Alto Adige, Val Venosta, i luoghi da non perdere
La Val Venosta è la zona più occidentale dell’Alto Adige; inizia dal Passo Resia, al confine con l’Austria, per poi scendere fino a Merano, ma prima si allarga fino al Passo dello Stelvio e fino al confine svizzero della valle di Mustair, nel Cantone dei Grigioni. La Val Venosta è una valle aperta e, quindi, molto luminosa, adatta a finalità escursionistiche nei suoi alti sentieri panoramici, ma anche storico-culturali con i suoi castelli e la sua abbazia, poi ci sono i meleti, distese di campi di meli a perdita d’occhio e, infine, a due passi dopo il confine svizzero, a Mustair, si può visitare un gioiello architettonico ed artistico dell’epoca carolingia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, per un interessante sconfinamento.
L’Alta Val Venosta, la parte che da Malles arriva fino al passo Resia, dove nasce l’Adige, è la più bella da un punto di vista paesaggistico, per la presenza del Lago di Resia (1498 m. s.l.m.) e della laterale Vallelunga, una valle incontaminata con bella vista sul ghiacciaio della Palla Bianca. Dalla zona di Malles, inoltre, in direzione dello Stelvio, si può godere di una vista spettacolare sull’Ortles (3926 m. s.l.m., la montagna più alta dell’Alto Adige. In Alta Val Venosta si trova uno dei borghi più belli d’Italia, Glorenza. La Media e la Bassa Val Venosta (da Sluderno a Merano) è caratterizzata da suggestivi castelli e spettacolari meleti; qui sono presenti vendite dirette, da parte dei coltivatori locali, di mele e prodotti derivati.
I luoghi da non perdere in Val Venosta
Lago di Resia. Si trova a 1498 m.s.l.m. ed è caratteristico per il campanile che emerge dalle acque. Il lago di Resia è artificiale in quanto è nato nel 1950 a seguito della costruzione di una grande diga che unificò due laghi naturali, il Lago di Resia ed il Lago di Curon, sommergendo l’antico abitato di Curon Venosta che venne ricostruito più a monte; il campanile della chiesa è ciò che rimane dell’antico abitato ed in inverno, quando il lago ghiaccia, è raggiungibile a piedi. Il bacino dell’attuale lago ha una lunghezza di 6 km, una larghezza massima di 1 km ed una profondità massima di 22,5 m. Annualmente, nel mese di luglio, vi si tiene una frequentata gara podistica: il giro del Lago di Resia.
Vallelunga. Da Curon Venosta s’imbocca la selvaggia valle laterale alpestre di Vallelunga; consiglio di arrivare con l’auto fino al parcheggio di Melago (1912 m.s.l.m.), dove finisce la strada, da qui parte un meraviglioso e panoramico sentiero, a lato del Rio Carlino e in vista del ghiacciaio della Palla Bianca (3739 m.s.l.m.); con una piacevole passeggiata potete raggiungere la malga, volendo proseguire si può raggiungere il rifugio Pio IX alla Palla Bianca.
Glorenza. E’ un piccolo centro della Val Venosta, ma molto pittoresco per le sue case con facciate gotiche, per i suoi suggestivi antichi portici, per le sue torri e mura di cinta che la circondano. Glorenza (907 m. s.l.m.) è nominata per la prima volta in un documento del 1163, ma fu più volte rasa al suolo; la struttura architettonica che possiamo ammirare risale al XVI secolo. Glorenza è inserita nel circuito dei i borghi più belli d’Italia.
Da Glorenza, bastano 11 km per raggiungere il confine svizzero ed il Monastero di San Giovanni a Mustair, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il Monastero di San Giovanni è un meraviglioso ed imponente complesso architettonico dove, all’interno della sua Chiesa, sono custoditi preziosi affreschi di epoca carolingia. Fu infatti Carlo Magno ad aver voluto questo Monastero, edificato nel 775 circa; a quel tempo monaci e monache popolavano il monastero, ma dal 1163 esso è abitato solo da monache di clausura; oggi vi abitano 11 monache dedite al lavoro negli orti, al frutteto, all’artigianato artistico, alla gestione della biblioteca e alla preghiera, secondo la regola di San Benedetto, “prega e lavora”. All’interno della Chiesa, si possono ammirare i preziosi affreschi medievali dell‘arte carolingia, ma anche dell’arte romanica. Annesso al convento, di cui è possibile ammirare il chiostro e l’orto, vi è il museo, situato nella Torre Planta, una torre difensiva con più di mille anni; al suo interno vi è la rappresentazione dei locali delle badesse, degli spazi abitativi, dei dormitori, delle sale di preghiera ed un piccolo salotto; anche gli oggetti esposti raccontano il modo di vivere dell’epoca. Il Monastero è aperto alle visite tutto l’anno e tutti i giorni; da maggio ad ottobre: dalle 9 alle 17, domenica e festivi, dalle 13,30 alle 17. Altre info nel sito del Monastero.
Abbazia di Monte Maria (Marienberg). Si trova sopra al paese di Burgusio, vicino a Malles, in bella vista, prima della salita per il Lago di Resia. E’ un’imponente abbazia benedettina fondata nel XII secolo dotata di una cripta ricca di preziosi affreschi di arte romanica. Pur essendoci la strada che porta all’Abbazia, vi consiglio di parcheggiare l’auto prima della salita per Slingia e salire a piedi, lungo l’apposito sentiero che parte dal castello medievale, per ammirare la bella vista panoramica sulla valle. Giunti all’Abbazia, vi attende un ampio cortile interno dal quale entrare nella chiesa, ricca di stucchi elaborati. La visita alla Chiesa dell’Abbazia è gratuita, mentre per vedere la cripta occorre presentarsi davanti alla chiesa entro le 17,30 (dal lunedì al sabato, ma solo da giugno a fine ottobre – d’inverno è chiusa alle visite), per essere accompagnati da un abate che vi si reca per la celebrazione dei Vespri. Altre info nel sito dell’Abbazia.
Castel Coira. Si trova a Sluderno ed è un castello privato, ma visitabile, ancora oggi abitato dai discendenti degli antichi conti austriaci Trapp che vollero farne una residenza rinascimentale. Molto bella la loggia rinascimentale del 1570 dove è possibile ammirare scene e figure simboliche fantastiche in ottimo stato di conservazione che rappresentano una visione della vita rinascimentale; i frutti dipinti sono mele cotogne, simboli di fertilità, ma trovano spazio anche figure legate alle favole educative di Esopo; c’è anche la rappresentazione dell’albero genealogico dei Trapp. Nella cappella è possibile ammirare una Madonna romanica del 1270, mentre nella sala delle armi si può osservare la più vasta collezione privata europea di armi ed armature del 1350. I conti Trapp vengono ad abitare a Castel Coira solo d’estate, mentre in inverno risiedono ad Innsbruck; quando sono presenti sventola la loro bandiera. Le visite sono solo guidate, dal 20 marzo al 31 ottobre, esclusi i lunedì (salvo giorni festivi), con questi orari: la mattina dalle ore 10,00 fino alle ore 12,00 (inizio ultima visita), nel pomeriggio dalle ore 14,00 fino alle ore 16,30 (inizio ultima visita). Altre info nel sito del castello.
Castello di Castelbello. Si trova su uno sperone di roccia nella località Castelbello-Ciardes in Bassa Val Venosta, lungo la riva sinistra del fiume Adige; è un castello recuperato dalle rovine causate da alcuni incendi, dal 1956 di proprietà statale, ma in precedenza era appartenuto ai conti Hendl. Al suo interno si possono ammirare una cappella ricca di affreschi risalenti al XIV secolo, restaurati nel 2011, sale interne perfettamente restaurate con soffitti a cassettoni ed un bel cortile interno; Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica, voleva farne la sua residenza, c’è pure un moderno bagno da lui fatto costruire. Il Castello di Castelbello ospita mostre d’arte temporanee ed eventi. La visita è solo guidata dal 14 giugno al 18 settembre, dal martedì alla domenica: ore 11, ore 14, ore 15, ore 16. Altre info nel sito del castello.
Prodotti tipici. Conosciute nel mondo sono le mele della Val Venosta, coltivate in territori vallivi e collinari quasi sconfinati, ma puoi trovare anche ottime spremute di mele, deliziosa senape alle mele, composte di mele. L’Alto Adige è anche la patria dello speck e la Val Venosta non fa eccezione. Alcuni indirizzi:
Luggin Kandlwaalhof, Unterwaalweg, 10 a Lasa: coltivatore biologico di mele e produttore di spremute di mele senza aggiunte o diluizioni, senape di mele e di albicocche, mele essiccate, aceto di mele, spumante di mele.
Bottega del Contadino, strada statale 78, Naturno: mele e tutti i derivati, oltre ad altra frutta di stagione; è una cooperativa di produttori locali; vendono anche on line.
Moser Speckworld, strada statale, Naturno: speck e strudel; annesso un piccolo museo e video su come viene prodotto lo speck.
Subito dopo Merano, sulla strada statale per la Val Venosta, in località Lagundo, c’è lo stabilimento della birra Forst con un piacevole ristorante giardino ed annesso shop di birre Forst e marchandise.
Buona vacanza e buone visite!
Cinzia Malaguti
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