Medicina e PrevenzioneVivere

Lifestyle Medicine

Lifestyle Medicine è una strategia di prevenzione e cura delle malattie che integra medicina convenzionale, scienze psicosociali, salute pubblica e biologia. La sua strategia si fonda sul riconoscere il ruolo centrale dello stile di vita nel causare l’insorgere delle malattie croniche. Lifestyle Medicine è l’approccio alla medicina convenzionale che più accoglie le scoperte e le evidenze scientifiche della epigenetica. Lo stato di salute o malattia non è determinato dai nostri geni, ma principalmente dal nostro stile di vita.

Garry Egger, professore universitario considerato una delle maggiori autorità australiane su stili di vita e sviluppo di malattie croniche, ha così affermato nel libro Lifestyle Medicine (McGraw Hill, 2008): La Lifestyle Medicine richiede ai pazienti di sostituire comportamenti altamente rischiosi per la salute, a favore di comportamenti che possano aiutare a: evitare la malattia, invertire il processo patologico e/o ridurre la probabilità di progressione della malattia stessa. 

Lifestyle Medicine è una strategia a tutto tondo che riguarda non solo cosa mangiamo e se facciamo attività fisica, ma anche la gestione dello stress e delle emozioni, il rilassamento, le relazioni costruttive, il senso che diamo alla nostra vita.

Lifestyle Medicine si basa su un insieme di protocolli scientifici elaborati a partire da scoperte e ricerche mondiali e da due presupposti fondamentali:

  1. L’attività dei geni è largamente sotto controllo, ossia il nostro genotipo è modulato nel nostro fenotipo, attraverso: le scelte che facciamo con il nostro stile di vita e la scelta dell’ambiente in cui viviamo.
  2. La Lifestyle Medicine offre un paradigma ed un approccio completamente diversi dalla medicina tradizionale perché parte dall’evidenza scientifica che, dagli inizi del secolo, si è verificato un cambiamento drastico e radicale delle cause di malattia e mortalità.



Lifestyle Medicine, pertanto, si basa su evidenze scientifiche secondo le quali il nostro stato di salute è solo minimamente influenzato da fattori genetici (solo per un 20%, fonte IFTF Center for Disease Control and Prevention) ed evidenze statistiche secondo le quali, in meno di un secolo, le cause di malattia e morte sono radicalmente cambiate. In meno di un secolo, siamo passati dalle principali cause di morte per malattie virali e trasmissibili con sintomi acuti e severi, a malattie non trasmissibili, croniche (malattie cardiovascolari, ictus, tumori, diabete). I veri killer della nostra epoca sono dunque le malattie non trasmissibili, legate allo stile di vita, di cui la sindrome metabolica è la prima pericolosa espressione.

Percentuali incidenza fattori su salute/malattia

I criteri diagnostici della sindrome metabolica proposti dall’Adult Treatment Panel del National Cholesterol Education Program sono:

  • obesità viscerale: circonferenza vita > 102 cm nell’uomo e 88 nella donna,
  • trigliceridi uguale o maggiore di 150 mg/dl,
  • HDL < a 40 mg/dl nell’uomo o < 50 mg nella donna,
  • ipertensione arteriosa uguale o maggiore di 130/85 mmHg,
  • glicemia a digiuno > 110 mg/dl ma < 126 mg/dl

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le Nazioni Unite (ONU), più dell’80% delle malattie in tutto il mondo (malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumore, ipertensione arteriosa ed obesità) è causato da fattori dello stile di vita, ossia dieta malsana, carenza di attività fisica, stress psicologico cronico, ecc..

Inoltre, O.M.S. ed altre organizzazioni internazionali ci segnalano grandi pandemie in via di peggioramento:

  • Nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia più diffusa, dopo le malattie cardiovascolari.
  • L’obesità è la nuova pandemia del globo, tant’è che è stato coniato il termine Globesity; cito i dati 2015 dell’OMS: l’obesità nel mondo è più che raddoppiata dal 1980, più di 1,9 bilione di adulti è in sovrappeso, di cui 600 milioni sono obesi.



I veri killer della nostra epoca sono dunque le malattie non trasmissibili, legate allo stile di vita. Queste malattie sono caratterizzate da tre aspetti: sono silenti, sono croniche, hanno comorbidità. Sono silenti nell’avanzare e nel peggiorare, in processi che durano anni, pertanto più facilmente vengono sottovalutate. Sono croniche così viviamo sì più a lungo, ma perdendo progressivamente la nostra capacità di vivere a pieno e la nostra autonomia. Hanno comorbidità, ossia quando si manifestano presentano contemporaneamente più patologie, ciascuna che influenza e peggiora il quadro delle altre. Vediamo così di frequente persone di 55-60 anni in sovrappeso, con pressione alta, glicemia alta, colesterolo alto, depressione, fatica, artrite alle ginocchia.

Garry Egger, professore universitario considerato una delle maggiori autorità australiane su stili di vita e sviluppo di malattie croniche, ha così affermato nel libro Lifestyle Medicine (McGraw Hill, 2008): La Lifestyle Medicine si prefigge l’uso terapeutico di interventi sullo stile di vita per contrastare le cause che innescano i processi patologici. Gli interventi riguardano, soprattutto, un processo di coaching che passa attraverso aspetti motivazionali e di compliance del paziente. Non si tratta, pertanto, di dare solo informazioni, bensì di cambiare, a livello emotivo e relazionale, il sistema di credenze/percezione della realtà, da cui derivano i pensieri, che generano gli stati d’animo, che determinano la fisiologia e le azioni, quindi gli stili di vita. Si tratta di partire dai bisogni individuali per avviare un reale cambiamento e relativa guarigione e/o duratura prevenzione.

Scala dei bisogni di Maslow

Lifestyle Medicine è un campo interdisciplinare della medicina, delle scienze psicosociali, della salute pubblica e della biologia. La Lifestyle Medicine viene spesso prescritta in aggiunta alla terapia farmacologica e ad altre forme di terapia.

Cinzia Malaguti

Fonti: sito internet Italian Lifestyle Medicine e relazioni del Dott. Massimo Spattini (Il potere dell’epigenetica), della Dott.ssa Elisabetta Bernardini (Lifestyle Medicine) e del Dott. Giovanni Occhionero (L’utilizzo degli estratti vegetali nella sindrome metabolica) al convegno Muscoli col cuore organizzato da AFFWA (Accademia Funzionale del Fitness, Wellness, Antiaging).