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Conoscere Bologna : Bentivoglio e i suoi gioielli

Bentivoglio è un piccolo paese della pianura bolognese, ma racchiude due gioielli di valore storico, artistico ed architettonico da valorizzare: il Castello quattrocentesco ed il Palazzo Rosso ottocentesco. All’interno sorprendenti sale decorate ed affrescate. In determinate occasioni c’è la possibilità di accedere al castello con visita guidata. Il Palazzo Rosso ospita la Biblioteca comunale.

Bentivoglio, il Castello
Bentivoglio, il Castello

IL CASTELLO DI BENTIVOGLIO

Un po’ di storia

Il Castello fu costruito tra il 1475 ed il 1481, intorno alla torre civica, per volere dell’allora signore feudale di Bologna, Giovanni II Bentivoglio, che desiderava una dimora di campagna, per svago e caccia. Agli inizi del Cinquecento, il potere dei Bentivoglio entrò in conflitto con il potere temporale papale, al punto che i Bentivoglio nel 1506 vennero cacciati da Bologna ed allontanati dalle loro residenze e dimore che furono lasciate – per lo più – a sé stesse, subendo così un rapido deterioramento. Questa sorte toccò anche alle dimore periferiche come il castello, la cui ala occidentale finì per diventare pericolante e fu fatta crollare nel XVIII secolo ad opera dei nuovi proprietari, i Pepoli, che ne fecero una villa a tre lati, aperta; il castello fu abitato anche da famiglie bracciantili ed alcune stanze furono utilizzate per gli usi più svariati come magazzini, concerie di pelli, ricoveri per animali.

Bentivoglio, Castello, cortile interno
Bentivoglio, Castello, cortile interno
Bentivoglio, cortile interno
Bentivoglio, cortile interno

Solo alla fine dell’Ottocento, la nuova proprietà Pizzardi incaricò il restauratore Alfonso Rubbiani di ripristinare l’edificio voluto da Giovanni II Bentivoglio; dal 1889 al 1897 il Rubbiani ricostruì l’ala crollata, riedificò la cinta merlata e suddivise le stanze secondo le antiche piante; ci mise anche qualcosa di suo, come la pregevole scala che dal cortile interno conduce al piano nobile. Il restauro restituì, alla fine, un castello dove si nota l’impronta ottocentesca dell’epoca dei lavori di ripristino. Durante la seconda guerra mondiale, la torre civica venne fatta saltare e quello che ancora oggi vediamo è ciò che è rimasto di quella trecentesca torre.



Oggi il Castello di Bentivoglio, di proprietà comunale, in parte ospita i laboratori di ricerca dell’Istituto Ramazzini e in parte è utilizzato dall’amministrazione comunale per attività culturali.

Bentivoglio, Castello, piano nobile, decorazioni stemma dei Bentivoglio
Castello, piano nobile, decorazioni stemma dei Bentivoglio



Cosa c’è di bello da vedere

Esternamente il castello lascia indifferenti, ma è l’interno che riserva delle belle sorprese artistiche. Il cortile interno si presenta nella sua vastità e sobrietà, ma guardandovi intorno noterete un piacevole stacco architettonico: la scalinata che porta al piano nobile, aggiunta da Alfonso Rubbiani durante il restauro di fine Ottocento.

Bentivoglio, scalinata che dal cortile interno porta al piano nobile
Scalinata che dal cortile interno porta al piano nobile

Dal cortile interno si accede alla Cappella dove potrete ammirare alcuni affreschi interessanti, anche se non perfettamente conservati. Un’opera di restauro conservativo potrebbe restituire splendore a questa piccola ma deliziosa cappella.

Bentivoglio, Castello, Sala del Pane
Castello, Sala del Pane

Al piano nobile si trovano due sale davvero straordinarie: il grande salone con cinque camini decorati a stucco e la Sala del Pane con il ciclo degli affreschi Le storie del pane che, in dieci riquadri, narra la storia della panificazione.

Bentivoglio, Castello, affreschi Sala del Pane
Castello, affreschi Sala del Pane

Per informazioni sulle visite guidate, contatta il Servizio Turismo Unione Reno Galliera tel. 051.8904823 o visita il sito del Comune di Bentivoglio.



IL PALAZZO ROSSO

Il Marchese Carlo Alberto Pizzardi divenne proprietario dei territori dei Bentivoglio nella seconda metà dell’Ottocento e fu un bene per la popolazione; la nuova proprietà sottrasse terreno alla palude rendendo più salubri le condizioni di vita delle persone, fece restaurare il castello e, nel 1887, fece costruire il Palazzo Rosso.

Bentivoglio, Palazzo Rosso, balcone
Palazzo Rosso, balcone

Il Palazzo Rosso prende il nome dai mattoni rossi con cui fu edificato; il piano terra fu adibito ad uffici, mentre il piano primo, denominato piano nobile, era la residenza del marchese Pizzardi; il secondo piano era, infine, l’abitazione dei dipendenti. Dopo la morte nel 1922 di Carlo Alberto Pizzardi, il palazzo venne affittato a varie famiglie. Dal 1992 è di proprietà del comune che ne ha fatto la sede della Biblioteca comunale.

Bentivoglio, Palazzo Rosso, Sala dello Zodiaco, decorazioni
Bentivoglio, Palazzo Rosso, piano nobile, Sala dello Zodiaco
Bentivoglio, Palazzo Rosso, piano nobile, Sala dello Zodiaco
Palazzo Rosso, piano nobile, Sala dello Zodiaco

La scala (interna) che porta al piano nobile raccoglie subito l’ammirazione del visitatore per il pregio della ringhiera in legno lavorato e per le decorazioni floreali delle pareti.

Il piano nobile ha una sala di strepitosa bellezza: la Sala dello Zodiaco. La Sala dello Zodiaco è completamente decorata; il soffitto azzurro rappresenta il cielo con le fasi lunari ed ha una curiosa stilizzazione del Sole, intorno è dipinta la fascia dello zodiaco con alcune costellazioni, mentre alle pareti si possono ammirare elementi vegetali ed animali tipici del territorio. La sala dello Zodiaco si affaccia, attraverso finestre particolarmente ampie, sul meraviglioso balcone. Davvero notevole ed unica questa sala!

Bnetivoglio, Palazzo Rosso, Sala dello Zodiaco, soffitto
Palazzo Rosso, Sala dello Zodiaco, soffitto

Al piano nobile è stata ricostruita la camera da letto del marchese Carlo Alberto Pizzardi.

Oggi Palazzo Rosso è sede della Biblioteca Comunale, della sala del Consiglio comunale e luogo di attività culturali. Per la visita contatta la Biblioteca al nr. 051.6643592 email biblioteca.be@renogalliera.it 

Cinzia Malaguti

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