Medicina e guarigione
Medicina e guarigione. Ormai sono tante le evidenze scientifiche che portano alla consapevolezza che siamo un’unità mente-corpo-emozioni. La medicina convenzionale, invece, è ancora afflitta da protocolli, linee guida e statistiche che intervengono solo sul sintomo, sopprimendolo quando va bene, e nulla hanno a che fare con l’unicità della persona.
Una terapia può essere efficace su una persona e non su un’altra e una terapia allopatica può sopprimere il sintomo nell’immediato, ma se non vengono guarite le cause prime, ritorna inesorabilmente. Dunque, la medicina allopatica non coglie l’unicità e la complessità delle persone e quelle che la medicina convenzionale chiama “miracoli” non sono altro che guarigioni emotive, guarigioni del proprio mondo interiore.
Medicina e guarigione. La nostra realtà è sempre uno specchio di come siamo, del nostro vissuto, delle nostre convinzioni, delle nostre credenze e quando sono presenti ferite irrisolte, blocchi o conflitti emotivi, emozioni disfunzionali protratte a lungo, è la malattia che ci segnala che abbiamo bisogno di cambiare come siamo. Il corpo urla perché la mente non è serena da troppo tempo, stride sugli ostacoli posti al flusso dell’energia vitale e quel dolore per emozioni inespresse, rigettate, represse, rifiutate si scarica nel corpo attraverso la malattia. La malattia è uno schiaffo, un urlo del corpo ad una disarmonia nell’unità mente-corpo-emozioni.
Viene da sé, dunque, che non c’è vera guarigione di una malattia se non vengono curati, cioè risolti, i conflitti emotivi che ne sono all’origine. Farlo non è semplice perché molte credenze limitanti e conflitti emotivi sono inconsci, cioè agiscono al di fuori della nostra consapevolezza. Tuttavia, ci sono molti strumenti che ci possono aiutare in questo lavoro introspettivo di conoscenza di sé.
Medicina e guarigione. Descrivo brevemente gli strumenti per un efficace lavoro introspettivo di conoscenza di sé e rimango a disposizione per ogni chiarimento ulteriore:
- lavora sulla gratitudine: tieni un diario ed ogni sera scrivi le tre cose belle che ti sono capitate nella giornata, di cui essere grato; non c’è bisogno di eventi eclatanti, può essere un tramonto, il sorriso di un bambino, una telefonata inaspettata, un fiore sbocciato, ecc.; serve ad abituarti a notare la bellezza che sei e che ti circonda; per l’efficacia di questa pratica occorre tenacia, due anni, tre anni, tutte le sere, poi non ne avrai più bisogno perché notare le cose belle ti verrà automatico;
- lavora sul perdono: scrivi 70 volte per 7 giorni “io perdono completamente …” me stesso o mio padre o mia madre o mio marito/moglie o chiunque abbia suscitato in te sentimenti di disagio; comincia con il perdonare te stesso, poi ancora 70 volte per 7 giorni per ognuno degli altri;
- lavora sulla pulizia interiore: applica Ho’oponopono recitando il mantra “scusa, grazie, ti amo“, a voce alta o in silenzio; serve ad alzare la vibrazione energetica, cioè a cancellare la nostra percezione negativa delle situazioni, lasciandone solo la consapevolezza dell’utilità; fallo tutte le volte che provi dei fastidi per neutralizzarne la polarità negativa, ma anche nei momenti di gioia per espandere la polarità positiva;
- lavora sul pensiero positivo: cerca sempre la bellezza in ogni cosa, il lato positivo, chi cerca trova! Non significa non vedere eventuale negatività, bensì significa avere sufficiente luce per illuminare le ombre;
- lavora sui tuoi talenti: scopri, esprimi, sviluppa i tuoi talenti facendo ciò che ti piace, ciò che ti dà gioia;
- lavora sull’amore: prima di tutto, sull’amore per te stesso, così da far traboccare il tuo calice per averne da dare agli altri; oltre ai lavori descritti prima, quando sei davanti ad uno specchio, afferma a te stesso che ti ami sempre e comunque e che meriti di essere felice.
Dunque, ama, ama, ama ogni momento della tua vita. Tu sei Amore, porta la tua Luce nel mondo ed illumina la strada di chi incontri. Questa è la tua missione di Vita.
Buona Vita!
Cinzia Malaguti