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Parma nel piatto : Prosciutto, Culatello, Salame di Felino

Parma ha avuto il riconoscimento UNESCO di Città creativa della gastronomia; qui vi voglio raccontare come si fanno tre dei suoi più prestigiosi prodotti che hanno contribuito a fare di Parma un luogo di eccellenze gastronomiche internazionali: il Prosciutto di Parma, il Culatello e il Salame di Felino. A Langhirano, sulle prime colline di Parma, c’è pure il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma che v’invito ad andare a visitare per comprendere l’importanza storica di questi prodotti per il territorio e la sua gente.

Prosciutto di Parma

Il Prosciutto di Parma è a marchio DOP, ossia a Denominazione d’Origine Protetta, significa che le sue peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui è stato prodotto: le prime colline della provincia di Parma. Il cuore dell’area di produzione del Prosciutto di Parma è a Langhirano, dove si trova anche il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma.

Gli ingredienti principali del Prosciutto di Parma sono 4: la carne di maiale di qualità, la manualità del norcino, il sale ed il particolare microclima della zona. Alla fase manuale di preparazione segue la stagionatura. Per conoscere le varie fasi di produzione del Prosciutto di Parma, v’invito a visitare il bel Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma.

Culatello

Anche il Culatello è a marchio DOP, ossia a Denominazione d’Origine Protetta, significa che le sue peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui è stato prodotto: il territorio di Zibello, vicinissimo al Po.

Gli ingredienti principali del Culatello sono 3: taglio migliore della coscia del maiale, manualità del norcino, nebbia. La coscia del maiale viene sezionata per scegliere le fasce muscolari migliori; queste vengono massaggiate con vino, quindi viene aggiunto sale e pepe; la carne condita così ottenuta viene messa in una vescica di maiale, opportunamente lavata e sanificata, cucita e legata; segue la stagionatura per un minimo di 13-14 mesi.

Salame di Felino

Il Salame di Felino è a marchio IGP, ossia a Indicazione Geografica Protetta, significa che la sua ricetta e alcuni processi produttivi caratterizzanti sono tipici della zona di Felino, sulle colline di Parma.

Per fare il Salame di Felino, la carne del maiale viene macinata, impastata con sale e pepe, quindi messa nel budello gentile (ce n’è uno solo per maiale); l’insaccato viene quindi bucato, legato e stagionato per un minimo di 60 giorni.

A questo punto cosa mi resta da dire?! Visitate il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma per un piacevole approfondimento e poi fermatevi in una delle numerose trattorie della zona per godervi queste prelibatezze del territorio di Parma.

Buon appetito!

Cinzia Malaguti

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