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Gorizia, terra di confine e terra d’incontro

Gorizia è terra di confine, città che fu divisa tra Italia e Slovenia da un muro abbattuto solo nel 2004; una targa in Piazza della Transalpina ricorda dove era quel muro. Gorizia divenne italiana solo dopo la fine della Grande Guerra. La città è ancora divisa, da una parte Gorizia in Italia, dall’altra Nova Gorica in Slovenia, ma non più da un muro. Gorizia è oggi una città moderna con una vivace piazza triangolare, Piazza Vittoria, una bella chiesa barocca, la Chiesa di Sant’Ignazio, e un imponente Castello che l’osserva dall’alto.

Piazza della Vittoria con Chiesa di Sant’Ignazio
Parco di Palazzo Coronini Cronberg

Un po’ di storia

Gorizia è, per la sua posizione geografica, terra d’incontro tra le culture latine, slave e germaniche. Fu castrum romano, poi un importante centro medievale d’influenza tirolese, poi fu contesa dalla Repubblica di Venezia – che vi governò per un breve periodo – e dall’Austria che alla fine prevalse; Gorizia passò alla casa degli Asburgo d’Austria alla fine del XV secolo e rimase sotto l’Impero Austro-Ungarico fino alla fine della Grande Guerra (la Prima guerra mondiale) agli inizi del XX secolo. Durante il fascismo, venne avviato – anche in questo territorio, un processo di italianizzazione degli sloveni presenti sul territorio.

Con la fine della Seconda guerra mondiale, persa dall’Italia che si era alleata con i nazisti, il territorio di Gorizia venne diviso con la Jugoslavia e nel 1947 venne costruito il muro. La Piazza della stazione ferroviaria della Transalpina è, ancora oggi, in parte territorio sloveno e in parte italiano ed il muro che lo divideva fu abbattuto solo nel 2004. Nel 2007, l’entrata della Slovenia nel trattato di Schengen, ha permesso alle due comunità, quella italiana e quella slovena, di integrarsi e formare un polo di sviluppo unico.

Piazza della Transalpina

Cosa vedere a Gorizia

Gorizia è una piccola città mitteleuropea. Nel suo Castello troviamo la sua impronta medievale, nei suoi eleganti Palazzi e Piazze troviamo il suo carattere asburgico (austriaco) e nella targa posta sulla Piazza della Transalpina ricordiamo che qui fino al 2004 c’era un muro che divideva due comunità.

Da non perdere a Gorizia: 1. la vivace Piazza della Vittoria con la barocca Chiesa di Sant’Ignazio, 2. gli eleganti palazzi di Piazza Cavour e di Piazza Sant’Antonio, 3. il Palazzo Coronini Cronberg con i suoi cinque ettari di parco, 4. il Castello con i suoi bastioni, 5. la Piazza della Transalpina per ricordare il muro di Gorizia e fare una foto con un piede in Italia e l’altro in Slovenia.

La vivace Piazza della Vittoria con la barocca Chiesa di Sant’Ignazio

Piazza della Vittoria è il centro della vita cittadina dei goriziani. E’ una grande piazza triangolare dove si susseguono diversi frequentati bar, affacciati alla Chiesa di Sant’Ignazio e circondati da eleganti palazzi. La Chiesa di Sant’Ignazio fu eretta, su iniziativa dei Gesuiti, tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento in stile barocco; ha una bella facciata con due campanili a cipolla ed è una sintesi di elementi austriaci e latini, mentre l’interno è di derivazione decisamente latina con affreschi pregevoli. Sulla piazza si trova anche la Casa Torriana, di origine cinquecentesca, oggi sede della Prefettura, ma in epoca asburgica era la sede del rappresentante del governo centrale nominato direttamente dall’Imperatore. Dal centro della piazza, alzate lo sguardo per notare il Castello che sembra incoronare i palazzi di quel lato della piazza.

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Piazza della Vittoria
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Chiesa di Sant’Ignazio

Gli eleganti Palazzi di Piazza Cavour e di Piazza Sant’Antonio.

Piazza Sant’Antonio e Piazza Cavour sono una di fianco all’altra e spumeggiano per l’eleganza dei palazzi che vi si affacciano. In Piazza Sant’Antonio si trovano due lati del chiostro di un antico convento, il palazzo dei baroni Lantieri del XIV secolo e il palazzo dei conti di Strassoldo (oggi Hotel) del XV secolo che ospitò – nel XIX secolo – la corte dei Reali di Francia in esilio per nove anni. In Piazza Cavour possiamo ammirare il palazzo degli Stati provinciali del 1200 poi ampliato nel Cinquecento, la cinquecentesca Casa del Comune con il caratteristico sporto ai piani superiori e la Casa degli Ungrispach, una delle più antiche della città. Di fianco a quest’ultimo palazzo e all’imbocco della medievale via Rastello, si trovano altri antichi palazzi. Dietro Piazza Cavour, quasi nascosto, si trova il Duomo di Gorizia, piccolo e grazioso;

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Chiostro Piazza Sant’Antonio
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Palazzi medievali all’imbocco di via Rastello

Il Palazzo Coronini Cronberg con i suoi cinque ettari di parco

Il Palazzo Coronini Cronberg si trova in Viale XX Settembre ed è una dimora storica risalente alla fine del Cinquecento; oggi è un Museo per volontà del suo ultimo proprietario, il conte Guglielmo Coronini Cronberg (1905-1990). A Palazzo Coronini Cronberg soggiornò e morì l’ultimo re di Francia Carlo X di Borbone che a Gorizia fuggì in esilio dopo i moti rivoluzionari francesi. Il Palazzo è visitabile e vi si possono ammirare 15 sale con arredi cinque e seicenteschi al piano terra, mentre al piano nobile si trovano i sontuosi salotti settecenteschi e le sale impero e gli ambienti ottocenteschi; la presenza di soprammobili, argenti, porcellane, cristalli, fotografie, ritratti e oggetti d’uso quotidiano ricreano un’atmosfera tale da sembrare di visitare una villa ancora abitata. Il parco del Palazzo fu realizzato sul finire dell’Ottocento, sulla scia di un programma di riqualificazione urbana che mirava a creare per Gorizia l’immagine di “città-giardino”, di centro climatico mite e temperato, come desideravano le corti asburgiche; è dislocato su cinque ettari su una collinetta in cui le componenti naturali e artificiali concorrono a creare suggestivi scorci e pittoresche vedute. Le visite all’interno del Palazzo sono a pagamento, mentre l’accesso al Parco è libero negli orari di apertura.

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Palazzo Coronini Cronberg
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Palazzo Coronini Cronberg

Il Castello con i suoi bastioni

Il Castello di Gorizia si trova su una collina che domina il centro della città. Il nucleo più antico di questo Castello risale al XI secolo; quando Gorizia passò agli Asburgo, sul finire del XV secolo, divenne loro proprietà, poi fu occupato per un breve periodo dai Veneziani (1508-1509) per ritornare poi sotto l’Impero austro-ungarico; nel Settecento venne fortificato con la costruzione delle torri polveriere e di una serie di bastioni. Belle le vedute panoramiche sulla città. E’ visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 19. Poco prima dell’ingresso al Castello, si trova il Museo della Grande Guerra. Il Castello, così come il Museo della Grande Guerra, si trova sulla collina che sovrasta Gorizia, insieme ad un gruppo di abitazioni che formano Borgo Castello; Borgo Castello ha un ingresso monumentale dato dalla Porta Leopoldina, fatta costruire nel XVII secolo ed inaugurata in occasione della visita a Gorizia dell’Imperatore Leopoldo I.

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Castello
Veduta panoramica dal Castello

Piazza della Transalpina

Piazza della Transalpina è la piazza della Stazione ferroviaria di Nova Gorica, Slovenia. La stazione si trova in Slovenia, ma la piazza è divisa tra Italia e Slovenia. La piazza su cui si affaccia la stazione, Piazza della Transalpina, è – infatti – metà italiana e metà slovena e, fino al 2004, era divisa da un muro. A ricordare la presenza del muro, nell’esatto punto in cui si trovava, è stata posta una targa rotonda con indicato il confine, di là Slovenia e di qua Italia. Piazza della Transalpina dista circa 25-30 minuti a piedi da Piazza Vittoria. A mezza strada, c’è Piazza de Amicis dove si trova il Palazzo Attems-Petzenstein, un bel palazzo settecentesco, dotato di una elegante facciata con statue e balaustra; ospita i Musei provinciali. Alle spalle di questo aristocratico palazzo si trova la via del ghetto ebraico e la Sinagoga.

Piazza della Transalpina, targa ex muro
Palazzo Attems Petzenstein

Per quanto riguarda la ristorazione, ho mangiato egregiamente alla Chincaglieria Gastronomia in via Rastello 60. Locale scoperto per caso, ma ne siamo rimasti così soddisfatti da tornare più volte durante il nostro soggiorno a Gorizia. Vengono serviti piatti della tradizione con qualche creativa variante di ottimo gusto ed ingredienti di stagione.

Buona vita!

Cinzia Malaguti