Sissi, l’imperatrice che amava l’Italia
Sissi, l’imperatrice d’origine bavarese sposata all’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo-Lorena, amava l’Italia. Il Castello di Miramare, vicino a Trieste, era uno dei suoi luoghi preferiti e vi soggiornò per ben 14 volte. A Venezia e alla Scala di Milano non ebbe una accoglienza calorosa perché gli italiani si opponevano al dominio austriaco, così Sissi amava rifugiarsi a Merano e a Madonna di Campiglio da dove partiva per le sue escursioni in alta montagna. Ripercorriamo le principali fasi della vita di questa bellissima, ma sfortunata imperatrice.
Sissi e l’incontro con Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria
Elisabetta di Baviera venne chiamata Sisi da Francesco Giuseppe d’Austria, poi le trasposizioni cinematografiche l’hanno resa celebre ai posteri come Sissi. Elisabetta nacque a Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837 figlia di nobili tedeschi bavaresi. Non era lei ad essere destinata a sposare l’imperatore Francesco Giuseppe, bensì la sorella maggiore Elena, soprannominata Néné. Tutto era pronto alla festa di ballo alla corte di Vienna per la dichiarazione di matrimonio, ma Franz (Francesco Giuseppe) scelse la più giovane e graziosa Sissi. Néné era stata educata ai rigidi protocolli di corte, mentre Sissi fu libera di scorrazzare sulle sue montagne bavaresi; Sissi mantenne questo carattere indipendente fino alla fine dei suoi giorni, entrando spesso in contrasto con le convenzioni di corte. Il matrimonio con Néné era stato combinato dalle due madri, poi saltato a causa delle preferenze dell’imperatore per Sissi. Le due madri erano sorelle, dunque Sissi e Francesco Giuseppe erano cugini e si sposarono il 24 aprile del 1854. Le residenze imperiali furono la fortezza di Hofburg, in centro a Vienna, ed il Palazzo di Schonbrunn, in periferia.
Nei suoi appartamenti imperiali, Sissi passava 3 ore al giorno a farsi pettinare i suoi lunghi capelli, mentre prendeva lezioni di greco. Sissi aveva un gran culto della bellezza e della cura del corpo, aveva una palestra e praticava sport in continuazione, soprattutto equitazione che le permetteva di uscire all’aria aperta, lontana dagli obblighi di corte. Si lavava i capelli con una miscela di rosso d’uovo e cognac e faceva bagni nell’olio d’oliva. L’ossessione di Sissi per la forma fisica e lo scarso entusiasmo per i pranzi di corte facevano chiacchierare su forme di anoressia, ma in realtà, in privato, le piaceva mangiare carne, pochi carboidrati ed aveva una predilezione per i dessert. Accesi furono gli scontri di Sissi con la suocera (e zia) arciduchessa Sofia, una sorta di imperatrice nell’ombra, che voleva occuparsi dell’educazione dei suoi figli.
La fortezza di Hofburg, la principale residenza imperiale, fu il centro del potere degli Asburgo dal XIII secolo in poi. Hofburg è un castello medievale che nei secoli ha cambiato aspetto più volte, fino a diventare l’enorme palazzo di oggi. Hofburg si estende per 240.000 mq ed è formato da 18 ali, 19 cortili e 2600 stanze nelle quali tuttora vivono e lavorano circa 5000 persone perché è sede di musei, di uffici governativi e della presidenza della Repubblica austriaca.
Quando Elisabetta sposò Franz, l’Impero d’Austria era il secondo in Europa per grandezza, si estendeva dall’Italia settentrionale fino ai confini con l’Impero Russo e quello Ottomano, ma i popoli che ne facevano parte avevano storie e tradizioni differenti e parlavano lingue diverse (tedesco, ungherese, serbo, croato, ceco, sloveno, polacco, ucraino, rumeno, italiano); negli anni successivi, l’impero perse prima la Lombardia, poi il Veneto e nel 1867 si divise in due entità amministrate rispettivamente dall’Austria e dell’Ungheria, divenendo così l’Impero Austro-Ungarico. Nel 1908 l’impero annesse anche la Bosnia-Erzegovina. La prima guerra mondiale del 1915-1918 pose fine all’Impero.
Sissi e il Castello di Miramare
Il Castello di Miramare si trova vicino a Trieste ed era la porta meridionale dell’Impero, il suo avamposto sul Mediterraneo. Dalle alture di Trieste, arrivando dall’Austria verso questo meraviglioso Castello, Sissi vide il mare per la prima volta e fu un amore che durò tutta la vita. Il Castello di Miramare fu un luogo molto amato dalla famiglia imperiale e, in particolare, da Sissi che vi soggiornò per almeno 14 volte.
Il Castello di Miramare era la residenza di Massimiliano d’Asburgo e della moglie Carlotta del Belgio. Massimiliano era il fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe. I due fratelli erano molto diversi per carattere ed interessi; Francesco Giuseppe era uomo dedito all’amministrazione e all’organizzazione dell’impero con unico svago la caccia, mentre Massimiliano amava viaggiare, era uomo di cultura, assetato di sapere; anche Massimiliano, però, voleva un trono e questa sua ambizione lo portò ad una tragica fine.
Massimiliano amava l’Italia ed era stato governatore generale del lombardo-veneto, ma in quella residenza dorata si sentiva fuori dal campo della grande politica, anche lui cercava un ruolo e finì per accettare la proposta di diventare imperatore del Messico, proposta pervenuta da un gruppo di conservatori locali che volevano rovesciare la Repubblica in Messico. Massimiliano partì per il Messico, ma arrivato trovò la guerra civile, venne catturato, processato e fucilato nel 1867. Quando la notizia arrivò in Europa fu uno choc, tanto che il pittore Manet realizzò un dipinto dove raffigurava la fucilazione di Massimiliano d’Asburgo. Il Castello di Miramare perse così il suo signore, ma rimase nelle mani degli austriaci, insieme a Trieste, per altri 50 anni.
Il Castello di Miramare custodisce molti oggetti preziosi e carichi di storia. Il suo arredamento ricorda quello di una nave, più precisamente le cabine dei velieri che avevano portato Massimiliano in giro per il mondo; al primo piano ci sono ambienti di rappresentanza molto particolari e belli come la Sala dei Regnanti con i quadri dei sovrani dell’epoca ed il letto dorato per gli ospiti illustri che fossero passati per questa lussuosa residenza. Il letto dorato fu un dono di nozze dell’imperatore Napoleone III.
Sissi a Milano e a Venezia
Milano era passata all’Austria agli inizi del ‘700 e Venezia un secolo più tardi con il congresso di Vienna. Quando Sissi divenne imperatrice, una delle sue missioni politiche fu un viaggio con il marito nelle province italiane. Non furono un compito facile quelle visite perché era ancora vivo il ricordo delle 5 giornate di Milano e della ribellione di Venezia agli austriaci, duramente represse dal maresciallo Radetzky.
L’accoglienza della coppia imperiale a Venezia non fu festosa e a Milano le cose andarono pure peggio. La nobiltà lombarda era fortemente ostile agli austriaci e disertò in massa i ricevimenti imperiali. Per umiliare Francesco Giuseppe, i nobili milanesi non andarono neanche alla Scala, mandando sui palchi i loro servitori. Soltanto due anni dopo, l’Austria perse la Lombardia nella seconda guerra d’indipendenza italiana e poco dopo perse anche il Veneto che entrò a far parte del giovane Regno d’Italia.
Sissi a Merano e a Madonna di Campiglio
Sissi visitò a lungo l’antico Tirolo meridionale che le ricordava la sua Baviera, a partire dal 1870. Sissi soggiornava al Castello Trauttmansdorff di Merano, dotato di ampi e meravigliosi giardini terrazzati. All’interno del castello è stato, poi, ricavato un museo che ripercorre i soggiorni di Sissi nella zona.
Altro luogo prediletto di Sissi era Madonna di Campiglio che prese a frequentare dopo la morte del figlio Rodolfo, in cerca di pace e quiete. Sissi alloggiava al Grand Hotel des Alpes, esistente ancora oggi. Madonna di Campiglio era la sua base per le molte escursioni che fece nella zona, a partire dal 1889, anno in cui si mise a frequentare Madonna di Campiglio.
Sissi in Ungheria
L’arrivo in Ungheria di Sissi aprì un nuovo capitolo perché lì si sentiva amata, più libera e, finalmente, ritrovò il sorriso. Risiedeva nel Castello di Buda. A quei tempi, Austria ed Ungheria assunsero governi indipendenti sotto la guida di un unico imperatore, Francesco Giuseppe, che quindi divenne re d’Austria e d’Ungheria. Francesco Giuseppe e Sissi vennero incoronati nella Chiesa di Mattia a Budapest nel 1867; si possono ancora ammirare il busto di Sissi, il cuscino di velluto di Sissi con gli stemmi di Baviera e Asburgo ed un frammento della corona che indossava Sissi. In Ungheria, Sissi preferiva abitare nel Castello di Godollo che si trova a circa 30 km da Budapest.
Il Palazzo del Parlamento di Budapest, un edifico splendido che si richiama a quello di Westminster a Londra, ma con una grande cupola, era in costruzione all’epoca di Sissi. Il Palazzo del Parlamento di Budapest è il terzo più grande del pianeta e servirono 20 anni per costruirlo; simile grandezza è giustificata dal fatto che all’epoca il territorio ungherese era 3 volte più grande dell’attuale. All’interno c’è una grande rastrelliera dove i deputati posavano il loro sigaro, prima di entrare in aula perché lì non si poteva fumare; di tanto in tanto uscivano per fumare il loro sigaro, ma a volte il discorso era talmente lungo ed impegnativo che il sigaro si consumava da sé, ecco allora che si diceva che “il discorso valeva un avana (sigaro)”. In una sala del Parlamento si trova la Sacra Corona d’Ungheria fatta di oro, gemme, pietre preziose ed ha in cima una croce piegata di cui non si conosce il reale significato, ma è rimasta nello stemma ungherese piegata allo stesso modo.
Sissi a Ginevra
Sissi era anche affascinata dalle montagne svizzere. Nel settembre del 1898, Sissi si recò in incognito a Ginevra, pernottando in un albergo sul lungolago. Vestita di nero e con il viso celato dietro una veletta, ancora in lutto a seguito del suicidio del figlio Rodolfo, si apprestava a prendere il battello per Montreux, quando l’anarchico italiano Luigi Lucheni la pugnalò al petto con un unico colpo preciso. L’anarchico venne poi arrestato e confessò che il suo obiettivo, in realtà, era il principe d’Orleans e che, non trovandolo, aveva saputo della presenza di un altro dignitario in città, fu così che per una tragica fatalità venne uccisa l’imperatrici Elisabetta, in arte Sissi.
La salma di Sissi è posta, insieme con quella degli altri Asburgo, nella Cripta imperiale a Vienna, ma senza il cuore, come gli altri Asburgo. Il cuore, come d’usanza, fu messo in un’urna dorata depositata nella Herzgruft (la Cappella dei Cuori) nella Chiesa degli Agostiniani di Vienna.
Buona vita!
Cinzia Malaguti