Val Badia ed è subito bellezza
Val Badia è una delle più spettacolari valli dolomitiche, delimitata dal Gruppo del Sella, dal Parco Naturale Puez-Odle e dal Parco Fanes-Sennes-Braies, confinante con la Val Pusteria, la Val Gardena e la Valle Ampezzana. Le escursioni estive in Val Badia sono tante e ciascuno può trovare quelle più adatte alle proprie esigenze, qui te ne racconto tre che non richiedono una preparazione particolare, non ci sono ferrate. Divertimento e rigenerazione di corpo e mente sono assicurati!
La Val Badia è comunemente divisa in due parti: l’Alta Val Badia che comprende le località di Badia, Corvara, Colfosco e la Bassa Val Badia con La Valle, San Martino e Marebbe. Bassa Val Badia si fa per dire perché si va dai 1127 mt s.l.m. di San Martino ai 1391 mt di La Valle. L’Alta Val Badia ha la sua località più alta a Colfosco con i suoi 1645 mt s.l.m, sulla strada per il Passo Gardena. Fare trekking in Val Badia raggiungendo rifugi e punti panoramici è entusiasmante, ma ciò lo si può dire per tutte le escursioni nelle meravigliosi Dolomiti, tuttavia qui siamo nel cuore delle Dolomiti e questo ti fa capire quante meraviglie ti aspettano.



Da Colfosco alla Cascata Pisciadù
Passeggiata adatta a tutti, anche con passeggini. Il percorso inizia in prossimità degli impianti di Colfosco, adiacenti l’Hotel Lujanta (in fondo al paese, verso il Passo Gardena). Il sentiero è su una stradina sterrata, quasi senza pendenze, tra prati e campi coltivati, fino ad arrivare ai piedi del monte Pisciadù, nel gruppo del Sella, da dove scende una cascata da altezza considerevole. Il percorso dal parcheggio degli impianti di Colfosco è di circa 1 ora, considerando anche il ritorno.


Dal parcheggio Saré al Rifugio Scotoni e al Lago Lagazuoi
Questa escursione ti permette di ammirare le Dolomiti che dividono la Val Badia dalla Valle di Cortina D’Ampezzo, nel Parco Fanes-Sennes-Braies. A La Villa prendi la direzione di San Cassiano, poi prosegui in direzione Cortina fino all’altezza del campeggio Sass Dlacia, qui si trova il parcheggio libero Sarè (Sciarè). Da fianco al campeggio parte il sentiero che conduce al Ristorante Capanna Alpina (1720 mt s.l.m.) in circa 20 minuti, quindi prosegui per il Rifugio Scotoni a 2040 mt in circa 1 ora. Il sentiero che collega la Capanna Alpina al Rifugio Scotoni è una larga strada sterrata in costante media pendenza. Dal rifugio al Lago Lagazuoi il sentiero si fa decisamente più impegnativo, qui occorrono gambe “buone” e attenzione perché s’inerpica sulla montagna rocciosa con fondo acciottolato e discontinuo. Arrivati al Lago la vista è superlativa e ripaga della fatica. Dal rifugio al Lago Lagazuoi si impiega circa 1 ora. Per il ritorno al parcheggio Sarè, io ho ripercorso il sentiero dell’andata, ma ci sono alternative.



Se hai ancora energie e voglia da spendere, dal Lago Lagazuoi, anziché riscendere verso lo Scotoni, puoi salire ancora alla Forcella del Lago e poi rientrare alla Capanna Alpina attraverso il Col de Locia.
Un’altra via alternativa parte dal Passo Valparola; si parcheggia l’auto al Sarè, quindi si sale in bus (n. 465) fino al Passo Valparola. Da qui si prende il sentiero 18B per la Forcella Salares, poi verso il Lago Lagazuoi, quindi si scende al Rifugio Scotoni e alla Capanna Alpina per rientrare al parcheggio Sarè. Tempo di percorrenza dal Passo Valparola al Rifugio Scotoni, circa ore 2 ore, da qui per raggiungere il parcheggio aggiungi un’oretta.



La Valle dei Mulini (Val di Morins) a Longiarù
Una bella sorpresa la Valle dei Mulini, Val di Morins in ladino, la lingua che ancora si parla su queste montagne. Si trova a Longiarù, un grazioso e tranquillo paese a 1485 mt s.l.m., qualche tornante dopo l’abitato di San Martino in Badia. Puoi parcheggiare la macchina a Longiarù e raggiungere facilmente a piedi l’inizio del sentiero per la Valle dei Mulini. Poco oltre il Ristorante Pizzeria Fornata, inizia sulla sinistra il sentiero, in mezzo ai campi coltivati, che raggiunge la Valle dei Mulini.


Si tratta di 8 mulini che venivano utilizzati un tempo dagli agricoltori, oggi sono un’attrazione ed è piacevole passeggiare con quel suono dell’acqua del torrente che scorre veloce, ricordando un pezzo di storia locale. Poco prima degli ultimi due mulini si apre un ampio prato dal quale puoi rientrare a Longiarù, in un panoramico percorso ad anello che ti permette di ammirare le montagne del Parco Naturale Puez Odle in tutta la loro bellezza. Se vuoi, puoi anche proseguire verso la Forcella del Putia o il Rifugio Genova.

Buona vita!
Cinzia Malaguti
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