Sulla curiosità
Un po’ di filosofia sulla curiosità. La curiosità è il motore dell’intelligenza, ma per la maggior parte delle persone è sinonimo di interesse verso qualcosa o qualcuno. La curiosità comprende l’interesse, ma non è definita da esso. La curiosità è inclusiva e casuale, non si focalizza sulle persone, ma sui fatti e coglie un desiderio di conoscenza costruttivo ed evolutivo. La curiosità è amore e desiderio di conoscenza della vita e del mondo, non è il pettegolezzo; solo in questa accezione essa è motore dell’intelligenza.
Sarete d’accordo con me nell’affermare che tutte le persone molto intelligenti sono anche persone con una grande curiosità in tutti i campi. Vorrei sottolineare proprio questo “in tutti i campi” perché – seppur con diversa intensità – questa curiosità non esclude nulla o quasi nulla, tutto serve a nutrire la voglia di conoscere e sapere, nutrimento dell’intelligenza.

Potrei quasi affermare che più una persona è curiosa più è intelligente. A questo punto però occorre anche sottolineare che parlo di curiosità utile all’elaborazione mentale, parlo di cibo con cui nutrire il pensiero; non parlo di curiosità fine a sé stessa come può essere quella legata al pettegolezzo. La curiosità di cui parlo nutre il cervello, ma ne è, a sua volta, nutrita perché lungo la strada dell’elaborazione mentale troviamo altri dubbi e quesiti a cui rispondere cercando nuova conoscenza.
La curiosità si può stimolare per raggiungere la migliore versione di noi stessi.
Buona giornata!
Cinzia Malaguti