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Napoli, la Reggia e il Real Bosco di Capodimonte

Una delle meraviglie di Napoli è la Reggia ed il Real Bosco di Capodimonte, antica residenza di Carlo Borbone dopo che divenne re di Napoli nel 1734. Si trova sulla collina di Capodimonte, luogo scelto dal re Carlo per la bellissima vista sul golfo e la città. La Reggia è un Museo dove ammirare, oltre agli appartamenti reali ed alle meravigliose porcellane, anche la collezione d’arte appartenuta ad Elisabetta Farnese, madre di Carlo Borbone.

Real Bosco di Capodimonte (ft Cinzia Malaguti)

La Reggia di Capodimonte fu fatta costruire da Carlo Borbone e commissionata all’architetto Antonio Medrano, quale residenza reale e luogo adatto ad ospitare la collezione d’arte ereditata dalla madre Elisabetta Farnese. La Reggia è immersa nel Real Bosco, un grande parco di 120 ettari con numerosi alberi secolari, tra i quali un albero della canfora di due secoli e mezzo; dalla Porta di mezzo, così si chiama lo snodo che conduce ai viali dove la corte andava a caccia, si entra in una anticamera ellittica da cui partono, a ventaglio, cinque vialoni; nel parco si trovano caratteristiche panchine d’epoca con i piedi a forma di serpente e vi si trovano ancora strutture che erano utilizzate dal personale agrario alle dipendenze del re, come magazzini, abitazioni, pure una cappella.

Real Bosco di Capodimonte, Napoli, panchine storiche
Real Bosco di Capodimonte, diramazione cinque vialoni

Di grande rilievo è la presenza del Laboratorio della Porcellana, ancora funzionante, da cui sono usciti meravigliosi oggetti esposti nella Reggia, ma anche in altri musei nel mondo. La lavorazione della porcellana fu introdotta a Napoli proprio da Carlo Borbone per volere della moglie, Maria Amalia di Sassonia, originaria di Dresda dove c’era una grande tradizione di manifatture in porcellana; da allora, le varie fasi della produzione manuale di oggetti in porcellana non fu più un segreto per i napoletani: dalla formatura dello stampo di gesso alla preparazione dei grani di ceramica, dalla miscelazione alla colatura nello stampo, dalla decorazione alla pittura, quindi alla cottura dopo immersione in un fissativo, le bellissime porcellane di Capodimonte prendevano forma.

Reggia e Real Bosco di Capodimonte (ft Wikipedia)

Dopo i Borbone, la Reggia di Capodimonte fu abitata dai sovrani francesi e successivamente dai Savoia, quindi passò allo Stato; oggi il Real Bosco è un parco pubblico e la Reggia è un Museo dove visitare gli appartamenti reali, la bellissima collezione di manufatti in ceramica fatti realizzare nel Laboratorio Reale, la collezione di Elisabetta Farnese ed altre opere d’arte di grande valore.

La fama della Reggia di Capodimonte è indissolubilmente legata alla porcellana; le porcellane di Capodimonte sono pregiate e conosciute in tutto il mondo. Nella Reggia sono esposte quelle fatte realizzare da Carlo Borbone e da Maria Amalia, comprendono piatti, zuppiere, centri tavola, oggetti ornamentali; ci sono anche manufatti Biscuit, cioè realizzati con una particolare tecnica dove la porcellana viene cotta due volte e non smaltata, in modo da farla somigliare al marmo.

Reggia di Capodimonte, salottino in porcellana (ft Wikipedia)

Negli appartamenti reali, le stanze sono arredate con mobili sfarzosi, antiche portantine, lampadari in cristallo, cineserie. Unico e di particolare bellezza è il salottino privato della regina Maria Amalia, decorato interamente in porcellana, con figure che richiamano il gusto esotico del tempo, le cineserie; bella è anche la sala da ballo ed interessante è la sala armature. Del periodo francese è, invece, il salone Camuccini con grandi tele neoclassiche e, soprattutto, un pregiato tavolo di mosaico.

Reggia di Capodimonte, Salone Camuccini (ft Wikipedia)

Nell’altra ala del palazzo è esposta la collezione Farnese, dislocata in ben trenta sale e contenente opere di Tiziano, Raffaello, Vasari, Masaccio, Guido Reni ed altri importanti artisti; del Vasari molto importante è la tela della Allegoria della giustizia, mentre del Masaccio spicca la Crocifissione di Cristo.

Reggia di Capodimonte, Flagellazione di Cristo di Caravaggio

Nella Galleria delle cose rare ci sono, poi, curiosi manufatti tra i quali un cofanetto rarissimo in argento, narrante le gesta di Alessandro Magno che alludono a quelle di Alessandro Farnese, in cima spicca l’Ercole, simbolo dei Farnese; oggetti in avorio cinquecentesco meritano pure particolare ammirazione; tutto è espressione della maestria artigiana del tempo.

Al secondo piano del palazzo si trova la sala del Caravaggio con il suo meraviglioso dipinto sulla Flagellazione di Cristo, la sala degli arazzi con sette arazzi fiamminghi realizzati tra il 1528 e il 1530 in lana, seta e fili d’oro e d’argento.

All’interno del complesso della Reggia e del Real Bosco di Capodimonte, la scuola di restauro si occupa della cura e della conservazione di tanta bellezza.

Buona visita!

Cinzia Malaguti

Videografia: video documentario Le meraviglie di Capodimonte su Rai Play

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