Cascate del Dardagna
Cascate del Dardagna si trovano nel Parco Regionale del Corno alle Scale, Appennino bolognese, nel comune di Lizzano in Belvedere. Un bel trekking immerso nel bosco di faggi permette di costeggiare i 7 salti d’acqua che danno vita alle Cascate del Dardagna. La cascata che si trova più in alto è anche quella con un salto maggiore delle altre con i suoi 30 metri ed è la più suggestiva. Ecco alcuni consigli per viverle al meglio.
Le cascate del Dardagna sono formate da sette salti d’acqua, di diversa altezza e bellezza. Le puoi ammirare dal basso verso l’alto partendo dal Santuario della Madonna dell’Acero (1200 metri s.l.m.), oppure dall’alto verso il basso iniziando dalla località Cavone (ca 1400 m s.l.m.), dove si trova anche una seggiovia che porta in cima al Corno alle Scale, la montagna più alta dell’Appennino bolognese. L’intero percorso è all’ombra della faggeta, in diversi tratti segnato da gradoni di roccia che costeggiano le cascate nel loro corso a balzi.
Il mio consiglio è di iniziare il trekking al Cavone dove si trova un ampio parcheggio e, quindi, scendere le cascate da quella più in alto, la più suggestiva, a quella più in basso, nei pressi del Santuario. Per il rientro al Cavone, dal Santuario Madonna dell’Acero potete prendere la strada dove passano le macchine, per un percorso di circa 2,5 km su asfalto, meno impegnativo rispetto alla salita attraverso il bosco ed i gradoni.
Partendo dall’alto, la prima cascata è quella più spettacolare, il suo salto di 30 metri, la piscina naturale che forma, l’anfiteatro paesaggistico che la circonda, l’orchestra di suoni e colori, la frescura, ne fanno un paradiso naturale. Scendendo, il suono rilassante delle acque e delle cascate intermedie rendono piacevole il percorso, fino all’ultima cascata, quella più in basso, ma ampia, bella e con un salto di discreta altezza. Giunti al Santuario, l’ampio prato alberato invita ad una sosta prima di riprendere il percorso di rientro al Cavone.
A proposito del Santuario della Madonna dell’Acero, qui il 5 di agosto è festa grande dedicata alla Madonna. Secondo la leggenda, la Madonna comparve a due pastorelli durante una tempesta, sotto un grande acero, dove si erano rifugiati i due ragazzini di cui uno sordomuto che riacquistò udito e parola; a casa, essi riferirono che la Madonna voleva essere venerata in quel luogo. Il Santuario ha uno stile rustico e sobrio, nato dalla devozione popolare e che conserva all’interno molti ex-voto frutto della riconoscenza popolare.
Buona vita!
Cinzia Malaguti