolo, al GAM di Torino, Via Magenta 31; orari: dal martedì alla domenica, dalle 10,00 alle 18,00.
Cinzia Malaguti