Concilio di Costanza
Costanza si trova in territorio tedesco, sull’omonimo lago posto al confine tra Svizzera, Germania ed Austria. Nel 1414, fino al 1418, nella sua Cattedrale si tenne il famoso concilio ecumenico voluto dal re Sigismondo per porre fine allo Scisma d’Occidente, il Concilio di Costanza; a quel tempo, infatti, la curia papale era divisa, con due sedi, Roma ed Avignone e due papi, Gregorio XII a Roma e Benedetto XIII ad Avignone; l’obiettivo del concilio era una riconcigliazione, ma non andò così, anzi gli animi furono inaspriti e vennero decise condanne al rogo.
Nell’Alto Medioevo la Chiesa fu oggetto di molte critiche per la sua ricchezza e per la vendita di indulgenze che servivano per finanziare le crociate e la costruzione di nuove chiese ed alimentò la corruzione; nacquero movimenti riformisti che vennero repressi duramente, con condanne a morte al rogo per gli aderenti. Vennero fatti passare per eretici anche i Frati Minori che volevano seguire alla lettera le regole di povertà prescritte da Francesco d’Assisi. Fu oggetto di contestazione la dottrina che aveva stabilito l’esistenza di un luogo intermedio tra paradiso ed inferno, il purgatorio; il purgatorio, così come il culto dei santi, erano considerati strumenti della Chiesa latina per incassare denari in cambio di sconti di pena per i fedeli ed espiazione dai loro peccati; denari estorti anche alla povera gente che servivano a finanziare crociate contro gli infedeli, a edificare luoghi di culto e ad arricchire la curia ed il clero. Questo era il clima all’alba dell’arrivo di Martin Lutero e della Riforma protestante del XVI secolo.
Il Concilio di Costanza, il 6 luglio 1415, condannò al rogo il teologo e riformista boemo Jan Hus accusato di aver contestato le scomuniche ed il commercio delle indulgenze, di aver disprezzato il giudizio della Chiesa, di aver riconosciuto come sola fonte di verità il Vangelo e di avere demolito il primato dei pontefici. Hus, già in precedenza scomunicato, si recò al Concilio di Costanza per spiegare e difendere le proprie tesi, ma fu invece arrestato, processato e, avendo rifiutato di riconoscere l’autorità dei padri conciliari e censori, fu condannato al rogo come eretico.
Pensate che i vescovi del Concilio fecero pure riesumare i resti del riformista inglese John Wyclif, morto trent’anni prima e ritenuto l’ispiratore di Jan Hus; i suoi resti vennero riesumati per poi essere arsi.
A Costanza, il luogo in cui il predicatore Jan Hus venne arso è segnalato da un masso commemorativo. Prima del rogo, Hus fu rinchiuso nel castello di Gottlieben, nel vicino cantone Turgovia in Svizzera. La casa nella quale soggiornò durante la sua permanenza in città e prima della condanna, è oggi una casa-museo, la Hus-Haus, si trova in Hussenstraße 64. A Praga, dove Jan Hus insegnava e predicava, c’è una grande statua a lui dedicata.
Costanza è un’idea per un week-end storico, ma non solo, visto che si trova su un bel lago, il lago di Costanza.
Cinzia Malaguti
Bibliografia:
Storica NG nr. 87
F. Cardini, M. Montesano, Storia medievale, Firenze, Le Monnier, 2006