Savignano sul Panaro, un borgo autentico
Savignano sul Panaro, più precisamente il Borgo di Savignano Alto, si trova sulle prime colline modenesi e confinante con la Valsamoggia bolognese. Questo borgo ha mantenuto intatta la sua impronta medievale e, non a caso, è entrato nella rete dei Borghi Autentici d’Italia. Una passeggiata nella sua stretta via Crespellani, pavimentata con ciottoli di fiume e delineata da case in simmetrie variabili, ti porta immediatamente in un’altra epoca. Dalla cima della collina, su cui svetta la Chiesa, il panorama è superlativo.
Savignano sul Panaro vanta origini antichissime, questo territorio fu abitato fin dalla preistoria, poi in epoca etrusca e fu durante il Medioevo che il Borgo venne ad assumere le caratteristiche urbanistiche ed architettoniche che riscontriamo ancora oggi. Il Borgo fu possedimento di Matilde di Canossa nell’XI secolo, poi dei Bolognesi, poi degli Estensi, poi della famiglia Contrari, poi della famiglia bolognese Boncompagni (XV -XVIII secolo). Il Borgo di Savignano era circondato da un fossato con ponte levatoio, non più esistente, e da una doppia cerchia di mura difensive, in parte presenti e in parte inglobate, formando un Castello che racchiudeva la Cittadella.

L’odierna Piazza Zanantoni era il punto di accesso al Borgo-Castello; era presente il ponte levatoio che passava sopra la fossa castellana, non più esistente. Dal primo Torrione, l’affascinante Casa-Torre che era a presidio del primo livello dell’antica cinta muraria, inizia la via Crespellani che conduce nel cuore del Borgo-Castello di Savignano Alto. Via Crespellani conduce alla Torre del secondo voltone e, proseguendo, al terzo livello difensivo, ossia il punto più altro della collina, dove si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta ed uno strepitoso terrazzo panoramico.

Dunque, entri nel Borgo dal primo Torrione che si trova di fronte a piazza Zanantoni ed all’inizio di via Crespellani. Prima di prendere Via Crespellani, vai avanti un centinaio di metri perché vi si trova l’Oratorio di San Rocco, costruito per scongiurare la peste del 1631. Ritorna su via Crespellani. Al centro del primo Torrione puoi ammirare una Madonna con Bambino, opera di scuola bolognese del XVII secolo. Via Crespellani attraversa il Borgo con il suo percorso stretto e tortuoso che lambisce le antiche case, oggi ristrutturate, attaccate le une alle altre ad altezze e simmetrie variabili, ma in armonico equilibrio. Alcune di queste case hanno un valore storico particolare: la Casa di Matilde e la Casa del Capitano. La Casa di Matilde è il bel edificio con loggiato situato nella piazzola e dove, secondo la leggenda, era solita soggiornare Matilde di Canossa (XI secolo). La Casa del Capitano si trova sulla destra proseguendo verso la Chiesa e presenta tracce di affreschi, fra cui uno stemma della famiglia dei Contrari, la famiglia che conquistò la Signoria di Savignano nel 1409 (la vicenda è ricordata ogni anno durante la manifestazione storica La lotta per la spada dei Contrari).


Proseguendo la passeggiata verso la cima della collina, dove si trova la Chiesa, noterai la Torre del secondo voltone, una costruzione antichissima, come attestano i ciottoli di fiumi con cui è stata eretta; essa rappresentava l’accesso alla parte più sicura del Castello, ma aveva anche la funzione di Torre di Guardia. Oltrepassato questo torrione, si arriva al punto più alto, una sorta di terzo livello difensivo, dove sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta.


La Chiesa di Santa Maria Assunta si raggiunge attraverso un’ampia scalinata, costruita nel 1894, al posto di una più piccola e poco agibile. La Chiesa fu fatta costruire nel ‘700 (XVIII secolo), al posto dell’antica Chiesa, testimoniata in documenti del 1027 e del 1033. Il punto più alto della collina di Savignano sul Panaro offre una meravigliosa vista panoramica sulle colline circostanti e sulla pianura.

Nei dintorni di Savignano sul Panaro si trova la bella città di Vignola con il suo Castello, la Valsamoggia bolognese con la Rocca dei Bentivoglio a Bazzano e il bellissimo Borgo antico di Monteveglio con la sua Abbazia. Nelle prime montagne, poi, imperdibile è un trekking ai Sassi di Roccamalatina e una visita al Castello di Guiglia.
Buone visite e buona vita!
Cinzia Malaguti