Giardino di Pojega in Valpolicella
Giardino di Pojega si trova a Negrar, in Valpolicella, sulle prime colline di Verona famose per la produzione di ottimi vini, quali il Valpolicella, il Recioto e l’Amarone. Il Giardino di Pojega è uno spettacolare giardino settecentesco all’italiana, ossia caratterizzato da geometrie e simmetrie, fontane e giochi d’acqua; si trova al centro di un grande vigneto insieme alla bella Villa Rizzardi.


Il Giardino di Pojega si estende su un’area di 54.000 mq, sviluppata su tre livelli, caratterizzata da pendii e pianure che seguono la morfologia della collina e conferiscono al paesaggio una varietà straordinaria.
Il Giardino di Pojega è uno dei più belli giardini all’italiana, dove l’intervento dell’uomo sulla natura potenzia la bellezza paesaggistica, offrendoci un ambiente che assume le caratteristiche di un’opera d’arte. Il giardino di Negrar in Valpolicella ha realizzato in pieno il suo obiettivo di unire armoniosamente storia, arte e natura per creare un’esperienza unica e indimenticabile per chiunque lo visiti.
Durante la visita si segue un percorso numerato e contrassegnato da pannelli esplicativi, piacevole e suggestivo. Di particolare fascino sono: il Viale dei cipressi, il Belvedere, il Teatro di verzura, la vista sulle vigne, il Parterre, il Giardino segreto con il Ninfeo.
Il Belvedere è una struttura ottagonale in cima alla collina e da cui inizia il Viale dei cipressi; è circondato da una scalinata articolata che si biforca per abbracciare la torretta-belvedere ai lati. All’inizio della scalinata si trovano due statue che raffigurano la Sapienza con un libro e l’Abbondanza con la cornucopia, mentre la statua della Concordia è al centro della torretta-belvedere; sono simboli delle virtù familiari. In passato veniva probabilmente utilizzato quale palco per le orchestre, sfruttando la sua posizione sopraelevata per diffondere la musica in tutto il giardino.

Il Teatro di verzura è una spettacolare struttura dove le gradinate sono costituite da siepi basse di bosso, con cipressi che delimitano il proscenio e le statue; siepi di carpino fungono da quinte per gli attori, mentre la soglia del teatro è segnata da due cipressi e due leoni; le divinità e i putti rappresentati nelle nicchie della galleria di carpino includono Giove, Giunone, Apollo, Cerere, Mercurio e Minerva.

Sul fianco occidentale, la villa e il giardino sono cinti da estese vigne, dalle quali si ottiene buona parte delle uve che contribuiscono, fra gli altri, alla produzione del Valpolicella Ripasso Classico Superiore e degli Amarone Guerrieri Rizzardi.

Il parterre è la sezione del Giardino di Pojega più vicina alla villa. Il design richiama il tipico giardino all’italiana, con siepi ordinate e una piccola rotonda di platani che funge da belvedere; sono presenti alcune fontane alimentate da una sorgente a monte, dove l’acqua fluisce naturalmente attraverso tubazioni, senza l’uso di pompe. Sulla soglia si trovano due cipressi, simbolo di transizione tra spazi.

Il Giardino segreto si trova sul fianco orientale della villa, collegato al piano nobile della stessa da un ponticello. E’ un giardino terrazzato con due fontane nella parte centrale caratterizzate da due piccoli tritoni sdraiati, dalla cui bocca sgorga lo zampillo d’acqua. Altre due fontane si trovano lungo l’asse centrale del giardino e si compongono di mascheroni sovrastanti vasche di pietra. Nel punto più alto si trova un bel Ninfeo caratterizzato da tre nicchie rivestite da concrezioni, spugne e finte stalattiti; al centro, sotto una finta cascata, è posta la statua di una divinità fluviale, sdraiata sul fianco.


La villa fu costruita tra il 1868 e il 1870 e presenta uno stile che fonde elementi barocchi, rinascimentali e neoclassici. La disposizione planimetrica è a “ferro di cavallo” e il giardino circostante ha mantenuto la sua indipendenza.
Buona vita!
Cinzia Malaguti