Bologna insolita : itinerario sulla via delle acque
Bologna insolita: itinerario sulla via delle acque. L’antica rete delle acque e dei canali che attraversavano Bologna è stata per lo più e gradualmente interrata, un po’ perché le attività legate ai mulini ad acqua (segherie, concerie, seterie) non erano più redditizie e un po’ per motivi igienici e di salute pubblica. Ci sono, però, punti dove quelle acque scorrono alla luce del sole, prima o dopo lunghi tratti di interramento, come prigioniere nell’ora d’aria. Quella che vado a descrivere è una passeggiata a caccia dei luoghi bolognesi dove l’acqua scorre alla luce del sole, prima e dopo di rientrare al buio.


Il fiume Reno attraversa lateralmente la città di Bologna. Nel Medioevo l’uomo costruì canali con le sue acque per farle arrivare nel centro della città ed alimentare le fiorenti attività dell’epoca. Successivamente e gradualmente, lunghi tratti vennero interrati e oggi quei canali scorrono sotto strade, vicoli e viali. Alcuni tratti, però, si possono ancora osservare, tracce di un passato quando quelle acque erano preziose.
In località Casalecchio, si diparte dal fiume Reno il Canale di Reno affiancato da un bel viale pedonale che giunge scoperto fino alla Certosa, il cimitero monumentale di Bologna, per poi interrarsi all’incrocio con via Sacco e Vanzetti e proseguire sotto via Valdossola e via Sabotino, fino a raggiungere le porte d’ingresso al centro storico.
Alla fine di via Sabotino, che s’interseca con la circonvallazione, e proprio di fronte, si trova la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria e San Valentino della Grada, ai piedi della quale possiamo notare il defluire scoperto delle acque del Canale di Reno. Oltre la Chiesa, le acque interrano di nuovo, sotto il parcheggio centrale di via della Grada, per rivederle alla luce del sole in via Riva di Reno. L’intervento di scopertura del canale su via Riva di Reno è frutto di un’opera di riqualificazione targata 2025.

Proseguendo su via Riva di Reno, all’incrocio con via Galliera proseguiamo su via dell’Orso e, dopo aver attraversato via dell’Indipendenza, giungiamo su via Bertiera, quindi svoltiamo su via Piella dove si trova il punto più suggestivo del passaggio del Canale di Reno in centro città, la cosiddetta Finestrella, un frammento significativo della Bologna medievale con le abitazioni ai lati del corso d’acqua, anche chiamata Piccola Venezia; la si può osservare anche dalla parallela via Oberdan. Da via Oberdan il percorso è breve per raggiungere il simbolo della Bologna medievale: le Due Torri, Garisenda e Asinelli.
Dalle acque del Canale di Reno si origina il Canale Navile che, dal centro città, serviva la zona dell’Arcoveggio, a nord del centro storico, verso Castelmaggiore. Il Navile è scoperto per un lungo tratto che va da via de’ Carracci al Parco di Villa Angeletti, al Parco della Beverara, al Parco Lungo Navile, fino alla zona Arcoveggio e Corticella, in periferia della città.
Buona vita!
Cinzia Malaguti