Le Grotte del Caglieron nelle Prealpi di Treviso
Le Grotte del Caglieron si trovano nel comune di Fregona, a circa 50 km a Nord di Treviso e a circa 7 km da Vittorio Veneto. Localizzate sulle prime colline ai piedi delle Alpi bellunesi, le Grotte del Caglieron sono in parte grotte frutto dell’erosione del torrente su rocce calcaree ed in parte cave utilizzate un tempo per l’estrazione della piera dolza, un’arenaria usata in passato nell’edilizia. Il must delle Grotte del Caglieron è la forra, la gola naturale, dove una passerella permette l’attraversamento tra cascate, cascatelle e lo scorrere impetuoso del torrente.
Ciò che oggi possiamo ammirare alle Grotte del Caglieron è un mix di opere della natura e dell’uomo in un paesaggio collinare di grande impatto scenografico. Numerose sono le cascate, alte anche parecchi metri, con grandi marmitte alla base. La gola, formatasi per opera erosiva del torrente, è costellata di cavità artificiali dovute all’attività estrattiva dell’arenaria, la tipica pietra dolza (pietra tenera); essa è chiamata grotta per via delle grandi concrezioni calcaree che, nella parte più profonda della forra, chiudono per un tratto ed in parte la volta, dando all’insieme l’aspetto di una grotta.
L’attività estrattiva, che risale al Cinquecento e forse anche prima, forniva il materiale per la costruzione di stipiti, architravi, ecc. che si possono ancora osservare sulle vecchie case e i palazzi di Vittorio Veneto e dintorni. L’estrazione avveniva a blocchi utilizzando grossi scalpelli che hanno lasciato segni ancora visibili.
Il percorso di visita
Il percorso è ad anello, cioè per uscire non si deve tornare indietro, ci sono tratti in pendenza, altri scivolosi, quindi munitevi di abbigliamento comodo; il giro completo v’impegnerà circa un’ora, considerando anche le soste per foto. Lungo il percorso si incontrano numerosi pannelli descrittivi e, poco dopo l’ingresso che è libero, nessun pagamento, si apre una grotta molto ampia (grotta dei Breda), caratterizzata dalle colonne inclinate che sostengono gli strati di arenaria formanti il soffitto. Poco più avanti, sulla sinistra, una passerella in legno conduce alla grotta per la stagionatura del formaggio di grotta (grotta di San Lucio) di un caseificio locale.
Ritornando sui propri passi, si incontra un belvedere dal quale si può ammirare dall’alto la splendida gola naturale, attraversata da cascate e cascatelle; proseguendo la si percorre su passerelle a tratti sospese; questa è la parte più suggestiva del sito. Camminando nella forra sulle passerelle, noterete delle cavità artificiali, testimonianza delle passate attività estrattive.
Al termine del percorso nella gola, il sentiero attrezzato conduce ad un antico mulino, mentre un altro sentiero risale verso la parte terminale del parco delle Grotte del Caglieron. Lungo questa parte di sentiero, prima ripido poi pianeggiante, s’incontrano due piccole case ristrutturate, destinate a diventare Museo dello Scalpellino, a memoria dell’antico mestiere. Il percorso si conclude uscendo direttamente sulla strada provinciale. Poco più avanti, passato il ponte, dopo una breve scalinata, s’incontra la Grotta della Madonna, luogo di devozione alla Madonna.
Le Grotte del Caglieron sono una meta gradevole e apprezzate sia in estate per la frescura che in inverno per le cascate di ghiacci.
Buona visita!
Cinzia Malaguti