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Persepoli

Persepoli fu la capitale della Persia voluta dal re Dario per celebrare la magnificenza del suo impero risalente al 522 a.C.. Ho visitato Persepoli qualche anno fa e, pur trattandosi di un sito archeologico, si rimane ammirati dall’abbondanza di colonnati, di decorazioni in rilievo, di costruzioni a pianta quadrata e incuriositi dall’assenza di templi. Persepoli si trova a circa cinquanta chilometri a nord di Shiraz nell’attuale Iran.

Persepoli, la Porta delle Nazioni attraverso la quale le delegazioni dei popoli sottomessi raggiungevano la sala delle udienze o Apa
Persepoli, la Porta delle Nazioni attraverso la quale le delegazioni dei popoli sottomessi raggiungevano la sala delle udienze o Apadana

La costruzione di Persepoli, quinta capitale del regno persiano o achemenide, fu iniziata tra il 518 ed il 516 a.C.; il re Dario voleva stupire di meraviglia le delegazioni dei popoli sottomessi che si recavano in visita per le celebrazioni. Il re persiano riceveva le delegazioni nella grande sala delle udienze, l’Apadana, di 3600 metri quadrati, delimitata da 72 enormi colonne alte circa 20 metri; la grande sala delle udienze era posta su una piattaforma sopraelevata a cui si accedeva attraverso una scalinata monumentale riccamente decorata in rilievo. La costruzione dell’Apadana fu terminata dal figlio Serse, mentre gli altri lavori di completamento di Persepoli continuarono fino al 331 a.C. quando il macedone Alessandro Magno conquistò l’impero persiano.

I persiani non costruirono grandi templi perché il loro culto di Zarathustra si praticava all’aria aperta e le loro tombe erano molto semplici. I palazzi, invece, come quello di Persepoli, erano imponenti e si usavano molto i colonnati.

Persepoli, ricostruzione storica
Persepoli, ricostruzione storica

Nella ricostruzione storica, la città di Persopoli aveva un’entrata attraverso un’ampia scalinata a doppia rampa che conduceva ad un piccolo cortile aperto; dal cortile si accedeva alla Porta delle Nazioni, un ingresso monumentale voluto da Serse, figlio di Dario, nel 475 a.C., fiancheggiato da due tori alati, che si apriva sull’Apadana, la sala delle udienze, e sulla via processionale. Accanto all’Apadana si trovava il Palazzo di Dario, l’ufficio del re dei re, la cui sala principale era sorretta da 12 colonne. A lato del Palazzo di Dario si trovava il Palazzo del Tesoro, un edificio composto da due grandi sale che custodiva le ricchezze inviate da tutti i popoli sudditi dell’Impero. A fianco dell’Apadana si trovava il più grande dei palazzi di Persepoli, noto come Sala del Trono di Serse, a pianta quadrata e con ogni lato di 70 metri.

Persepoli

Nel 331 a.C. Alessandro Magno saccheggiò ed incendiò Persepoli, seppellendo sotto una montagna di cenere e macerie il “grande sogno di Dario”; sull’antica capitale persiana, successivamente, infierirono anche tempeste di sabbia e terremoti; non tutto alla fine andò perduto, così gli scavi archeologici, iniziati nel 1931, portarono alla luce ciò che noi oggi possiamo ammirare ed immaginare di quella che fu una maestosa capitale persiana.

Persepoli, a destra la Porta delle Nazioni, al centro la Sala delle udienze (Apadana) e dietro il Palazzo di Dario
Persepoli, a destra la Porta delle Nazioni, al centro la Sala delle udienze (Apadana) e dietro il Palazzo di Dario

Persepoli è riconosciuta sito Patrimonio dell’Umanità Unesco ed oggi, a distanza di 2500 anni, si possono ancora ammirare i resti della monumentale Porta delle Nazioni, le imponenti scalinate che conducevano all’Apadana, della quale sono rimaste tredici delle settantadue colonne originarie, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario e numerosi rilievi che celebrarono la potenza del re. Nel sito archeologico è stato allestito un museo che raccoglie ed espone lapidi in argilla su cui sono riportati testi in scrittura cuneiforme, armi, strumenti musicali, ceramiche ed altri reperti rinvenuti dagli archeologi durante gli scavi nell’area.

Per la vostra visita storico-culturale a Persepoli e all’Iran v’invito a leggere l’articolo Iran meta insolita e a consultare le risorse in rete indicate in calce all’articolo stesso.

Cinzia Malaguti

 

Bibliografia:

Storica NG nr. 75

R. Ghirshman, Storia della Persia antica, Torino, Einaudi, 1972

J. Wiesehofer, La Persia antica, Bologna, Il Mulino, 2003

 

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